Sebbene in Europa esistano numerosissimi ponti del diavolo, quello di Rakotzbrücke è probabilmente il più conosciuto e fotografato. Si trova nel parco naturale di Kromlau, in Germania, precisamente in Sassonia nell’Azaleen und Rhododendronpark Kromlau (parco delle azalee e rododendri di Kromlau), un giardino inglese ricco di stagni e laghetti artificiali.
Il periodo migliore per visitare questo parco è la stagione primaverile, quando la neve si scioglie e comincia la fioritura delle azalee e dei rododendri da cui prende il nome.
Il parco si trova a circa 120 chilometri da Dresda, sul confine con la Polonia e fu realizzato durante il XIX secolo da Friedrich Hermann Rotschke, cavaliere di Kromalu e grande amante della natura.
Il ponte fu costruito nel 1860 all’interno della grande riserva naturale che conserva numerose specie di flora e grande ricchezza arborea, durante la realizzazione del parco si rese necessaria l’edificazione di un collegamento fra i due lembi di terra, in modo da consentire il passaggio dei pedoni da una sponda all’altra del fiume Rakotzsee.
La forma che prese questo collegamento divenne uno dei ponti più suggestivi del mondo, un ponte di pietra che sembra uscire da una fiaba, formato da un arco che fa apparire un cerchio perfetto con il suo riflesso da qualunque angolo di osservazione lo si ammiri.
Sono numerosissimi i ponti del diavolo in Europa, la maggior parte di essi fu costruito in epoca medievale o nei secoli immediatamente successivi, tra il 1000 d.C. e il 1600 d.C. circa. Se ne contano centinaia, forse addirittura migliaia, in Francia sono circa 50 ma se ne trovano moltissimi anche in Italia, Slovenia, Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Estonia, Romania e Bulgaria, per parlare solamente dell’Europa, e in paesi al di fuori del vecchio continente.
Così come avviene per il ponte Rakotzsee, la dicitura “ponte del diavolo” deriva dal fatto che queste costruzioni risultavano così ardite che le conoscenze del tempo li ritenevano impossibili da realizzare se non con l’aiuto del diavolo stesso; intorno a ciascuno di questi ponti solitamente si trovano legate delle leggende che amplificano il misticismo evocato dal nome.
Per la costruzione del Ponte del diavolo di Rakotzsee furono necessari ben 10 anni e questo alimentò le fantasie popolari che attribuirono ben presto al ponte significati simbolici e leggende. Questo ponte venne realizzato con la pietra locale, non presenta corrimano e alle sue estremità sono presenti guglie stilizzate di roccia sottili con colonne ottagonali in basalto dal forte impatto visivo.
La leggenda narra che l’architetto strinse un patto con il diavolo: in cambio della realizzazione di un ponte perfetto il maligno pretese l’anima della prima persona che lo avesse attraversato. L’astuto architetto, però, decise di gabbare il signore degli Inferi facendo attraversare per primo il ponte ad un cane.
Secondo altri miti legati al ponte di Rakotzsee pare che esso costituisca un varco verso un’altra dimensione; altre leggende raccontano che se attraversato nelle notti di luna piena il ponte sia in grado di svelare le abilità nascoste in ognuno di noi.
Infine, alcuni sostengono che osservandolo da una speciale angolatura, lo stesso riveli il volto del Diavolo in persona.
Tutte queste storie moltiplicano il misticismo e l’attrattiva di quest’opera architettonica, ma anche coloro che non si fanno sedurre dal soprannaturale non possono che rimanere stupefatti dal fascino straordinario di questo ponte.
Fonte: meteoweb.eu