giovedì 25 settembre 2014
La magia dell'autunno nelle foto di Alex Greenshpun
"Nelle mie fotografie cerco qualcosa di unico, che possa raccontare una storia.
Ogni immagine che vedete ha qualcosa da raccontare, ogni scatto è una favola sull'autunno".
Alex Greenshpun
Khorasan: chi sono i nuovi terroristi che vogliono distruggere l’Occidente
Tra gli obiettivi centrati dagli Usa nella guerra all’Isis in Siria c’è anche il gruppo Khorasan, meno conosciuto rispetto ad al Qaeda e alla stessa Isis, ma ritenuto da molti il più pericoloso e in grado di portare avanti un attacco contro gli Stati Uniti.
Ma chi sono i nuovi terroristi che vogliono distruggere l’Occidente?
Il gruppo Khorasan, la “nuova Al Qaeda” era pronta a colpire gli Stati Uniti.
I suoi miliziani sono jihadisti molto esperti, provenienti soprattutto dal Pakistan e dall’Afghanistan.
I raid americani in Siria li hanno colpiti in 8 diverse azioni mirate, ma non ci sono al momento indicazioni sui risultati ottenuti.
Fonti dalla Siria parlano di almeno 120 jihadisti uccisi.
Il gruppo Khorasan sarebbe nato in Iran alcuni anni fa, inizialmente come cellula locale di al-Qaeda. In seguito si è spostato in Siria, ma è ancora presente tra l’Afghanistan e il Pakistan.
Il leader del gruppo sarebbe Muhsin al-Fadhli, esponente di spicco nella storia di al-Qaeda, molto vicino a Osama Bin Laden.
Secondo il Dipartimento di Stato americano, l’uomo avrebbe addirittura fatto parte di coloro che sapevano dell’organizzazione degli attacchi dell’11 settembre 2001. Insomma un personaggio centrale e importante nel mondo del terrorismo islamico.
In Siria, Khorasan costituisce un gruppo di appoggio a Jabhat al-Nusra, l’organizzazione più potente e organizzata dopo l’Isis che di al-Qaeda condivide l’ideologia.
Secondo fonti statunitensi, il gruppo avrebbe legami anche con Aqap, i brutali miliziani di al Qaeda attivi in Yemen e di cui fa parte anche Ibrahim al-Asiri.
Il ricercato Al-Asiri è considerato il più importante fabbricatore di esplosivi del network guidato dal defunto Bin-Laden.
Muhsin al-Fadhli ha appoggiato di persona l’appello di Ayman al-Zawahiri, attuale numero uno di al-Qaeda, contro lo Stato islamico, determinando così una spaccatura tra jihadisti.
Teoricamente Stato islamico e Khorasan sono due gruppi in competizione.
A differenza dell’Isis l’obiettivo prioritario di Khorasan è quello di colpire prevalentemente occidentali.
Al proposito, il capo dell’intelligence nazionale, James R. Clapper Jr aveva affermato che “Khorasan può rappresentare una minaccia tanto grande, quanto quella dello Stato islamico”.
Gli Stati Uniti temono questa nuova e grave minaccia. Tanto che alcuni bombardamenti avvenuti in Siria sono stati diretti proprio contro le installazioni di Khorasan.
L’ex vice direttore della Cia, Mike Morrel, ha confermato come la strategia principale del gruppo è quella di colpire con ordigni esplosivi obiettivi occidentali, soprattutto aerei di linea.
Khorasan, insomma, sarebbe dunque in Siria non per fondare un nuovo califfato, bensì per reclutare jihadisti in vista di nuovi attacchi all’Occidente.
Fonte: nanopress.it
Asperatus, la nube del "non-temporale"
Entrate nella classificazione ufficiale delle nuvole solo nel 2009, le asperatus (dal latino "tempestoso"), o undulatus asperatus, sono uno dei più curiosi misteri climatici.
Si tratta di nubi scure e minacciose che si formano nel giro di pochi istanti ricoprendo completamente il cielo, come a voler scatenare una tempesta di grande violenza. Ma a differenza del loro aspetto, nella maggior parte dei casi, sono completamente innocue e si dissolvono rapidamente senza aver prodotto nemmeno una goccia di pioggia.
Secondo Paul Hardaker, responsabile della Royal Metereological Society, la formazione delle nubi asperatus richiede enormi quantità di energia: si possono osservare quando venti turbolenti o grandi masse di aria frustano dal basso lo strato inferiore delle nuvole.
Sono comuni nelle grandi pianure degli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Nuova Zelanda dove spesso compaiono nelle ore immediatamente succesive a un forte temporale.
Questo suggestivo video girato in time lapse mostra la formazione e l'evoluzione di uno strato di nubi asperatus sopra la città di Lincoln, nel New England, ed è stato girato dal cacciatore di tempeste Alex Schueth.
Da: focus.it
5000 anni di storia umana saranno presto cancellati dai terroristi islamici
Bassorilievo presso il Museo Nazionale iracheno a Baghdad. Photo credit: AP / Hadi Mizban.
Per più di 5.000 anni, numerose civiltà hanno lasciato il segno nella parte superiore della Mesopotamia, dagli Assiri ed Accadi, ai Babilonesi e Romani.
Le loro antiche città sepolte, palazzi e templi ricchi di arte monumentale, sono sparsi in tutto quello che oggi è l'Iraq settentrionale e la Siria orientale.
Ora gran parte di quella ricchezza archeologica è sotto il controllo degli estremisti del gruppo dello Stato Islamico.
I militanti hanno demolito alcuni manufatti sotto la spinta del loro fanatismo, il tutto per sradicare ciò che vedono come eretico, ma queste azioni hanno anche la mira di trarre profitto dai reperti, rubando le reliquie o scavando le tombe per vendere gli oggetti sul mercato nero internazionale.
Secondo Qais Hussein Rashid, capo del Dipartimento Statale dei Musei Iracheni, i commercianti del mercato nero di antichità sono presenti nelle aree controllate dal gruppo dell'Isis, o in regioni sicure vicine, per potersi accaparrare gli oggetti d'arte.
Un toro alato fatto di pietra calcarea esposto al Museo nazionale iracheno di Baghdad.Ora gran parte di quella ricchezza archeologica è sotto il controllo degli estremisti dello Stato islamico. Photo credit: AP / Hadi Mizban
I siti storici più a rischio sono quelli delle città di Ninive, Kalhu, Dur Sharrukin e Ashur, che sono state in tempi diversi le capitali del potente impero assiro.
Il danno più pesante confermato finora ha avuto luogo nel Grand Palace a Kalhu, dove regnava nel 9° secolo A.C. il Re assiro Assurnasirpal II.
Le pareti del palazzo sono rivestite con rilievi che descrivono le campagne e le conquiste militari del re o raffiguranti lo caccia ai leoni o l'usanza di fare sacrifici agli dei. "Stanno tagliando questi rilievi in piccole parti per venderli", ha continuato Rasheed. "Non hanno bisogno di scavare. Hanno solo bisogno di una motosega per tagliare la testa del re o le gambe, se vogliono."
Una statua di pietra esposta al Museo nazionale iracheno di Baghdad. Photo credit: AP / Hadi Mizban
Recentemente è stato trafugato un basso-rilievo raffigurante un demone alato che tiene una pianta sacra e venduto all'estero, che ormai "è al di là delle frontiere."
Le autorità temono che altri siti possano presto essere teatro della stessa distruzione, tra cui il museo di Mosul, che presenta rare collezioni di reperti assiri, e la città di Hatra, un complesso ben conservato dei templi più a sud che risale a 2300 anni fa
In entrambe le situazioni i militanti hanno cacciato i funzionari che proteggevano e si occupavano dei reperti antichi, castigandoli per aver protetto "idoli blasfemi".
da : blueplanetheart.
Fonte originale : www.messagetoeagle.com
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