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lunedì 27 maggio 2013

Italietta ......Non ITALIA

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità..”
(Art.3 - Costituzione della Repubblica Italiana, 1° gennaio 1948)



Filippo viene portato al commissariato di zona, dove confessa quanto successo:
“Ho rubato perché a casa mi aspetta un figlio di 4 anni da sfamare, non sono un ladro ma sono disoccupato e senza soldi, non abbiamo nemmeno un pezzo di pane da mettere sotto ai denti, oggi mi trovo qui a rubare un pezzo di formaggio per mangiare“.

Commento mio di cui mi prendo piena responsabilità
Come cittadina italiana non sono certo favore del furto
Come essere umano in casi simili invece lo giustifico
La legge è uguale per tutti????
Il furto deve essere punito in giusta misura!
11,95 euro valgono 5 mesi di carcere e la fedina penale sporca per questo signore ?
ok abbiamo stabilito una misura
Quindi per chi ruba milioni o miliardi di euro va commisurata a questo parametro ....carcere a vita fedina penale ugualmente sporca COME MAI QUESTO INVECE NON ACCADE MAI???? QUANDO A RUBARE SOLDI PUBBLICI SONO I COSIDDETTI SIGNORI DELLA CASTA?
ANZI..... Essi continuano a occupare posti di comando ad avere scorte macchine blu e privilegi di ogni sorta?
Raramente vengono beccati con le mani nella marmellata
E CHE SUCCEDE? quasi nulla si dimettono prendono liquidazioni e pensioni da nababbi e sono liberiiiiiiiiiiiiiii!!!
E' QUESTA LA LEGGE UGUALE PER TUTTI??????
Le domande sono:
O i giudici usano due pesi e due misure
O sono collusi
O non sanno fare il loro mestiere
In ognuno di questi casi dovrebbero avere la dignità di smettere di praticare l'arte forense (proficuamente pagata da noi cittadini comuni come il signor Filippo)e mettersi a far un altro mestiere.

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