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mercoledì 16 marzo 2016

Positano: luogo ricco di storia, natura incontaminata e ottima gastronomia


Tra le più interessanti località della Costiera Amalfitana, Positano è un luogo ricco di storia, natura incontaminata, ottima gastronomia. Il territorio conserva tracce di frequentazione risalenti al Paleolitico.

 La leggenda vuole che Positano sia stata fondata da Poseidone, il dio del mare, per amore della ninfa Pasitea, di cui era innamorato.


I Romani costruirono nei pressi della spiaggia Grande una ricca villa patrizia, ora sepolta dia giardini e dalla Chiesa dell’Assunta, mentre con la caduta dell’’impero romano la città entrò a far parte della Repubblica di Amalfi, prima Repubblica Marinara, attraversando un periodo floridissimo grazie al commercio marittimo con gli altri paesi del Mediterraneo.
 Positano, che ha attraversato periodi di decadenza con la conquista normanna, la dominazione angioina ed aragonese, nel 700’ è finalmente rifiorita.
Se l’Unità d’Italia costrinse molti Positanesi ad emigrare oltre l’Atlantico in cerca di fortuna, dopo la Prima Guerra Mondiale il paese è divenuto asilo per tanti artisti e letterati russi e tedeschi che lo elessero come dimora, godendo di pace e tranquillità. 

Il suo boom turistico è iniziato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Positano, nonostante folle di turisti, conserva la sua affascinante anima: ripide scale che fungono da passerelle, pittoresche case dai colori pastello coi tetti a cupola, portici o logge affacciati sullo splendido mare, verde traboccante dai variopinti giardini e dagli agrumeti .




Cosa visitare? La Chiesa di Santa Maria Assunta, rinomata in tutto il mondo per l’incantevole cupola maiolicata color giallo-verde. Risalente al 1200, deve la sua origine alla presenza di un’icona raffigurante la Madonna Nera col Bambino in grembo, giunta a Positano appositamente nel XII secolo ad opera dei monaci benedettini. 
Secondo la leggenda, invece, il suo arrivo è legato alla storia di un veliero di fuggiaschi provenienti dalle regioni orientali che, una volta giunto al largo di Positano, si trovò di fronte una bonaccia che ne ostacolò il viaggio. 
 I marinai tentarono invano di proseguire la loro rotta quando ad un certo punto sentirono una voce che diceva: “posa, posa”… da qui nacque Positano.
Essi, infatti, credettero che fosse la voce della Madonna che chiedeva di restare sulla spiaggia Grande, dove fu poi edificata la Chiesa.




Stupenda anche la Chiesa del Rosario, sulla piazzetta dei Mulini, quel che resta di un antico monastero fondato nel 1614.
Il cuore cittadino è Marina Grande, alla cui estremità occidentale si trova il molo da cui partono e giungono i traghetti. 
Da Marina Grande si snoda Via Positanesi d’America, passeggiata pedonale lungo la scogliera e unica strada pianeggiante di Positano, che si estende lungo la riva oltre il promontorio di Torre Trasita sino alla più piccola spiaggia di Fornillo.


Imperdibile la visita alle Torri di guardia che anticamente servivano per gli avvistamenti delle navi e per impedire gli sbarchi dei pirati e, in genere, degli invasori.
 Tra queste: Torre della Sponda, Torre Trasita, Torre di Fornillo, i resti della Torre de “li Galli”, di epoca angioina.
La via principale per lo shopping è Via dei Mulini, ma negozi e boutique sono sparsi ovunque lungo le ripide scale cittadine. Positano però è sinonimo anche di prelibatezze enogastronomiche: gli sfusati, la torta positanese, le delizie al limone, la sfogliatella senza ricotta, la babarese.
 Buonissime le specialità di mare tra cui spaghetti alle vongole veraci, zuppe di pesce, alici fritte, impepate di cozze e assolutamente da provare la mozzarella arrostita su foglie di limone… limoni dal profumo inebriante e dalla polpa dolce e gustosa.

 Fonte : meteoweb.eu

Hai mai visto un pavone che vola?


Siamo abituati a vederli camminare lenti e tronfi, sfoggiando la loro variopinta livrea. 
Eppure anche i pavoni sanno volare, e quando lo fanno, l'ingombrante corredo di piume non sembra ostacolare il loro decollo.
 Eccoli ritratti in un momento insolito e piuttosto difficile da osservare.






Questi pennuti volano soltanto in situazioni di fuga, per evitare pericoli.
 Quando si sentono minacciati, iniziano a camminare più velocemente fino a librarsi nell'aria. 
Anche se le loro capacità di volo non sono particolarmente sviluppate, dopo il decollo i pavoni possono raggiungere altezze pari a quelle di una casa di tre piani.
 Con i loro 2,7-6 kg di peso e un'apertura alare di 1,4-1,6 metri, il pavone comune o pavone indiano, è considerato uno dei più grossi uccelli in grado di volare. 
 Nei maschi, le penne copritrici del groppone (erroneamente scambiate per una "coda"), possono raggiungere una lunghezza di 1,2 m: un record che non impedisce ai pennuti, all'occorrenza, di staccarsi dal suolo.


Ciò nonostante, il pavone è un uccello camminatore (come i fagiani) e non vola praticamente mai per diletto.
 Quando è costretto a farlo, per esempio perché vuole cercare un rifugio sicuro dove passare la notte, affronta un tratto di volo per volta, rifugiandosi prima sui rami più bassi, e poi raggiungendo, con brevi decolli, i successivi.


Le lunghe piume creano più problemi a terra, che in volo.
 Per esempio, i pavoni evitano di dispiegarle nella classica conformazione della "ruota" quando c'è troppo vento, per evitare di perdere l'equilibrio. 
 Stesso discorso vale per l'acqua: i pavoni comuni cercano di non bagnare le piume copritrici perché si appesantirebbero troppo. 
Ai bagni in acqua preferiscono i bagni di fango e polvere, che eliminano "a secco" i parassiti.
 Quando per qualche ragione le loro penne si inzuppano, questi animali si ritirano in un luogo tranquillo e assolato per farle asciugare.

 Fonte:focus.it

Il Ristorante sospeso nel vuoto nel Canyon Barranca del Cobra in Messico


Lo studio di Architettura messicano Tall Arquitectos ha recentemente pubblicato alcuni rendering di Bire Bitori, un ristorante e locale trendy affacciato sopra al Canyon di Barranca del Cobra, in Messico.
 Il concept prevede la costruzione della struttura quasi completamente nel vuoto, sopra al salto di centinaia di metri del crepaccio stesso.
 Per aumentare il brivido di una cena al Bire Bitori, i progettisti hanno pensato di realizzare un pavimento di vetro nell’intera area della parte sospesa, in modo da dare la sensazione agli avventori di camminare letteralmente nell’aria.
 Anche se non si tratta di una struttura adatta a persone che soffrono di vertigini, il Bire Bitori offrirebbe un fantastico panorama di fronte alle cascate Basaseachi, un salto d’acqua di 246 metri all’interno del Canyon, e consentirebbe ai meno impressionabili di sorseggiare un cocktail guardando i propri piedi sospesi a diverse centinaia di metri di altezza.
 La parte sospesa sarebbe equilibrata da una realizzata sopra alla roccia sul ciglio del Canyon, che servirebbe a mantenere ancorata alla parete di roccia la parte sospesa.
 Per ora la realizzazione del progetto non è stata ufficializzata ma, visto l’interesse che sta suscitando in rete, è probabile che qualche investitore si dimostri interessato nel realizzare lo splendido concept.







Fonte: vanillamagazine.it
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