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lunedì 20 maggio 2013

L'antico popolo dei Camuni

I Camuni erano un popolo dell'Italia antica stanziato nell'Età del ferro (I millennio a.C.) in Val Camonica; una valle lombarda a Nord di Brescia.

Fino a diecimila anni fa la Valcamonica era ricoperta dai ghiacciai poi, quando i ghiacciai cominciarono a ritirarsi e la zona cominciò a popolarsi di animali e di vegetali, vi si stabilirono gli esseri umani. I Camuni probabilmente iniziarono a popolare questa valle circa 9·000 - 8·000 anni fa, prima come cacciatori, successivamente come popolazione seminomade e infine come popolazione stanziale, circa 5·000 anni fa.
Fra i massimi produttori di arte rupestre in Europa, il loro nome è legato alle celebri incisioni rupestri della Val Camonica, che costituiscono - stante la povertà di reperti archeologici come necropoli, suppellettili o centri abitati - la principale testimonianza culturale di questo popolo.

Popolo di origine oscura,segnata già da una millenaria tradizione culturale, risalente fin al neolitico.
I Camuni - Καμοῦνοι in greco, Camunni in latino - sono ricordati dalle fonti storiografiche classiche a partire dal I secolo a.C.; l'epoca precedente, corrispondente in Val Camonica all'Età del ferro (dal XII secolo a.C. circa fino alla romanizzazione), è testimoniata soprattutto dal vastissimo corpus costituito dalle centinaia di migliaia di incisioni rupestri.
Sottomessi a Roma all'inizio del I secolo d.C., i Camuni furono progressivamente inseriti nelle strutture politiche e sociali dell'Impero romano: pur conservando margini di autogoverno (la Res Publica Camunnorum), fin dalla seconda metà del I secolo ottennero la cittadinanza romana, subendo poi - come tutti i popoli della Gallia cisalpina - un rapido processo di latinizzazione sia linguistica, sia culturale, sia religiosa.

La "storia" della presenza umana in Valcamonica inizia intorno al 10.000 AC, quando gruppi di cacciatori epipaleolitici penetrano anche in questa valle, resa libera dal graduale scioglimento dei ghiacciai, conseguente ai cambiamenti climatici del quaternario: presenze umane sono documentate nelle Alpi già 130.000 anni fa quando gruppi di cacciatori acheuliani frequentarono le Alpi francesi lasciandovi chiari segni di punti di sosta; Inizialmente i Camuni vissero in piccoli gruppi nelle grotte naturali di cui la zona era ricca, in seguito costruirono i primi villaggi.
Le capanne erano costruite con fango, tronchi, paglia e foglie.

I Camuni sono conosciuti e studiati per le loro incisioni sulle rocce (PETROGLIFI), che sono moltissime, più di quarantamila incisioni sparse per tutta la Valcamonica.

Le incisioni rupestri, che si sono conservate fino ai nostri giorni, sono importanti perché ci permettono di ricostruire la loro storia. Le incisioni raccontano la vita quotidiana, le loro abitudini, la loro religione e il rapporto che avevano con gli astri: soprattutto con il sole e la luna.
Gli studiosi ritengono che le incisioni dei Camuni non fossero racconti, ma un regalo per gli dei in cui credevano, in modo da assicurarsi la loro benevolenza e protezione.
Le civiltà preistoriche davano grande importanza al Sole, che era considerato la maggiore divinità e veniva adorato praticando dei riti speciali.

All’interno della società camuna c’erano dei personaggi che rivestivano un ruolo molto importante: erano gli sciamani e gli stregoni che rivestivano nello stesso tempo il ruolo di saggio, di sacerdote e di guaritore.

Nel 1979 le incisioni rupestri della Valcamonica sono state dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Noi andremo a visitare il Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte (BS).

Il mistero della Rosa Camuna. è una delle più famose incisioni rupestri ed è stata raffigurata molte volte dai Camuni su rocce diverse.
Questo simbolo (assomiglia ad un quadrifoglio) è ancora un mistero per gli studiosi che non riescono a capirne il significato.
C’è chi sostiene che possa essere il simbolo del sole e del sistema solare, oppure della rosa dei venti, o un distintivo delle tribù camune, o uno schema di gioco oppure che rappresenti le quattro stagioni.
La stilizzazione della Rosa camuna è diventata il simbolo della Regione Lombardia nel 1975

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