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domenica 7 aprile 2013

I dolmen del Caucaso



Nella regione del Caucaso occidentale, Russia, non lontano dalle città di Tzelentzchik, Touapse, Novorossiysk e Sochi, esiste un area di 12 mila chilometri quadrati che si estende su entrambi i lati della montagna, sulla quale si trovano centinaia di monumenti megalitici detti “dolmen”.
La maggior parte di essi presenta una struttura rettangolare composta di lastre di pietra, con dei buchi nella loro facciata principale.
Si tratta di un'architettura preistorica costruita con grande precisione. Alcune costruzioni, ad esempio, hanno una forma perfetta di 90° per essere usate come angoli, altre, invece, presentano una conformazione curvata per comporre un cerchio. Secondo gli archeologi, i dolmen del Caucaso risalirebbero ad un periodo arcaico collocabile tra i 4 mila e i 6 mila anni fa, ma alcuni ricercatori sono convinti che siano ancora più antichi, facendo risalire la loro costruzione tra i 10 mila e i 25 mila anni fa. Tuttavia, la loro origine rimane ancora un mistero. Nonostante la loro grande varietà, i monumenti caucasici presentano forti analogie con i megaliti di diverse altri parti d'Europa e dell'Asia, come la Francia, la Gran Bretagna, l'Irlanda, la Germania e l'India.
Una serie di ipotesi è stata avanzata per spiegare queste somiglianze e la costruzione dei dolmen in generale, ma il fenomeno non è ancora del tutto chiaro.
I dolmen si trovano nella zona di Krasnodar, una cittadina della Russia situata sul fiume Kuban, a circa 148 chilometri a nord-est del Mar Nero. Attualmente se ne contano circa 3 mila, ma ne vengono trovati continuamente di nuovi. Molti altri, purtroppo, sono in grande rovina dato che non esiste un programma di manutenzione, ne una protezione contro gli atti vandalici.
Se non verranno protetti in tempo, si rischia di perderli definitivamente.
L'architettura dei dolmen è alquanto limitata.
Di solito, insistono su piante quadrate, trapezoidali, rettangolari o rotonde.
Tutti i dolmen presentano una specie di oblò intagliato nella roccia al loro ingresso.
Nella zona antistante all'ingresso, si ipotizza che ci fosse una zona dedicata ai rituali, delimitata da mura di pietra di grandi dimensioni. In passato, proprio nella corte, sono state ritrovate ceramiche dell'età del bronzo e del ferro, resti umani, utensili in bronzo e argento, e preziosi ornamenti in pietra.
Le decorazioni dei dolmen si riduce a disegna a zig-zag verticali e orizzontali, triangoli e cerchi concentrici.
Una decorazione abbastanza comune è quella che si trova al di sopra dell'oblò, che sembra essere un architrave sorretto da due colonne.
In alcuni casi, sono state trovate incisioni a forma fallica.

Sono stati anche rinvenuti oggetti strani nei pressi dei dolmen, quali grandi sfere di pietra, sfere doppie e sculture di animali.
In alcuni casi, è possibile trovare una struttura più complessa formata da un dolmen rettangolare centrale e due dolmen laterali di forma circolare.
Quello che balza agli occhi è il fatto che i dolmen furono costruiti in perfetta armonia con il paesaggio naturale.
Un progetto a lungo termine per la conservazione e lo studio dei dolmen è stato promosso e gestito dall'Istituto per gli Studi Storici dell'Accademia Russa delle Scienze.

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