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sabato 11 maggio 2013

Gerasa – Jerash



Se Petra è la località turistica più conosciuta della Giordania, Jerash la segue ad un'incollatura. L’antica città di Jerash è abitata ininterrottamente da oltre 6.500 anni.
 La città visse il suo periodo di massimo splendore sotto il dominio dei Romani e oggi è una delle città di epoca romana meglio conservate al mondo. 
Sepolta per secoli sotto la sabbia, prima di essere riscoperta e restaurata negli ultimi 70 anni, l’antica Gerasa costituisce una splendida testimonianza della grandezza e delle caratteristiche dell’opera di urbanizzazione condotta dai Romani nelle provincie dell’impero in Medio Oriente: strade lastricate, colonnati, templi in cima ad alture, meravigliosi teatri, spaziose piazze pubbliche, bagni termali, fontane e mura interrotte da torri e porte cittadine. 
Pur sotto l’impronta greco-romana, Gerasa conserva una peculiare commistione di oriente e occidente.
 Architettura, religione e lingue di questa città riflettono un processo secolare durante il quale due potenti culture si sono sovrapposte, coesistendo: il mondo greco-romano del bacino mediterraneo e le antiche tradizioni dell’oriente arabo.
 L’odierna Jerash sorge a est delle antiche rovine. Il vecchio e il nuovo insediamento hanno un muro in comune, e le autorità attuano un attento piano di salvaguardia e pianificazione che ha consentito alla città di svilupparsi lontano dalle rovine. Le rovine sono vaste e impressionanti. 
L’antica Jerash era una città aperta con strutture indipendenti squisitamente adornate con marmo e granito. Le sue tecniche di costruzione sono talmente avanzate che gran parte della città sopravvive ancora ai nostri giorni. Molti sono stati i restauri a opera di team di archeologi di tutto il mondo. Le attrazioni principali a Jerash sono, non a caso, le rovine stesse, 
spettacolari e molto estese.

Arco di Adriano 

 Eretto per commemorare la visita dell’Imperatore Adriano a Jerash nel 129 d.C., questo splendido arco trionfale doveva diventare l’ingresso meridionale principale per la città; tuttavia, i piani di espansione non furono mai portati a termine

 Ippodromo 

 L' imponente arena lunga 245 metri e larga 52 conteneva 15.000 spettatori e ospitava corse con le bighe e altri sport. La data esatta in cui fu costruita non è chiara ma si ritiene che risalga al periodo compreso tra la metà del II e il III secolo d.C.

Piazza Ovale 

 La spaziosa piazza misura 90 metri per 80 ed è circondata da un ampio marciapiede ornato da colonne in stile ionico del primo secolo d.C. Al centro della piazza vi sono due altari e una fontana fu aggiunta nel VII secolo d.C. Questa struttura quadrata presenta ora una colonna centrale, eretta recentemente per collocarvi la fiamma del Festival di Jerash.

Strada colonnata 

 Lastricata tutt’oggi con le pietre originali, sono ancora visibili i solchi causati dalle carrozze; con i suoi 800 metri di lunghezza, il Cardo rappresenta il fulcro architettonico di Jerash.
 Un sistema di fognature sotterraneo si estendeva per tutta la lunghezza del Cardo e i fori regolari ai lati della strada servivano per raccogliere le acque piovane e convogliarle nelle fognature. 

Cattedrale 

 Lungo il Cardo Maximus, sulla sinistra si trova il monumentale ingresso, caratterizzato da squisite incisioni, di un tempio romano dedicato a Dioniso risalente al II secolo. Nel IV secolo il tempio fu ricostruito come chiesa bizantina e ora è denominato la "Cattedrale" (sebbene non vi siano prove che fosse più importante di altre chiese).
 In cima alla scalinata, adiacente al muro esterno orientale della Cattedrale, è situato il santuario di Santa Maria, che presenta un’iscrizione dedicatoria a Maria e agli arcangeli Michele e Gabriele.

Ninfeo 

 Questa fontana ornamentale fu costruita nel 191 d.C. e dedicata alle ninfe. Fontane del genere erano comuni nelle città romane e costituivano importanti punti di refrigerio per i cittadini. Questo esempio, giunto a noi in uno stato di conservazione ottimale, era originariamente adornato con marmo nella parte inferiore e gesso nella parte superiore, e coperto con una semi-cupola. Zampilli d’acqua provenienti da sette teste di leone incise si riversavano in piccole vasche sul marciapiede, da cui attraverso sistemi di drenaggio venivano convogliate nel sistema di fognature sotterraneo.

Teatro settentrionale 

 Il Teatro settentrionale fu costruito nel 165 d.C. La parte frontale è costituita da una piazza circondata da colonne, dove era situata una scalinata che conduceva all’entrata. 
Originariamente, il teatro disponeva solo di 14 filediposti e veniva utilizzato per rappresentazioni, assemblee cittadine e altri eventi. Nel 235 d.C., fu ingrandito fino a raggiungere una capienza di 1.600 spettatori. Il teatro cadde in disuso nel V secolo e molte delle pietre che lo componevano furono utilizzate per la costruzione di altri edifici.

Teatro meridionale 

 Costruito durante il regno dell’imperatore Domiziano, tra il 90 e il 92 d.C., il Teatro meridionale ospita più di 3.000 spettatori. Il primo piano del palco, originariamente costituito da una struttura a due piani, è stato ricostruito ed è tutt’oggi in uso. Grazie alla sua notevole acustica, l’intero uditorio del teatro può sentire un presentatore al centro del palco senza bisogno che alzi la voce. 
Due passaggi coperti da una volta conducono all’orchestra e quattro passaggi sul retro consentono di accedere ai posti delle file superiori.
Alcuni posti possono essere prenotati e sono tuttora visibili le lettere greche utilizzate per designarli 
 Il Festival di Jerash, che si tiene ogni anno a luglio, trasforma questa antica località in uno degli eventi culturali più spettacolari del mondo. Il festival propone balli folcloristici in cui si esibiscono gruppi locali e internazionali, balletti, concerti, rappresentazioni, opera e vendita di pezzi tipici dell’artigianato locale, il tutto nei dintorni delle rovine di Gerasa, splendidamente illuminate.

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