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domenica 10 novembre 2013

I tornado



Un tornado è un fenomeno meteorologico improvviso e violento: dove passa rade al suolo edifici di uno-due piani, sradica alberi secolari, solleva automobili.
Nell’epicentro del tornado il vento raggiunge i 600 chilometri l’ora e l’aria ha una pressione bassissima, inferiore ai 900 millibar. Il vortice può avere un’ampiezza di 300 metri e si sposta in linea retta coprendo di solito un percorso di una trentina di chilometri.
Il tornado si origina durante forti temporali.
E quando si forma è visibile un caratteristico “imbuto”, che esce al di sotto di una nube.
Perché si sviluppi sono necessarie elevata umidità e instabilità dell’aria.
Durante un temporale infatti, la pressione atmosferica si abbassa: normalmente il calo è di 2-3 millibar, mentre quando si crea un tornado la pressione scende improvvisamente di 60-70 millibar in pochi minuti.
In queste condizioni, l’aria viene “risucchiata” violentemente verso il centro della perturbazione, ma a causa della forza di Coriolis (che influisce sul moto delle masse d’aria e che dipende dalla rotazione della Terra), ruota verso destra e si trasforma in un vortice

 

Così nasce un tornado.
1. L’aria calda in salita si scontra con aria fredda e asciutta che scende verso il basso.
2. Il flusso di aria calda si espande formando una nube temporalesca.
3. I venti laterali accentuano il moto rotatorio dell’aria calda in risalita: il tornado si rafforza

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