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venerdì 15 febbraio 2013

La pioggia di meteoriti in Russia . Scene da apocalisse e fine del mondo.

Premettiamo subito che ciò che è accaduto in Russia non ha niente a che vedere con il passaggio ravvicinato dell’asteroide 2012 DA 14, il cui massimo avvicinamento è previsto questa sera alle 21 circa. Dai filmati e dai resoconti dei testimoni, sembra spuntare l’ipotesi, secondo gli esperti, che la pioggia di rocce che ha colpito gli Urali sia stata causata dall’impatto di un altro asteroide, esploso in quota a causa dell’attrito incontrato penetrando nell’atmosfera terrestre. Ma per saperne di più, anche sulle dimensioni del corpo che ha impattato col nostro pianeta, bisognerà aspettare le analisi dei frammenti caduti al suolo. La dinamica di quanto successo è infatti molto simile all’evento di Tunguska, occorso nel 1908 quasi lì vicino, in Siberia: la mattina del 30 giugno nel cielo limpido apparve, fulminea, una palla di fuoco che in una manciata di secondi attraversò il cielo da sudest a nordovest, lasciando dietro di sé una lunga scia infuocata di gas e polveri, dando, a chi la osservava dal basso, la stupefacente sensazione di "un cielo che si divide in due". Poi il corpo infuocato si abbassò verso il suolo, e pochi istanti dopo un boato assordante spezzò il silenzio del luogo: una tremenda esplosione abbatté 60 milioni di alberi, in un’area di oltre 2.000 km quadrati. In quel caso l’asteroide, come determinato in seguito, era di appena 40 metri di diametro. Ma con una potenza devastante, pari a mille bombe atomiche. La scia luminosa filmata stamattina sui cieli della Russia ricorda proprio quanto occorso cento anni fa: si tratta probabilmente, anche in questo caso, di un asteroide disintegratosi nella bassa atmosfera, i cui frammenti sono poi caduti a pioggia sulle zone sottostanti. Ben diverso dai “sassi piovuti dal cielo” che colpirono Siena nel 1794: allora si trattò proprio di una pioggia di meteoriti. Come succede per esempio a S. Lorenzo: la Terra attraversa una regione di spazio densa di residui lasciati dal passaggio di una cometa. Quando entrano nell’atmosfera, s’incendiano dando origine al fenomeno delle stelle cadenti, ma raramente questi detriti arrivano integri al suolo, perché si bruciano completamente in alta quota. Un fenomeno completamente diverso dall’evento di oggi. Ecco perché si fa sempre più strada l’ipotesi di una collisione con un piccolo asteroide. Ansa/Alessandro Di Meo

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