Rannicchiato vicino alle coste della Normandia, nel Nord della Francia, c'è un piccolo isolotto tidale la cui storia risale a molti secoli fa.
Fin dal Medioevo, il luogo in cui sorse Mont Saint-Michel è stato individuato come luogo strategico.
A partire dal VI secolo in poi, infatti, l'isolotto si è evoluto gradualmente, da luogo di insediamento a sito per un'abbazia, per poi diventare una prigione nel periodo della Rivoluzione.
L'aspetto di Mont Saint-Michel è decisamente fiabesco, con il pittoresco villaggio e un'alta torre che svetta su tutto il resto.
Ma è anche e soprattutto la sua storia affascinante a renderlo uno dei luoghi di interesse più importanti della Francia.
Mont Saint-Michel è classificato come isolotto tidale roccioso. Quando c'è bassa marea è raggiungibile attraversando un argine, che viene totalmente sommerso durante l'alta marea.
Questo fenomeno ha reso Mont Saint-Michel un grande vantaggio strategico.
Ma prima ancora del ruolo militare, il sito aveva un altro scopo.
In tempi antichi, infatti, era circondato dalla foresta di Scissy, che ospitava due tribù celtiche che usavano Mont Saint-Michel per i culti dei loro druidi.
Si crede che ci fosse un santuario dedicato a Beleno, dio gallico del Sole.
Le prime strade costruite dai romani intorno al Monte vennero spostate sempre più verso est, man mano che il livello d'acqua della Manica continuava a salire.
Per diversi secoli, fino al VII d.C., il luogo venne chiamato Mont-Tomb, e fu luogo di culto per i gallo-romani.
Fin dal IV secolo, però, i primi cristiani comparvero in quella che è l'odierna Normandia.
La leggenda vuole che nell'anno 709 l'arcangelo Michele sia comparso al vescovo di Avranches, chiedendo la realizzazione di una chiesa sulla roccia.
Dopo che il vescovo ebbe ignorato la richiesta, l'arcangelo lo punì bruciandogli il cranio, e questo lo convinse con più facilità. Instaurò così un oratorio in una grotta sull'isolotto, che iniziò ad essere chiamato Mont-Saint-Michel-au-péril-de-la-Mer.
Nei secoli successivi la chiesa sarebbe stata sottoposta a un gran numero di cambiamenti.
Nel 966 è stata ridisegnata in stile pre-Romanico, un'estetica che univa elementi mediterranei a quelli germanici.
Ma nel secolo successivo venne costruita nuovamente, e le fu conferita un'estetica romanica caratterizzata da archi, soffitti a volta e piccole finestre.
Dopo un incendio appiccato dai Bretoni, venne ricostruita un'ultima volta nel XIII secolo, stavolta con elementi tipici dell'architettura gotica.
Questa ultima versione dell'abbazia, rispetto alle precedenti, era ancora più alta e imponente.
Victor Hugo descrisse Mont Saint-Michel come "il castello fatato piantato in mezzo al mare".
"Il Mont Saint-Michel è per la Francia ciò che la Grande Piramide è per l'Egitto" scrisse il celebre artista.
Insieme all'abbazia l'Alto Medioevo portò sull'isolotto anche una serie di piccole abitazioni.
Il villaggio è fiorito sul lato sud-orientale della rocca, ed è circondato da mura che risalgono, per la maggior parte, alla Guerra dei Cent'Anni.
A partire dal XVI secolo l'isola iniziò a perdere la sua funzione militare e religiosa.
L'abbazia venne chiusa nel 1791, due anni dopo l'inizio della Rivoluzione.
Oggi, l'abbazia è considerata un monumento storico, ed è Patrimonio dell'Umanità dell' UNESCO.
Fonte: wonews.it