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mercoledì 22 aprile 2020

Cosa ci fanno tre antiche barche di legno in una miniera della Serbia?


Mentre piccavano come ogni altro giorno, i minatori di carbone di Kostolac, in Serbia, hanno trovato i relitti di tre antiche imbarcazioni, una di origine romana.
 Ma come ci sono arrivate in una miniera a cielo aperto? 

Il sito si trova non lontano dall'antica città romana di Viminacium e quella che oggi è una miniera, fino a 1300 anni fa potrebbe essere stato un ramo prosciugato del Danubio. 

 Secondo l'archeologo Miomir Korac del Viminacium Science Project la più grande delle tre imbarcazioni rinvenute, purtroppo gravemente danneggiata dalle attrezzature dei minatori, era lunga 15 metri, aveva il fondo piatto, un solo ponte e almeno sei paia di remi oltre agli accessori per una vela triangolare: una tecnica di costruzione tipicamente romana. 
Le due barche più piccole sono state invece scolpite da singoli tronchi d'albero. E si pensa che siano state costruite dai popoli slavi per attraversare il fiume.

 Non si sa se le navi siano state abbandonate, vittime di una tempesta o affondate appositamente durante l'invasione della città nel 600 dopo Cristo, per tenerle fuori dalle mani nemiche.
 La datazione al radiocarbonio ora potrebbe aiutare a rispondere ad alcune di queste domande, ma serviranno studi più approfonditi per ricostruire la storia dei relitti insolitamente ritrovati in una miniera. 


Quando l'Impero romano governava gran parte dell'Europa meridionale, diversi rami del Danubio scorrevano attraverso questa terra, formata in gran parte da limo e argilla, materiali che conservano bene il legno. 

«Circa il 40% della nave romana è stata danneggiata, ma dovremmo essere in grado di ricostruirla quasi per intero».

 E con un po' di fortuna, la ricostruzione aiuterà gli archeologi a svelare il mistero. 

 Fonte:lastampa.it
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