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lunedì 24 settembre 2012

Il mancinismo






Il mancinismo è la predilezione ad usare il lato sinistro del corpo, in particolare la mano sinistra. Il cervello umano è formato da due emisferi, quello di destra e quello di sinistra; l’emisfero sinistro è l’emisfero dominante e coordina le funzioni del lato destro del corpo. Questa è la ragione per cui nella maggior parte delle persone prevale l’uso della mano destra. Nei mancini, invece, è dominante l’emisfero destro, che coordina le funzioni del lato sinistro del corpo. Per i mancini, quindi, la mano più abile è la sinistra



Quando si manifesta?

Nei bambini appena nati questa specializzazione non è ancora così netta; per questo nei primi mesi di vita usano indifferentemente l’una o l’altra mano. La specializzazione si sviluppa in seguito, nel corso di quel processo che i neurofisiologi chiamano “lateralizzazione” . Molti bambini dimostrano una preferenza di lato, mancina o destrimane, verso i 18 mesi, parallelamente allo sviluppo del linguaggio; altri la evidenziano verso i 3-4 anni, mentre nella maggior parte dei casi la scelta diventa definitiva nel corso del primo anno di scuola elementare.

Esistono, tuttavia, bambini ambidestri (circa il 4%), in cui permane una “bilateralizzazione”, cioè lo sviluppo del cervello in entrambe le direzioni. Il mancinismo è fortemente legato a fattori ereditari: se uno dei genitori o addirittura entrambi sono mancini, le probabilità che anche il bambino prediliga la mano sinistra aumentano notevolmente.


Perché è sbagliato corregger il mancino?

In passato era diffusa la tendenza di correggere i bambini mancini, ossia di costringere il bambino, naturalmente lateralizzato a sinistra, ad usare la mano destra. Fortunatamente questa tendenza oggi è generalmente superata. I bambini mancini sono sani, intelligenti e attivi quanto i destrimani. Se da un lato sono svantaggiati nell’uso di quegli strumenti per cui è previsto soltanto l’impiego della destra (maniglie, forbici), dall’altro sviluppano una capacità di adattarsi e di superare le difficoltà pratiche superiore a quelle degli altri bambini. Correggere un mancino, quindi, risulta non soltanto inutile ma addirittura dannoso, perché equivale a reprimere una naturale attitudine del bambino, procurandogli uno stato d’ansia e un senso d’inferiorità negativi per il suo equilibrio psicologico.






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