La tempesta invernale che nel weekend ha colpito la California ha abbattuto il Pioneer Cabin Tree, la sequoia alta 45 metri simbolo del Calaveras Big Trees State Park.
L'albero era stato scavato e modellato a formare un tunnel vivente più di un secolo fa.
Dal 1880 permetteva il passaggio di cavalli e carrozze prima, di auto poi; recentemente, solo ai visitatori del parco era permesso sostare e farsi fotografare al centro del tronco, che non ha retto l'umidità e le sollecitazioni di pioggia e vento.
Complici forse le radici ormai superficiali - e la fragilità del tronco tagliato alla base - la sequoia è caduta a terra, sbriciolandosi completamente.
L'ha reso noto su Facebook la Calaveras Big Trees Association, con un post da oltre 11 mila condivisioni.
Non è nota di preciso l'età della pianta, ma il Los Angeles Times ipotizza potesse avere un migliaio di anni. Le sequoie possono sopravvivere anche 3.000 anni.
La moda di ricavare tunnel negli alberi esplose nei grandi parchi statunitensi nel 19esimo secolo, per promuovere il turismo.
Il Pioneer Cabin Tree era una delle ultime testimonianze viventi rimaste di questa usanza: nel 1969, sempre un temporale invernale aveva abbattuto il Wawona Tree, un'altra millenaria sequoia scavata nel Parco Nazionale dello Yosemite.
Chi ha assistito agli ultimi istanti di vita dell'albero racconta che, nel weekend, era talmente circondato d'acqua da sembrare emergere da un fiume.
Secondo la Associated Press, le piogge che si sono abbattute negli ultimi giorni su California e Nevada, provocando inondazioni e valanghe di fango, sono state tra le più intense dell'ultimo decennio.
Fonte: focus.it
Questo cilindro d’argilla scritto con caratteri cuneiformi, venne trovato da Hormuzd Rassam archeologo inglese, nel 1879. Atualmente è conservato al British Museum di Londra.
Il testo del rotolo racconta le imprese di Ciro re di Anshan(Persia 559 - 530) e la conquista di Babilonia nel 539 a.C.
Il testo narra di come fu catturato Nabonide, l'ultimo re di Babilonia, di come egli corruppe il culto agli dei e dei lavori forzati ai quali aveva sottoposto la popolazione, il cui lamento saliva agli dei.
Si legge che gli dei abbandonarono Babilonia, ma il dio protettore della città cercò qualcuno che potesse restaurare il vecchio ordine, e la scelta cadde su Ciro, dichiarandolo sovrano del mondo.
Lo stesso profeta Isaia scrisse di lui nella Bibbia circa 200 anni prima:
“28 Colui che dichiara riguardo a Ciro: «Egli è il mio pastore; egli adempirà tutto quello che io desidero, dicendo a Gerusalemme: «Sarai ricostruita!» E al tempio: «Sarai riedificato dalle fondamenta!» … … 1 Così dice Yahùh al suo eletto, a Ciro, il quale ho preso per la mano destra, affinché le nazioni siano sottomesse a lui. Allora, per aprire le porte, slaccerò le cinture ai fianchi dei re, e le porte di accesso non saranno chiuse”. (Isaia 44:28; 45:1)
In uno dei frammenti del cilindro si trova la famosa dichiarazione di Ciro che ha permesso a questo documento di essere considerato la prima convenzione dei diritti umani; un suo estratto dice quanto segue:
1- Io dichiaro che rispetterò la tradizione, i costumi e le religioni delle nazioni del mio impero, e che non permetterò a nessuno dei miei governatori di disprezzare o insultare gli abitanti delle mie nazioni;
2- Con la presente si abolisce la schiavitù; i miei governatori hanno l'ordine di proibire la compravendita di uomini e donne come schiavi nei domini che governano. Questa tradizione dev'essere eliminata in tutto il mondo.
3- Se qualcuno opprime qualche persona, quando succeda, lo priverò dei suoi dirirtti con il fine di penalizzare l'oppressore.
4- Oggi dichiaro la libertà religiosa. Tutti sono liberi di praticare qualsiasi religione, vivere secondo i dettami di qualsiasi religione e accedere a qualsiasi tipo di impiego, a condizione che mai siano violati i diritti degli altri.
Fonte: gooddayworld.com