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lunedì 11 febbraio 2013

Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo




Per diritti umani si intendono e sono definiti i diritti soggettivi che pongono ogni persona sullo stesso piano. In un’accezione più stretta nel concetto di diritti umani si intendono anche i diritti civili, ovvero i diritti fondamentali che valgono per tutte le persone, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Il concetto di diritto umano deriva dal fatto che tutte le persone hanno i medesimi diritti fondamentali, che si esplicano sul piano politico e dell’eguaglianza sociale che sono inalienabili e irrinunciabili, e quindi hanno valore universale. L’idea dei diritti umani sta in stretta connessione con l’epoca dell’umanesimo e con lo sviluppo delle idee del diritto naturale (ogni persona è per sua natura dotata diritti inalienabili, indipendentemente dal sesso, età, nazionalità, o del periodo e della forma di governo sotto la quale vive: vi appartengono il diritto alla vita, all’integrità corporale, ed il diritto alla libertà personale). Attraverso la fissazione e la formulazione dei diritti fondamentali in testi costituzionali ed in accordi e convezioni internazionali i diritti umani sono divenuti finalmente tutelabili dal punti di vista giuridico. I diritti umani sono oggi l’unico sistema di valori che si può porre nel mondo giuridico con valenza universale. 
Nella storia si è sempre riscontrata la presenza di grandi centri di potere aggressivi, che hanno dettato le loro regole imponendole come valori attraverso l’uso della forza. A fianco stavano sistemi di valori, filosofie ed ideologie devastanti per l’umanità. I momenti più significativi di questi gravi attacchi ai valori dell’umanità furono la prima e la seconda guerra mondiale al termine delle quali la comunità degli Stati ha deciso di unirsi in un sistema universale di valori riconosciuti, attraverso il quale tutti gli uomini possano vivere un’esistenza in pace ed ad un livello minimo di libertà personale. Questa fu la reazione immediata alla seconda guerra mondiale ed alla violazione ed il mancato riconoscimento dei diritti umani e così il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunita nel palazzo de Chaillot di Parigi pronunciò la “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo” (tutti gli uomini sono liberi ed uguali ed hanno i medesimi diritti). Da quel momento il 10 di dicembre si celebra la giornata mondiale dei diritto umani. Il fine della Dichiarazione Universale è espressamente quello di proteggere i diritti umani attraverso la forza giuridica, affinché l’uomo non venga più costretto ad essere sottomesso da dittature e tirannie.
Nel 1966 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha concluso alcune convenzioni vincolanti dal punto di vista del diritto internazionale:
la “Convenzione internazionale per i diritti civile e politici” e la “Convenzione internazionale per i diritti economici sociali e culturali”. Entrambe entrarono in vigore nel 1976 ed hanno carattere vincolante. Seguirono ulteriori accordi internazionali come la “Convenzione contro le discriminazioni razziali” (1965); la “Convenzione contro la discriminazione delle donne” (1979); la “Convenzione contro la tortura” (1984); la “Convenzione per i diritti del fanciullo” (1989), e numerose altre. L’insieme di queste convenzioni e dichiarazioni garantisce una protezione minima con diritti e regole di procedura, che vale per tutte le persone della terra ed anche per i governi, le forze di polizie, le forze armate, peer i singoli, per le imprese, per le organizzazioni.
I diritti principali riconosciuti in questi accodi sono i seguenti:
  • Il diritto alla libertà (di pensiero, professione, religione, riunione, associazione)
  • Il diritto di uguaglianza (uguaglianza di fronte alla legge, nei confronti di discriminazioni sulla base del sesso, della razza, del coloro della pelle, dell’appartenenza religiosa, etnica o dell’origine sociale ecc.)·    I diritti politici (diritti elettorali, diritto di accessibilità agli uffici pubblici, libertà di partito, diritto di petizione ecc.)
  • Il diritto alla libertà economica (proprietà, insediamento, prestazioni di servizi ed attività ecc.)
  • I diritti collettivi (diritto all’autodeterminazione dei popoli, la protezione delle minoranze e dei popoli indigeni, il diritto allo sviluppo)
  • Il diritto ad un equo processo (in particolar modo nel processo penale)
  • Numerosi diritti “speciali” (i diritti del fanciullo, dell’anziano, del malato, del disabile, dello straniero, del richiedente asilo politico e di altre persone svantaggiate)
In estrema sintesi si può affermare che i diritti umani sono tutti quei diritti della persona che permettono all’uomo di sviluppare la propria esistenza in libertà e secondo i principi dell’uguaglianza.

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