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venerdì 23 ottobre 2020

Populonia (LI): un mareggiata fa emergere una straordinaria tomba etrusca con resti umani e corredo funerario.


 

Non tutti i mali vengono per nuocere: a Populonia, frazione di Piombino in provincia di Livorno e una delle più grandi e importanti città etrusche e romane dell’antichità, una mareggiata ha fatto riemergere una tomba risalente proprio al periodo degli Etruschi con tanto di resti umani in buono stato e un ricco corredo funerario

A scoprirla è stata la squadra archeologica Sostratos, impegnata negli scavi alla vicina Venturina Terme, è subito intervenuta in emergenza sulla spiaggia di Baratti in seguito alla chiamata dalla soprintendenza.

 Una scoperta tutt’altro che scontata quella che gli archeologi si sono trovati ai piedi: una sepoltura etrusca mai rinvenuta e risalente a circa la seconda metà del IV secolo a.C.

L’antico abitato di Populonia si trova in posizione dominante su di uno dei promontori che formano il golfo di Baratti e conserva fortificazioni del XV secolo ad opera dei Signori di Piombino, gli Appiani, come testimoniato dal dragone simbolo della casata sopra all’ingresso del borgo.

La sepoltura etrusca riportata alla luce è in fossa di terra e risalirebbe alla seconda metà del IV secolo avanti Cristo.

 In essa sono comprese ceramiche sovradipinte e ceramiche comuni e un corredo composto da 15 pezzi perfettamente conservati già allo studio e alla pulitura.


E non solo: dalla pulitura di un vasetto in vernice nera dello splendido corredo funebre è emersa una importantissima sorpresa: sul fondo della vasca del reperto, un’epigrafe graffita rivela il nome del nostro Etrusco: MI P(E)TRUS, “io sono di Petru”.

Germana Carillo


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