Possono la fisica, la matematica e la scienza essere fonte di ispirazione nella progettazione del paesaggio?
A giudicare dal The Garden of Cosmic Speculation, ovvero il giardino della speculazione cosmica, potremmo rispondere di si.
Il giardino della speculazione cosmica si trova a Dumfries in Scozia ed è stato creato nel 1989 dall’dall’architetto paesaggista Charles Jencks e da sua moglie, la designer Maggie Keswick.
E’ un giardino unico nel suo genere perché qui piante, fiori, laghi sono stati pensati come incontri di forme geometriche.
L’ispirazione viene direttamente dalla teorie delle Stringhe, dal Big Bang, dai buchi neri, da fenomeni cosmici e formule scientifiche fino a esplorare la Legge di Fibonacci.
Jencks e la moglie hanno costruito il giardino della speculazione cosmica ai piedi della loro casa, 12 ettari di strutture artificiali e installazioni quanto mai bizzarre, realizzate con il supporto di esperti in botanica, ma anche fisici e matematici.
Passeggiando ci si ritrova così in laghi artificiali e lunghe scalinate bianche. C’è poi la Cascata dell’Universo che con i suoi 25 passaggi rappresenta gli stadi evolutivi del Pianeta o ancora tra sentieri e arbusti ci sono 5 installazioni che riprendono le forme del DNA; non mancano i giochi di prospettiva che rimandano ai buchi neri e ai frattali.
E ancora, il ponte a spirale rosso "Paradiso-Inferno", che è un collegamento filosofico e spaziale tra nascita, vita e morte, bene e male.
Lo stile riprende le tradizioni zen ma anche quelle persiane, inglesi e francesi rinascimentali, un mix che mette al centro la natura.
Il Giardino della speculazione cosmica è così particolare che è riuscito a ispirare una composizione musicale, quella dell’artista statunitense Michael Gandolfi, per la Boston Symphony Orchestra e il Tanglewood Music Center, nominata ”Miglior Composizione Classica Contemporanea” presso ai Grammy Awards 2009.
Il giardino della speculazione cosmica è aperto al pubblico solo una volta l’anno (a inizio maggio solitamente), in occasione della raccolta fondi per il Maggie’ s Centre, una fondazione per la ricerca sul cancro dedicata alla moglie scomparsa di Charles Jencks.
Dominella Trunfio