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mercoledì 27 novembre 2013

Cenotes: i suggestivi pozzi naturali dello Yucatan


Penisola dello Yucatan, Messico. Qui sorgono i Cenotes, dei particolari pozzi naturali che creano degli scorci suggestivi. 
Alcuni oggi sono diventati delle 'piscine' pubbliche, ma altri possono essere ammirati solo da lontano per non alterarne il delicato equilibrio.
 Come nascono?


Milioni di anni. Questo il tempo necessario alla formazione dei Cenotes. Nello Yucatan ce ne sono circa 7mila. Si tratta quindi di un fenomeno molto diffuso.
 I Cenotes sono pozzi naturali derivanti dal crollo di roccia calcarea. Essi sono associati alla penisola dello Yucatan, perché il territorio è principalmente costituito da calcare poroso. 
Per milioni di anni, le precipitazioni hanno lentamente portato via il calcare creando un enorme sistema di grotte sotterranee e di caverne. Col tempo e la pioggia, alcune si sono riempite d'acqua, in alcuni casi portata da falde sotterranee. Ma quando il tetto di calcare veniva appesantito dall'acqua crollava, creando un cenote.


Il termine deriva dalla parola Maya "dzonot" o "ts'onot".
 Tali pozzi rivestivano un grande significato per l'antico popolo. In primo luogo, i cenotes rappresentavano la principale fonte d'acqua in una terra che non aveva e tutt'ora vanta pochi fiumi superficiali e che attraversa lunghi periodi di siccità. Di conseguenza, tutti i villaggi maya furono costruiti in prossimità di un cenote, per avere a disposizione un rifornimento idrico permanente. 
Da qui l'importanza e la sacralità di questi luoghi per il popolo Maya.


In secondo luogo, i cenotes erano importanti anche per motivi religiosi. 
Tali grotte infatti venivano considerate dei portali per il mondo sotterraneo e un modo per comunicare con gli dei.
 Le ricerche archeologiche hanno trovato resti di cerimonie religiose svolte al loro interno, compresi sacrifici umani.  

Francesca Mancuso

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