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lunedì 21 ottobre 2013

Quando il paradosso supera ogni immaginazione

Proponiamo di mettere di mettere i calzoni ai maschi di tutte nostre opere d'arte (compreso Gesù)e il burqua alle femmine (comprese le Madonne.
O meglio ancora......proponiamo di distruggere tutte le sculture umane nude e dare una bella mano di calce a tutte le pitture...... poiché la religione islamica vieta di raffigurare la figura umana STRANO CHE LA "signora" kyenge non ci abbia ancora pensato

Un enorme telo bianco ha accolto, lunedì scorso 14 ottobre all’ingresso della Sala Consiliare, la delegazione iraniana.
Era in visita presso la sede di Ginevra delle Nazioni Unite per discutere i negoziati sul programma nucleare della Repubblica islamica. In realtà, il lungo drappo serviva a coprire la nudità del bassorilievo
“La creazione di Adamo”, ispirato al celebre affresco di Michelangelo, realizzato nel 1938 dall’artista inglese Eric Gill. I funzionari delle Nazioni Unite non hanno voluto commentare l’episodio, limitandosi a dichiarare che lo scopo della copertura era semplicemente quello di fornire un fondale neutro all’ingresso della sala riunioni.
Tuttavia il giornale svizzero “Tribune de Geneve” ha fatto notare come il reale obiettivo fosse, invece, quello di evitare di offendere la delegazione islamica, in quanto gli uomini iraniani, secondo la loro cultura, sono tenuti a coprire le loro braccia e le gambe in pubblico, cosi come le donne hanno l’obbligo di coprire i capelli e indossare abiti larghi in linea con l’interpretazione intransigente dell’Islam.
Ancora una volta l’Europa mostra tutta la sua debolezza e per non turbare la sensibilità islamica si piega ai suoi dettami rinnegando la propria cultura e i propri valori.
Quello che vorrebbe essere un segno di rispetto delle altrui credenze (per altro non ricambiato in nessun modo…) è, in realtà, una chiara manifestazione del relativismo culturale dominante ai vertici delle organizzazioni europee

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