Nel 1905, a causa di una serie di limitazioni geografiche, la “Souther Railroad Company”, impegnata da tempo a costruire una importante linea ferroviaria nello stato del Tennesse, nei pressi della città di Chattanooga, lungo la parete del Lookout Mountain, fu costretta a chiudere l’ingresso naturale di una grotta che aveva però, una lunga storia alle spalle.I racconti delle enormi camere e dei passaggi tortuosi che si diceva vi fossero all’interno, erano infatti stati tramandati da una generazione all’altra: ne avevano parlato i nativi americani, gli esploratori di grotte provenienti anche da altri Stati americani; e poi si raccontava anche che famigerati fuorilegge l’avessero scelta come nascondiglio; ma anche di soldati che vi avevano trovato rifugio durante la Guerra Civile Americana. Insomma, tante voci, ma nessuna certezza.
La sua azienda acquistò così un terreno sul lato di Lookout Mountain, sopra Lookout Mountain Cave e nel 1928 iniziò a perforare il calcare finendo con il trovare un’apertura di poco più di un metro di larghezza per un’altezza di 46 centimetri che poteva dare accesso alla grotta.
Leo Lambert e alcuni operai attraversarono a fatica l’apertura e, per 17 ore, esplorarono il tunnel che si trovarono davanti, per circa un chilometro e mezzo, incrociando, lungo il percorso, varie formazioni, sino sbucare in una grande caverna al centro della quale vi era una spettacolare cascata alla quale Lambert diede il nome della moglie, Ruby: oggi, a quasi un secolo dalla sua scoperta, Ruby Falls, una delle cascate sotterranee più grande del mondo, è considerata una vera e propria meraviglia.
La grotta e la sua cascata sono aperte al pubblico dal lontano 1929 e Lambert, per consentirne l’ingresso, realizzò un altro dei suoi sogni, la costruzione di un ascensore che dalla cima scendeva per 26 piani, nel cuore della montagna.
E per gli oltre mezzo milioni di visitatori che ogni anno raggiungono la città di Chattanooga per ammirare la cascata, lo spettacolo inizia già scendendo con l’ascensore che, con le sue pareti di vetro, permette di vedere la roccia nella quale si sta entrando.
Una volta raggiunto il tunnel, inizia quella che oggi si può chiamare una facile passeggiata, ammirando ai lati, sopra, e anche sotto, incredibili formazioni, stalagmiti, stalattiti, formazioni di drappeggi, pietra fiorita, una più spettacolare dell’altra, sino a raggiungere la caverna con la cascata.
E alla caverna ci si arriva praticamente al buio, solo con la luce di piccole lampade poste lungo il percorso. Poi, una volta entrati, il momento dell’illuminazione è straordinario, unico: non è il rumore dell’acqua che cade a meravigliare i visitatori, ma l’impressione di venire quasi investiti da una valanga di cristalli colorati che cadono da decine di metri d’altezza, finendo nel sottostante fiume Tennessee.