giovedì 28 marzo 2013
Analizzato il “Cuor di Leone” di Riccardo I d’Inghilterra
Lo chiamavano Cuor di Leone – un nome diventato la personificazione del coraggio in battaglia.
Più di otto secoli dopo la morte di Riccardo I d’Inghilterra, gli scienziati hanno rivelato i segreti del suo cuore.
Re Riccardo combatté contro il sultano musulmano Saladino durante la terza crociata nel XII secolo.
Ma al suo ritorno in Europa lo attendevano altre difficoltà, e trascorse gli ultimi anni della sua vita cercando di reprimere la rivolta nei suoi territori francesi. Il 25 marzo 1199, durante l’assedio al castello di Châlus-Chabrol, venne trafitto alla spalla sinistra dal dardo di una balestra. Riccardo morì 12 giorni dopo, probabilmente a causa di un’infezione nella ferita.
Le sue viscere furono rimosse e conservate in una bara a Châlus, e il suo corpo venne inviato all’Abbazia di Fontevrault. Il suo cuore fu però imbalsamato in modo da conservarlo per i 500 chilometri di viaggio fino alla Cattedrale di Notre Dame a Rouen, la base delle forze inglesi in Normandia all’epoca.
Durante uno scavo della cattedrale nel 1838, lo storico Achille Deville trovò i resti del cuore all’interno di un reliquiario di piombo oggi conservato nel Museo di Storia Naturale di Rouen. Un’iscrizione latina sul coperchio recita: “Qui è il cuore di Riccardo, re d’Inghilterra”.
Deville e altri avevano esaminato il contenuto del reliquiario, ma finora i resti non erano mai stati sottoposti ad una rigorosa analisi forense.
Philippe Charlier, un patologo forense e antropologo presso la Raymond Poincaré University Hospital di Garches, aveva scoperto che le ossa sacre ritenute appartenere a Giovanna d’Arco erano in realtà di una mummia egizia. Aveva anche identificato una testa anonima conservata come quella di Enrico IV di Francia, assassinato nel 1610 e decapitato postumo durante la Rivoluzione francese.
Le analisi al microscopio hanno identificato granuli di polline di mirto, menta e altre note piante per l’imbalsamazione, così come pioppo e campanula, che erano in fiore quando il re morì. Sono state inoltre rilevate alte concentrazioni di calcio, suggerendo che potrebbe essere stata usata calce come conservante, e creosoto e franchincenso, entrambi utilizzati per la conservazione dei tessuti. “Siamo sorpresi di aver trovato così tante informazioni”, dice Charlier. Secondo lo scienziato, questa è la prima analisi forense di un cuore imbalsamato mai fatta e la prima prova fisica di un’antica imbalsamazione usando il franchincenso.
“Ciò dimostra che anche i cristiani praticavano l’imbalsamazione”, afferma Stephen Buckley, un chimico archeologico presso l’Università di York. “La Chiesa ha cercato di minimizzare l’uso dell’imbalsamazione per i leader religiosi e i reali” in passato a causa delle origini pagane della pratica, aggiunge. Ma i testi medievali mostrano che molti membri dell’élite della società avrebbero potuto aspettarsi un trattamento simile.
Le prime drag queen
Le Sorelle Bandiera sono state un trio comico e musicale attivo tra il 1976 ed il 1992, lanciato originariamente all'interno della trasmissione televisiva L'altra domenica ideata e condotta da Renzo Arbore.
Si trattava di tre uomini travestiti da donna (Tito LeDuc, messicano, sostituito nel 1990 da Franco Caracciolo, Neil Hansen, australiano e Mauro Bronchi), che giocavano molto sul tema dell'ambiguità, allora molto in voga (si pensi al boom di Amanda Lear promossa proprio grazie a una trovata pubblicitaria che la voleva transessuale).
Furono al centro di furiose critiche in quanto per la prima volta apparivano sul piccolo schermo dei travestiti.
Incisero anche alcuni dischi (in cui però le parti vocali erano eseguite dal gruppo delle Baba Yaga): il loro maggior successo fu rappresentato dalla canzone Fatti più in là che costituiva la sigla conclusiva del fortunato programma, uscita su 45 giri con un discreto successo.
Si trattava di tre uomini travestiti da donna (Tito LeDuc, messicano, sostituito nel 1990 da Franco Caracciolo, Neil Hansen, australiano e Mauro Bronchi), che giocavano molto sul tema dell'ambiguità, allora molto in voga (si pensi al boom di Amanda Lear promossa proprio grazie a una trovata pubblicitaria che la voleva transessuale).
Furono al centro di furiose critiche in quanto per la prima volta apparivano sul piccolo schermo dei travestiti.
Incisero anche alcuni dischi (in cui però le parti vocali erano eseguite dal gruppo delle Baba Yaga): il loro maggior successo fu rappresentato dalla canzone Fatti più in là che costituiva la sigla conclusiva del fortunato programma, uscita su 45 giri con un discreto successo.
Non so voi ma io la chiamo guerra economica
Un prelievo forzoso sui conti correnti stile Cipro anche in Italia?
Un remake del mini-prelievo del governo Amato come nel 1992 per abbattere il debito pubblico del nostro Paese?
In Germania c’è chi ci pensa.
E non è un cittadino qualunque, ma il capo-economista della Commerzbank Jörg Kramer.
Una bomba finanziaria buttata lì con non chalance, come solo in tempi di guerra, veniva lanciato un ordigno mortale nel terreno dei nemici.
Kramer, secondo quanto trapela dal paese teutonico,
ha auspicato addirittura un prelievo forzoso del 15%.
Sul quotidiano economico Handelsblatt, ha scritto Kramer: “I patrimoni finanziari degli italiani corrispondono al 173% del PIL, cioè di molto superiori ai patrimoni dei tedeschi che corrispondono al 124%. Sarebbe utile, allora, applicare in Italia una patrimoniale, una tassa del 15% sui patrimoni basterebbe ad abbassare il debito pubblico italiano sotto la soglia critica del 100% del Pil”. Un salasso in una delle democrazie europee più tassate del Vecchio Continente. Un escamotage che, secondo gli esperti, rischierebbe di minare seriamente le basi fiduciarie tra i clienti e gli istituti di credito italiani. Che, dopo le manovre del precedente governo e nonostante l’assetto fortemente debitorio di alcuni istituti di credito (Montepaschi su tutti) e del downgrade di Fitch ad alcune banche italiane. L’agenzia franco americana, che lo scorso 8 marzo aveva declassato il nostro paese da da A- a BBB+ ha declassato il rating a lungo termine Idr di Intesa San Paolo e Unicredit a BBB+ da A-. A conferma di un interesse particolare della finanza su quanto accade nel nostro paese. Ma l’Italia, comunque, non dovrebbe subire contagi da quanto sta accadendo a Cipro.
Un remake del mini-prelievo del governo Amato come nel 1992 per abbattere il debito pubblico del nostro Paese?
In Germania c’è chi ci pensa.
E non è un cittadino qualunque, ma il capo-economista della Commerzbank Jörg Kramer.
Una bomba finanziaria buttata lì con non chalance, come solo in tempi di guerra, veniva lanciato un ordigno mortale nel terreno dei nemici.
Kramer, secondo quanto trapela dal paese teutonico,
ha auspicato addirittura un prelievo forzoso del 15%.
Sul quotidiano economico Handelsblatt, ha scritto Kramer: “I patrimoni finanziari degli italiani corrispondono al 173% del PIL, cioè di molto superiori ai patrimoni dei tedeschi che corrispondono al 124%. Sarebbe utile, allora, applicare in Italia una patrimoniale, una tassa del 15% sui patrimoni basterebbe ad abbassare il debito pubblico italiano sotto la soglia critica del 100% del Pil”. Un salasso in una delle democrazie europee più tassate del Vecchio Continente. Un escamotage che, secondo gli esperti, rischierebbe di minare seriamente le basi fiduciarie tra i clienti e gli istituti di credito italiani. Che, dopo le manovre del precedente governo e nonostante l’assetto fortemente debitorio di alcuni istituti di credito (Montepaschi su tutti) e del downgrade di Fitch ad alcune banche italiane. L’agenzia franco americana, che lo scorso 8 marzo aveva declassato il nostro paese da da A- a BBB+ ha declassato il rating a lungo termine Idr di Intesa San Paolo e Unicredit a BBB+ da A-. A conferma di un interesse particolare della finanza su quanto accade nel nostro paese. Ma l’Italia, comunque, non dovrebbe subire contagi da quanto sta accadendo a Cipro.
Sakura , la fioritura dei ciliegi in Giappone
Sakura è la parola giapponese che indica la fioritura dei Ciliegi: uno degli spettacoli più affascinanti che la natura possa regalarci. L'importanza della Sakura nella cultura giapponese è grande; rappresenta, in primo luogo, la bellezza e la brevità della vita.
La tradizione del Sakura risale al periodo Heian (794-1191 d.C.). Da allora sono innumerevoli le opere letterarie, pittoriche che hanno come protagonista il Ciliegio e la sua fioritura.
Durante l'ultimo conflitto mondiale, il Ciliegio era simbolo del nazionalismo, dell'amore per la propria Patria.
I kamikaze, nelle loro missioni suicide, portavano un rametto di Ciliegio.
Ancora oggi la fioritura di questa pianta è attesa spasmodicamente dai giapponesi: rappresenta il risveglio della Natura, la nascita della vita.
L'anno fiscale e l'anno scolastico in Giappone iniziano proprio in Aprile, quando il Ciliegio fiorisce.
Si chiama Hanami la pratica, millenaria, di riunirsi sotto gli alberi di Ciliegio per ammirarne la fioritura.
Non solo i giapponesi si ritrovano - nei parchi, fuori città - per ammirare questo spettacolo. Sono tanti gli stranieri che arrivano in Giappone per partecipare appositamente a questi eventi.
Il cuore non è solo una pompa
Storia di STRAORDINARIA amministrazione..... purtroppo
Ci troviamo a pensare che questo sia un gesto straordinario di bontà e compassione.
Non accorgendoci che in realtà è solo un gesto umano che dovrebbe venire spontaneo a tutti.
Dovrebbe essere la prassi la normalità e invece no è solo un caso e per di più sporadico.
Questo la dice lunga dell'abbrutimento morale e spirituale in cui la nostra società ci ha sprofondato.
Non nego però che sia un bel gesto namastè a chi l'ha compiuto.
Lo posto sperando serva a far riflettere tutti noi
Supermercato, ore 11,30.....alla cassa ho davanti una signora anziana circa 80 anni....pulita, profumata, vestiti dimessi, vecchi ma dignitosi.....dalla busta estrae mezzo litro di latte, un pacchetto di biscotti secchi, un pacchetto di fette biscottate, una confezione di tè, una di camomilla ed un pacchettino di prosciutto cotto.....tutto rigorosamente di sottomarca......la cassiera fa il conto:
€. 3,38.....la signora prende un borsellino e comincia a contare tutte le monetine....arriva a €. 2,35.....manca €. 1,03 ......cerca nelle tasche....la cassiera chiede cosa deve stornare...la Signora guarda e dice "i biscotti....metterò le fette biscottate nel latte".....non ce l'ho fatta....ho messo €. 1,10 sulla cassa e ho detto "alla Signora non storna proprio niente"......mi ha guardata e mi ha detto "sono mortificata....che Dio la benedica....questi soldi glieli ridarò, appena mi vede mi chiami, sono Teresa.." "non si preoccupi Signora, non glieli regalo, glieli presto stia tranquilla, magari la prossima volta sarà lei a doverli prestare a me..."
Giuro su quello che ho di più caro che ho pianto mentre tornavo a casa......sicuramente la rivedrò e sicuramente farò finta di non vederla....voglio che lei pensi che non ci siamo più incontrate.....
di un anonima
Ci troviamo a pensare che questo sia un gesto straordinario di bontà e compassione.
Non accorgendoci che in realtà è solo un gesto umano che dovrebbe venire spontaneo a tutti.
Dovrebbe essere la prassi la normalità e invece no è solo un caso e per di più sporadico.
Questo la dice lunga dell'abbrutimento morale e spirituale in cui la nostra società ci ha sprofondato.
Non nego però che sia un bel gesto namastè a chi l'ha compiuto.
Lo posto sperando serva a far riflettere tutti noi
Supermercato, ore 11,30.....alla cassa ho davanti una signora anziana circa 80 anni....pulita, profumata, vestiti dimessi, vecchi ma dignitosi.....dalla busta estrae mezzo litro di latte, un pacchetto di biscotti secchi, un pacchetto di fette biscottate, una confezione di tè, una di camomilla ed un pacchettino di prosciutto cotto.....tutto rigorosamente di sottomarca......la cassiera fa il conto:
€. 3,38.....la signora prende un borsellino e comincia a contare tutte le monetine....arriva a €. 2,35.....manca €. 1,03 ......cerca nelle tasche....la cassiera chiede cosa deve stornare...la Signora guarda e dice "i biscotti....metterò le fette biscottate nel latte".....non ce l'ho fatta....ho messo €. 1,10 sulla cassa e ho detto "alla Signora non storna proprio niente"......mi ha guardata e mi ha detto "sono mortificata....che Dio la benedica....questi soldi glieli ridarò, appena mi vede mi chiami, sono Teresa.." "non si preoccupi Signora, non glieli regalo, glieli presto stia tranquilla, magari la prossima volta sarà lei a doverli prestare a me..."
Giuro su quello che ho di più caro che ho pianto mentre tornavo a casa......sicuramente la rivedrò e sicuramente farò finta di non vederla....voglio che lei pensi che non ci siamo più incontrate.....
di un anonima
IL VETRO NELL'ELLENISMO
La manifattura vetraria conosce un periodo di rinascita e di fiorente sviluppo in epoca ellenistica, in coincidenza con la ripresa commerciale a vasto raggio di beni di lusso e di consumo, a seguito dei cambiamenti conseguenti alla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. e al consolidamento delle potenti dinastie che definiscono la nuova configurazione politica ed economica del Mediterraneo orientale. In Egitto si afferma la dinastia Tolemaica, in Siria e in Mesopotamia i Seleucidi, in Grecia e in Macedonia gli Antigonidi.
Anche dopo la caduta dell'impero Persiano nel 330 a.C, i manufatti dell'artigianato achemenide continuano ad essere imitati negli ateliers della Grecia e della Macedonia.
Rapidamente si moltiplicano i centri di lavorazione del vetro: accanto all'area costiera siro-palestinese e a Sidone in particolare, Alessandria fondata nel 332 a.C. diventa uno dei principali centri produttivi del vetro ellenistico.
La produzione ellenistica: vasellame monocromo e policromo
Nel corso del III secolo a.C. decorazioni intagliate di tipo fitomorfo sono ricorrenti sul fondo del vasellame in vetro trasparente, giallognolo o verdognolo, per lo più eleganti coppe d'uso potorio. Soltanto verso la fine del III-II secolo a.C., molto probabilmente negli atéliers alessandrini emergono le nuove tendenze stilistiche a seguito di innovazioni tecnologiche e alla riscoperta del vetro-mosaico: la caratterizzazione della produzione tipicamente ellenistica dei vetri modellati a stampo è esemplificata dagli eccezionali ritrovamenti tombali di Canosa di Puglia, il cosiddetto 'Canosa Group'
I nuovi metodi di lavorazione del vetro, come la modellazione su forma, favoriscono la produzione di vasellame da mensa di ispirazione toreutica, per lo più di forma aperta e di grandi dimensioni, morfologicamente variato: a grandi piatti, vassoi, a skiphoi ; akadoi e a coppe su piede (cratere) sono associate coppe di forma emisferica o conica, rari esemplari di grande pregio.
Ricorrono frequentemente di forme in vetro monocromo colorato, spesso traslucido o quasi incolore, dal profilo essenziale, polito e dalla semplice decorazione a scanalature orizzontali e, in taluni casi, di vasellame in vetro policromo 'a mosaico' nella versione a reticello o a motivi di stelle o spirali intervallate da tasselli in vetro colorato
Un rilievo particolare meritano le raffinate coppe della fine del III-II secolo a.C., realizzate nella tecnica del gold-glass, con motivi vegetali a foglia d'oro, di probabile produzione alessandrina , che si rifanno a prototipi in metallo pregiato.
FOTO OGGETTI VARI REALIZZATI IN TECNICA FUSING
RIPRODUZIONI ANTICHI PROFUMI " GRAFFITI VETRO ARTE
Nasone a chi ???
Se pensate che il vostro naso sia un po’ sproporzionato consolatevi con la foto di un punteruolo del Perù (Rhinastus latesternus). In realtà questa specie di proboscide – detta “rostro” – è una caratteristica comune a tutta la sua famiglia, che appartiene all’ordine dei coleotteri e che comprende più di 60 mila specie di insetti “nasuti” simili a questo.
Sulla punta del rostro si trova l’apparato boccale masticatore, che i punteruoli utilizzano per sgranocchiare foglie, frutti e radici. Inutile dire che questo loro “appetito” non è particolarmente gradito ai contadini, che si vedono spesso danneggiare frutti e verdure.
Costa Rica. Riserva Biologica Bosque Nuboso Monteverde.
Dal 1972 la concessione di terreno per l'agricoltura nella zona di Monteverde si era estesa fino alla circostante foresta pluviale
. Su iniziativa di due biologi americani in visita e di un numero di residenti locali, si diede vita a progetti per creare una Riserva. Fondi forniti dal WWF consentirono alla comunità di comprare altri 554 ettari, portando a 10.500 ettari la totalità dell'area protetta della Riserva Biologica Bosque Nuboso Monteverde. Amministrata dall'organizzazione non a scopo di lucro Centro Cientifico Tropical, con sede a San Josè, oggi la Riserva è popolarissima sia tra gli stranieri che tra i costaricani, che arrivano qui a schiere, specialmente durante la settimana di Pasqua e le vacanze scolastiche, per percorrere i sentieri che attraversano l'ultima sacca rilevante di foresta nebbiosa primaria del Centroamerica.
Difficile non rimanere colpiti dalla varietà del territorio, che spazia dalla foresta nana nelle zone più esposte al vento, alla vegetazione fitta della foresta pluviale. Si possono godere alcune viste davvero straordinarie dai vari miradores disponibili.
Descrivere la Riserva nei dettagli rovinerebbe l'effetto della vista. Basti dire che ci si ritrova davanti a un mondo di un verde denso e ininterrotto, con il rumore del vento, e senza segni di insediamento umano all'orizzonte.
La Riserva di Monteverde contiene sei diversi biotopi, o ecocomunità, che ospitano secondo le stime 2.500 specie di piante, oltre 100 specie di mammiferi, circa 490 specie di farfalle tra cui la morbide blu, e oltre 400 specie di uccelli, tra cui il quetzal, il bizzarro campanaro dai tre bargigli, l'uccello parasole dal collo nudo e circa trenta tipi diversi di colibrì. Qui sono state identificate oltre 120 specie di rettili e di anfibi, tra cui il rospo dorato di Monteverde (aspo dorado), ufficialmente scoperto nel 1964, considerato endemico della zona e che ora si teme estinto.
E' importante ricordare che la copertura di foresta nebbiosa, fitta, poco illuminata e pesante, rende difficile la vista.
Parecchi visitatori lasciano la Riserva delusi per non aver potuto individuare molti animali. Comunque Monteverde non è mai deludente, grazie alla quantità di piante che si possono osservare, soprattutto se si segue una visita guidata, che vi aiuterà a identificare muschi, epifite, bromeliadi, felci primitive, formiche tagliafoglie, rane velenose e altri piccoli rappresentanti della fauna e della flora locale, oltre a darvi la possibilità di godere viste fantastiche.
H.A.A.R.P. crea nuvole di plasma!
H.A.A.R.P., il sistema di antenne polarizzate, spacciato ufficialmente per impianto utile a studiare la ionosfera, ha creato nuvole di plasma, secondo i piani indicati anche nel famigerato documento “Owning the weather in 2025”, dove sono menzionati gli A.I.M, ossia "artificial ionospheric mirrors", specchi ionosferici artificiali, schermi atti a riverberare i campi elettrodinamici nell’ambito di operazioni militari, quali l'intercettazione di missili ed il rilevamento di bersagli.
Rammentiamo che il plasma è il quarto stato della materia dove agli atomi sono strappati gli elettroni, grazie all’irradiazione di potenti energie. Le nuvole di bario ed i cirri artificiali di bassa quota (smart clouds), prodotti con gli aerei chimici sono strati di simil-plasma con i quali sono veicolate e dirette le onde elettromagnetiche, simulando e ricostruendo a basse altitudini le caratteristiche elettriche della ionosfera.
L’affermazione secondo cui viviamo in un gigantesco forno a microonde non assume valenza solo metaforica…
Sul sito della Marina militare statunitense è stata recentemente riportata la notizia circa nubi di plasma create con il sistema H.A.A.R.P.
Fisici ed ingegneri che lavorano come ricercatori nei laboratori della Marina degli Stati Uniti alla Plasma physics division (Dipartimento di fisica del plasma), lavorando al programma High-frequency Active Auroral Research Program H.A.A.RP., ossia Programma di ricerca attivo aurorale con l'alta frequenza, nella struttura di Gakona (Alaska, Stati Uniti d’America) hanno prodotto con successo una duratura nuvola di plasma ad alta densità nell'atmosfera terrestre.
A questo link le prime righe dell'annuncio dato sul sito ufficiale della struttura militare.
Nell'articolo viene specificato che, a differenza delle nuvole di plasma generate precedentemente, che duravano appena dieci minuti, questa volta si è riusciti a creare una sfera di plasma più denso.
La sfera è stata mantenuta “in vita” per un'ora dalle emissioni delle antenne della stazione H.A.A.R.P. e si è dissolta solo dopo che sono state interrotte le irradiazioni elettromagnetiche dell’installazione ubicate a Gakona. Di là dai particolari tecnici, viene puntualizzato come l'esperimento, che ha impiegato emissioni sulle alte frequenze con una potenza pari a 3.6 megawatt, sia “part of the Defense advanced research projects agency (D.A.R.P.A.) sponsored Basic Research on Ionospheric Characteristics and Effects (BRIOCHE) campaign to explore ionospheric phenomena and its impact on communications and space weather, ovvero "parte della ricerca di base sugli effetti e le caratteristiche ionosferiche della D.A.R.P.A. (l'Agenzia per i progetti di ricerca avanzata nel campo della difesa - laddove per difesa, è noto, si intende l'esercito), un’iniziativa per esplorare i fenomeni della ionosfera ed i suoi impatti sulle comunicazioni e sul clima spaziale".
Abbiamo quindi la precisa conferma che si tratta di un progetto bellico. L'articolo riferisce pure che "tali nuvole di plasma vengono usate come schermi artificiali alla quota di cinquanta chilometri, un’altitudine inferiore rispetto alla ionosfera.
Queste nuvole artificiali sono volte a riflettere i segnali elettromagnetici ad alta frequenza dei radar e dei sistemi di comunicazione".
Inoltre "la prossima iniziativa di H.A.A.R.P., in programma per l'inizio del 2013, includerà sperimentazioni per sviluppare nuvole di ionizzazione, ovvero di plasma, ancora più consistenti e stabili".
Fonte tratta da sito . http://wwwblogdicristian.blogspot.it/
Mamma delfino
Gli ospiti delle crociere dell'associazione 'Captain Dave' hanno avvistato una scena struggente: una mamma delfino che nuotava con il suo piccolo, morto, sul dorso. "Credo che il cucciolo fosse deceduto da giorni", sostiene il capitano Dave Anderson, " si intuisce dal suo evidente decadimento. In vent'anni di lavoro non avevo mai visto un tale comportamento: il rifiuto della mamma di lasciar andare il piccolo". Le immagini del video raccontano dello sforzo costante della mamma nel trasporto, rimanendo, in modo del tutto inusuale, sempre in superficie, quasi a voler credere di poterlo far respirare di nuovo. La sfortunata coppia era circondata da un branco di delfini, come se fosse un cordone di protezione
Santorini
Si dice che il tramonto di Santorini sia il più bello del mondo... in particolare quelli di Imerovigli e di Oia (due conosciuti villaggi dell'isola), e che hanno ispirato tantissimi artisti di epoche diverse. Non può non essere vero se solo si assiste a uno di essi. Molti greci amano scherzare, un po' a malincuore, dicendo che gli stranieri sarebbero geograficamente molto più preparati sull'isola di Santorini, che sulla stessa Grecia! In effetti, in qualsiasi modo si arrivi, via mare o via aereo, è impossibile confondere Santorini con una qualsiasi delle altre isole dell'arcipelago delle Cicladi.
Santorini si trova a circa 200 km a sud-est dalla Grecia continentale ed è un gruppo di circolare di isole vulcaniche nel Mar Egeo. Santorini è l'isola più meridionale delle Cicladi, e comprende una superficie di circa 73 chilometri quadrati.
Furono i Veneziani a dare all'isola il nome di Santorini nel XIII secolo, dedicandola a Santa Irene. Prima di allora come Kallisti, Strongili o Thera.
La vera meraviglia è che l'isola supera tutte le aspettative di qualsiasi cartolina si possa aver visto prima.
Caratterizzata da una forma a falce di luna crescente, il panorama di Santorini apre lo sguardo ad uno degli scenari più belli del mondo. Tutte isole della Grecia hanno qualcosa di unico, ma Santorini forse è la più straordinaria di tutte. Le rocce vulcaniche sono di colore rosso, marrone o verde, dipende dalla luce del sole e dai colori donati dal tempo a queste antichissime terre.
Qua e là, una serie di villaggi bianchi che si stampano nei ricordi per sempre, una volta scrutati, anche solo per poco. Le isole dell'Egeo sono Ios, Folegandros, Sikinos a nord, Anafi e Amorgos a est e Creta a sud.
Santorini non è facile da descrivere, si potrebbero usare quei pochi aggettivi accennati pocanzi. Ma sarebbe una sintesi poetica che lascerebbe poco, come è ovvio a chi la vuole visitare.
Pochi luoghi come Santorini, così relativamente piccoli, possono vantare antiche e misteriose leggende che hanno plasmato un'identità unica e particolare.
Il turismo l'ha resa famosa per le suggestive scogliere a picco sul mare, i caratteristici villaggi della Caldera, i romantici itinerari lungo le cittadine di Fira (o Thira) e Firostefani, la vivace vita notturna e le antiche leggende di Atlantide. Vedete, basta una parola come quest'ultima, e il viaggio comincia prima, nella nostra fantasia. L'isola conta circa 15.000 abitanti sparsi su un terreno di origine vulcanica. Il vulcano scomparso, diede origine gigantesca esplosione avvenuta nel XVI sec. a.C., con conseguenze devastanti per tutto il Mediterraneo orientale, un gigantesco tsunami che cancellò d'un tratto la Civiltà Minoica.
La Caldera si compone di una gigantesca laguna centrale, più o meno rettangolare, che misura circa 12x7 km, circondata su tre lati da 300 metri di ripide scogliere. Da un lato, la laguna si separa dal mare aperto dalla più piccola isola di Thirasia, mentre a nord-ovest e sud-ovest si confonde con il resto delle acque. Secondo gli studiosi l'eruzione vulcanica del 1500 a.C. (oltre 3600 anni fa) ha posto fine alla civiltà minoica originaria dell'isola di Creta, 110 km a sud, attraverso la creazione di un gigantesco tsunami. Secondo alcuni ha anche decretato la contemporanea scomparsa della leggendaria isola di Atlantide.
Di sicuro, questa fu una delle più grandi catastrofi naturali mai registrate dalla storia. Alcuni scavi archeologici iniziati alla fine degli anni sessanta dello scorso secolo hanno portato alla luce il più importante sito minoico al di fuori di Creta.
Diversi percorsi escursionistici a Santorini conducono a luoghi bellissimi e senza tempo, che è possibile percorrere anche a piedi. Tra le cittadine dell'isola si menzionano il capoluogo Thira, Firostefani, Imerovigli, Oia, Vourvoulos, Karterados, Kamari, Monolithos, Pyrgos, Messaria, Emboreio, Perissa, Perivolos, Akrotiri, Athinios. Le spiagge più note sono quelle di Kamari, Perivolos, Perissa, Akrotiri (Red Beach - kokkini paralia). Luoghi di incredibile fascino mediterraneo, accompagnati da un apprezzabile sviluppo turistico: negozi, ristoranti, bar e discoteche. Gli amanti della storia sapranno godersi gli scavi archeologici di Akrotiri: una città distrutta dall'eruzione del vulcano e miracolosamente conservata sotto strati di lava. Se il sito di Akrotiri è chiuso non disperate, anche l'antica Thira, il capoluogo, è da non perdere. Gli edifici di calce bianca situati in cima ad un alto promontorio di 200 metri si affacciano su una spiaggia di lava nera, che contrasta bene con l'azzurro mare. Nello stesso luogo sono presenti i resti di civiltà diverse come quella greca, quella romana e bizantina: la città ospita infatti anche un museo archeologico, dove sono custoditi i reperti degli insediamenti più antichi dell'isola, e il museo Megara con le testimonianze dell'ultimo terremoto avvenuto nel 1956.
I buchi neri
Tre astrofisici americani, Jonathan McKinney e Roger Blandford della Stanford University e Alexander Tchekhovskoy di Princeton, grazie alla simulazione di questo video e a uno studio pubblicato su Scienze, sono riusciti a capire il comportamento dei buchi neri supermassivi (presenti al centro di galassie come la Via Lattea).
In particolare hanno ipotizzato un meccanismo di formazione, detto magneto-spin alignment, dei dischi di accrescimento e dei getti di plasma che circondano i buchi neri I buchi neri - secondo questa ipotesi - quando inghiottono la materia presente nello spazio circostante, assorbono la sua massa e anche il suo campo magnetico, divenendo in questo modo sempre più carichi magneticamente.
Secondo la simulazione, quando un buco nero assorbe un campo magnetico estremamente potente, la sua conseguente rotazione è in grado di distorcere lo spazio-tempo nella regione circostante:
le linee del suo campo magnetico assumono la forma di una spirale attorno al suo asse di rotazione.
Secondo i ricercatori, sarebbero proprio le linee di questo campo magnetico a produrre i getti di plasma che circondano il buco nero, e a determinare la direzione dell'asse rotazione del disco di accrescimento e dei getti di plasma.
La semplicità
"Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo."
Charles Bukowski
L'Energia del Risveglio
Ho'oponopono
L'idea alla base di Ho'oponopono scaturisce dal significato stesso della parola, arrivata fino a noi dalla cultura Hawaiana. Tradotto Ho'oponopono significa " mettere le cose al posto giusto",o in termini più semplici, aggiustare le cose.
Ognuno di noi ha delle cose da mettere a posto,e Ho'oponopono non solo è un modo per aggiustare praticamente qualsiasi cosa si possa immaginare,ma è anche così facile da usare che non c'è nessuna ragione per non avvantaggiarsi di questa tecnica così potente.
Il concetto basilare dietro Ho'oponopono richiede prima di tutto il rendersi conto della verità immutabile che la propria intera esistenza nasce da dentro,non dall'esterno. John Assaraf ha espresso perfettamente questo concetto durante i suoi insegnamenti nel film The Secret. John dice " non esiste il là fuori o il qui dentro " ,e questa è la verità .
Noi siamo un tutt'uno con tutte le cose in ogni tempo. Può essere dura da buttare giù per qualcuno ma è vero. Siamo semplicemente delle estensioni della " fonte di energia" ,che è poi la " cosa " di cui è fatto l'Universo intero.
Quindi,se siamo fatti di energia,e lo siamo, basandoci sulla fisica quantistica,siamo tutti creatori della propria esistenza (e lo siamo), allora la verità semplicemente è una sola e è innegabile:
tutto è creato da noi stessi!
Tutto quello che vedi,ascolti,senti,odori,tocchi,pensi,ricordi,che ti provoca una reazione emotiva, sono tutte cose che tu hai creato. E si,comprese le cose belle ma comprese anche quelle brutte. Ognuna di queste cose esiste perché a qualche livello tu uoi che esistano, e questo ci riporta a Ho'oponopono.
Se tutto ciò che percepisci nel mondo esiste perché tu lo percepisci,prova a immaginare quale meraviglioso potere hai nelle tue mani?
Si è così . E puoi scegliere di usarlo sempre di più o di farlo andare via! No, non sto parlando di creare biglietti da 500 euro dal nulla o di far sparire parenti noiosi. Ma è possibile creare la tua vita in modo da avere migliaia di biglietti da 500 euro e che i tuoi parenti non siano più una noia per te.
Questa dritta da sola vale già il biglietto d'ingresso vero?
Come è possibile fare tutto questo con Ho'oponopono? Semplicemente accettando la propria responsabilità .
Quando veramente riesci a metabolizzare il fatto che stai letteralmente creando ogni singolo pezzo della tua esistenza, dalla più piccola molecola fino al grattacielo più alto,dall'amore più meraviglioso all'odio più lancinante, allora realizzi che puoi cambiare ognuna di queste cose visto che sei il responsabile del fatto che esistano. Lo puoi fare semplicemente mostrando gratitudine per tutte quelle cose nella tua vita che ringrazi che esistano e che vuoi che crescano e mostrando perdono invece per tutte quelle che vorresti mandare via o diminuire.
Vediamo se sei stato attento:
Se sei responsabile per tutte le cose nella tua esistenza, le belle ma anche le brutte, e hai il potere di diminuirle o permettere loro di crescere semplicemente mostrando gratitudine o perdono per esse,a chi stai mostrando gratitudine e perdono ora?
........ Ok il tempo per pensare è finito. Sei TU! Se hai creato qualcosa di meraviglioso ringraziati per averlo fatto. Se hai creato qualcosa di terribile,perdona te stesso per averlo fatto,assicurandoti che non succederà più in futuro.
Qui diventa difficile da mandare giù ,ma questi concetti sono verità ,sia a livello del proprio microcosmo sia a livello di macrocosmo.
Tu sei responsabile per tutto ciò che fa parte della tua esistenza:
Il terrorismo è colpa tua. Omicidi sono colpa tua. Fame e malattie sono colpa tua. Sparatorie nelle scuole sono colpa tua.Le tasse sono colpa tua. Fa male vero? Puoi scommettere che lo fa. Ma ecco le belle notizie:
L'amore è colpa tua. La nascita di un bambino è colpa tua.La famiglia è colpa tua.Gli amici sono colpa tua. I miracoli nella medicina sono colpa tua. I vigli del fuoco sono colpa tua. Gli animali domestici sono colpa tua. La curiosità di un bambino è colpa tua. La gioia allo stato puro è tutta colpa tua!
Cominci a vedere il tuo potere ora? Puoi fare tutto.Infatti stai facendo tutto questo. Anche ora in questo momento in cui stai leggendo questo articolo stai nello stesso tempo creando e distruggendo il tuo mondo.
Se vai a letto stasera e non riesci a dormire lo hai creato. Quando posi la testa sul cuscino e fai la più bella dormita della tua vita hai creato anche questo. Quando ti alzi la mattina e piove così forte che non riesci nemmeno a vedere la tua macchina nel vialetto di casa, è una tua creazione. Quando ti alzi e ti saluta un'alba meravigliosa anche questo è una tua creazione.
Tutto il bene , tutto il male e tutto quello che sta in mezzo è una tua creazione. E puoi controllare tutto ciò imparando a controllare la tua gratitudine e la tua capacità di perdonare con Ho'oponopono.
Varie persone hanno diversi modi di invocare il potere di Ho'oponopono,ma visto che ho fiducia in Joe Vitale,utilizzo il suo metodo che può essere riassunto in quattro frasi che lui usa ogni volta che vuole invocare Ho'oponopono,chiamato anche " cleaning" :
" ti voglio bene"
" Mi dispiace"
" Per favore perdonami"
" grazie"
Ecco! Pronunciando un mantra composto da queste quattro frasi più spesso possibile giorno dopo giorno,presto realizzerai che amando te stesso,chiedendo scusa ogni volta che fai qualcosa di sbagliato,perdonandoti per ogni errore,e ringraziandoti ogni volta che crei qualcosa di bello o che hai smesso di creare cose negative,allora puoi creare la vita giusta per te.
Ricorda che la traduzione letterale di Ho'oponopono è mettere le cose a posto. Dal momento che sei l'unico creatore della tua intera esistenza,hai il potere di creare il mondo " giusto " in cui ti piace vivere,e lo puoi fare semplicemente pronunciando e avendo fiducia in queste quattro frasi.
So che per alcuni tutto questo può sembrare incredibile.Rifiuti di accettare il fatto che sei letteralmente il creatore della tua intera esistenza e che la puoi facilmente cambiare con queste parole.
Ecco un altro test: se non credi a nulla di tutto questo,chi ha creato questa incredulità?
Pensaci sopra.
E si,ti perdono.
Articolo di Aaron Potts
Dalle abitazioni al lavoro: i rom ci costano 6 milioni di euro Solo per Milano
Censimento, assistenza, contributi per la casa, inserimento scolastico.
Ecco, voce per voce, quanto intende spendere il Comune di Milano per i nomadi.
Dai contributi assegnati a enti del terzo settore per ristrutturare alloggi da destinare ai rom (fino a 10mila euro per ogni appartamento)
Agli 8mila per le famiglie che hanno un progetto di «autocostruzione», che significa realizzare casette prefabbricate invece di baracche o roulotte e passare dalla logica del campo al «villaggio rom», il primo è previsto entro il 2013 nell'area di via Martirano.
Ancora: ci sono i 40mila euro che il Comune intende spendere per «campagne di sensibilizzazione» rivolte alle comunità, perchè riflettano «sulla percezione dei messaggi che le loro azioni determinano fra i cittadini dei quartieri circostanti», ma anche per «sensibilizzare» i milanesi che vivono in prossimità dei campi «contro la discriminazione», campagne sui valori e le tradizioni di rom, sinti e camminanti, «sui loro diritti e sugli effetti positivi del miglioramento della convivenza sociale».
Palazzo Marino ha steso i conti dettagliati del «Progetto rom», dopo che il 17 gennaio il governo ha sbloccato quei fondi destinati dall'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni al piano di azzeramento dei campi messo a punto con l'ex sindaco Letizia Moratti e la Prefettura.
I 5,6 milioni sono tornati a disposizione del Comune: la giunta ha aggiunto la scorsa 300mila euro per le situazioni di emergenza e ha inviato il dettaglio delle spese alla Prefettura per avviare i progetti contenuti nel Progetto. La prima voce è quella della raccolta dati, 20mila euro per raccogliere i dati aggiornati delle famiglie e dei singoli che vivono in campi autorizzati o abusivi, «avvalendosi di un'Unità mobile e della collaborazione delle comunità».
Al punto 2, i «percorsi di inclusione sociale e convivenza», un pacchetto da 4,2 milioni per superare il modello dei campi.
I primi 90mila euro serviranno a completare l'area adiacente a via Martirano per trasformare il campo in un Villaggio, il Comune «collocherà gli alloggi nel 2013 e sistemerà l'area circostante».
Altri 2 milioni sono destinati alla creazione e gestione di due o tre strutture sperimentali a bassa soglia di accoglienza per le famiglie, «Centri di emergenza sociale» con capienza massima di 300 posti letto, gestite dalla Protezione civile.
Comune ed eventualmente terzo settore (come avviene già in via Barzaghi) e con la presenza fissa dei vigili.
Una terza azione (da 1,6 milioni) è quella dei «percorsi di inclusione abitativa o rientro assistito nei Paesi d'origine».
Chi resta a Milano in pratica, verrà aiutato dagli operatori sociali (per un costo medio di 16 euro al giorno per famiglia) nella ricerca delle varie alternative temporanee al campo, dagli alloggi popolari a quelli messi a disposizione da enti no profit - nella spesa c'è anche il rimborso di alcune spese per gli alloggi - a forme di autocostruzione per cui ci saranno contributi comunali fino a 8mila euro a nucleo.
Per chi accetta di rientrare in Romania, i contributi economici per l'inserimento abitativo e la ricerca del lavoro non saranno diretti ma passeranno da ong e no profit (sempre 16 euro al giorno per famiglia).
Ci sono infine 260mila euro per favorire l'ingresso al lavoro o scolastico, 130mila euro per la messa in sicurezza delle aree oggetto di frequenti occupazioni abusive, 636mila per la gestione dei 7 campi autorizzati (Bonfadini, Chiesa RosSa, Idro, Impastato, Martirano, Negrotto, Novara che chiuderà nel 2013), e 56mila euro in particolare verranno spesi per rapportare il controllo dei vigili a ore di lavoro straordinario.
Ancora da individuare l'area dove sarà realizzato un campo di sosta temporaneo per chi pratica il nomadismo con camper o roulotte (costerà 728mila euro).
Chiara Campo - http://www.ilgiornale.it/news/milano/
Ecco, voce per voce, quanto intende spendere il Comune di Milano per i nomadi.
Dai contributi assegnati a enti del terzo settore per ristrutturare alloggi da destinare ai rom (fino a 10mila euro per ogni appartamento)
Agli 8mila per le famiglie che hanno un progetto di «autocostruzione», che significa realizzare casette prefabbricate invece di baracche o roulotte e passare dalla logica del campo al «villaggio rom», il primo è previsto entro il 2013 nell'area di via Martirano.
Ancora: ci sono i 40mila euro che il Comune intende spendere per «campagne di sensibilizzazione» rivolte alle comunità, perchè riflettano «sulla percezione dei messaggi che le loro azioni determinano fra i cittadini dei quartieri circostanti», ma anche per «sensibilizzare» i milanesi che vivono in prossimità dei campi «contro la discriminazione», campagne sui valori e le tradizioni di rom, sinti e camminanti, «sui loro diritti e sugli effetti positivi del miglioramento della convivenza sociale».
Palazzo Marino ha steso i conti dettagliati del «Progetto rom», dopo che il 17 gennaio il governo ha sbloccato quei fondi destinati dall'allora Ministro dell'Interno Roberto Maroni al piano di azzeramento dei campi messo a punto con l'ex sindaco Letizia Moratti e la Prefettura.
I 5,6 milioni sono tornati a disposizione del Comune: la giunta ha aggiunto la scorsa 300mila euro per le situazioni di emergenza e ha inviato il dettaglio delle spese alla Prefettura per avviare i progetti contenuti nel Progetto. La prima voce è quella della raccolta dati, 20mila euro per raccogliere i dati aggiornati delle famiglie e dei singoli che vivono in campi autorizzati o abusivi, «avvalendosi di un'Unità mobile e della collaborazione delle comunità».
Al punto 2, i «percorsi di inclusione sociale e convivenza», un pacchetto da 4,2 milioni per superare il modello dei campi.
I primi 90mila euro serviranno a completare l'area adiacente a via Martirano per trasformare il campo in un Villaggio, il Comune «collocherà gli alloggi nel 2013 e sistemerà l'area circostante».
Altri 2 milioni sono destinati alla creazione e gestione di due o tre strutture sperimentali a bassa soglia di accoglienza per le famiglie, «Centri di emergenza sociale» con capienza massima di 300 posti letto, gestite dalla Protezione civile.
Comune ed eventualmente terzo settore (come avviene già in via Barzaghi) e con la presenza fissa dei vigili.
Una terza azione (da 1,6 milioni) è quella dei «percorsi di inclusione abitativa o rientro assistito nei Paesi d'origine».
Chi resta a Milano in pratica, verrà aiutato dagli operatori sociali (per un costo medio di 16 euro al giorno per famiglia) nella ricerca delle varie alternative temporanee al campo, dagli alloggi popolari a quelli messi a disposizione da enti no profit - nella spesa c'è anche il rimborso di alcune spese per gli alloggi - a forme di autocostruzione per cui ci saranno contributi comunali fino a 8mila euro a nucleo.
Per chi accetta di rientrare in Romania, i contributi economici per l'inserimento abitativo e la ricerca del lavoro non saranno diretti ma passeranno da ong e no profit (sempre 16 euro al giorno per famiglia).
Ci sono infine 260mila euro per favorire l'ingresso al lavoro o scolastico, 130mila euro per la messa in sicurezza delle aree oggetto di frequenti occupazioni abusive, 636mila per la gestione dei 7 campi autorizzati (Bonfadini, Chiesa RosSa, Idro, Impastato, Martirano, Negrotto, Novara che chiuderà nel 2013), e 56mila euro in particolare verranno spesi per rapportare il controllo dei vigili a ore di lavoro straordinario.
Ancora da individuare l'area dove sarà realizzato un campo di sosta temporaneo per chi pratica il nomadismo con camper o roulotte (costerà 728mila euro).
Chiara Campo - http://www.ilgiornale.it/news/milano/
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