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lunedì 23 maggio 2016

Il tunnel dei record : il San Gottardo


La Svizzera torna al centro dell’Europa grazie alla prossima inaugurazione del tunnel ferroviario da record: è il tunnel del San Gottardo, che sarà il più lungo al mondo con la sua lunghezza di 57,1 km, record detenuto fino ad oggi dal tunnel di Seikan, in Giappone.
 Ma si tratterà anche del tunnel ferroviario più profondo del mondo: in alcuni punti, infatti, tra la galleria e la superficie terrestre vi sono oltre 200 metri di roccia.

 La cerimonia di inaugurazione si svolgerà il 1 giugno prossimo, alla presenza di tutte le massime autorità istituzionali svizzere ed europee, compresi la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese François Hollande ed il premier italiano Matteo Renzi, oltre ai circa 1.100 invitati e 300 giornalisti. 
A prendere posto per primi nei viaggi dimostrativi, saranno 1000 passeggeri e due classi scolastiche, i vincitori cioè di un concorso bandito lo scorso dicembre.

 Per la messa in funzione vera e propria, tuttavia, bisognerà aspettare l’11 dicembre prossimo: si tratterà di una vera e propria rivoluzione nei trasporti, soprattutto in quelli commerciali, visto che potranno circolare fino a 260 treni merci e i convogli che trasportano passeggeri potranno raggiungere i 249 km/h. Basteranno 20 minuti, a questa velocità, per percorrere il tunnel. 

Dopo l’11 dicembre, continueranno i lavori per realizzare altre opere di collegamento nel resto della Svizzera, compreso il tunnel del Monte Ceneri in Ticino: grazie a questo, entro il 2020, sarà possibile percorrere la distanza che separa Milano da Zurigo in meno di tre ore, ciò equivale ad un risparmio di tempo di circa 65 minuti rispetto a quello impiegato attualmente.
 Gli obiettivi raggiungibili grazie a questa impressionante opera che si estende da Erstfeld a Bodio saranno incredibili e senza precedenti, non solo a livello economico, ma anche ambientale: trasferendo buona parte del traffico commerciale su rotaia, saranno infatti inferiori anche le emissioni inquinanti.

 Un’opera dalle proporzioni impressionanti, realizzata senza particolari ritardi sulle tabelle di marcia iniziali e, come fa sapere la Delegazione di vigilanza del Parlamento elvetico, addirittura risparmiando 500 milioni di franchi sul budget iniziale previsto, che consisteva in circa 23,5 miliardi di franchi. 
Un risultato possibile anche grazie alla società costruttrice, la AlpTransit Gottardo SA che, durante la cerimonia d’inaugurazione del 1 Giugno, passerà ufficialmente “il testimone” alle Ferrovie federali. 

 Fonte: http://www.meteoweb.eu/

L'anfiteatro romano di El Jem


E’ il terzo per dimensioni dopo quello di Roma e di Capua, ma è sicuramente il monumento più imponente dell’Africa.
 Parliamo dell’anfiteatro romano di El Jem che si trova nella città di El Jem o Thysdrus (come era conosciuta in epoca romana), nel cuore della Tunisia.

 Modellato dopo il Colosseo di Roma, con il fratello italiano, condivide il fatto di essere l’unico al mondo ad avere una facciata intatta con tre livelli di gallerie.
 E’ alto 36 metri, riesce a contenere fino a 30mila persone ed è stato costruito all’inizio del terzo secolo dai romani sotto il controllo del proconsole Gordiano I, il quale venne acclamato Imperatore a Thysdrus, intorno al 238.


La sua caratteristica forma ellittica contiene un arena di 65 metri ma sono archi, camere sotterranee, scalinate e contrafforti battenti a fare dell’anfiteatro una costruzione di notevole complessità. 
Fino al diciassettesimo secolo El Jem era rimasto intatto, subito dopo molte delle sue pietre sono state utilizzate per la costruzione del villaggio di El Djem o come riempimento della grande moschea di Kairouan e oggi le rovine sono dal 1979, Patrimonio dell’Umanità.


Nel tempo, oltre a ospitare spettacoli ed eventi ed essere usato come arena per gladiatori e corse con le bighe, l’anfiteatro ha rappresentato un luogo in cui rifugiarsi durante le lotte turche ottomane, attualmente invece ospita l’annuale Festival international de musique symphonique d'El Jem.
 All'interno, il monumento ha conservato la maggior parte delle infrastrutture di supporto per la gradinata cosi come il muro del podio, l'arena e i sotterranei e tutto il suo splendore è mostrato in queste immagini:









Dominella Trunfio
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