lunedì 29 aprile 2013
I tuoi figli
I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee,
perché essi hanno le loro proprie idee.
Tu puoi dare loro dimora al loro corpo, non alla loro
anima, perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato entrare, neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro, ma non volere
che essi somiglino a te,
perché la vita non ritorna indietro e non si ferma
a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
Khalil Gibran
Ognuno fa quello che può, l'importante è agire
Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco.”Cosa credi di fare!” Gli chiese il leone.”Vado a spegnere l’incendio!” Rispose il piccolo volatile.”Con una goccia d’acqua?” Disse il leone con un sogghigno di irrisione.Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “Io faccio la mia parte!”
Favola Africana
Isole Andamane
Le Isole Andamane si trovano nella parte meridionale del Golfo del Bengala nell’omonimo mare e appartengono allo stato dell’India nonostante siano molto più vicina alle coste della Birmania.
Calcutta è la città indiana più vicina all’arcipelago e dista dal capoluogo delle Isole Andamane 1.300 km. Il capoluogo è Port Blair che si trova sull’isola di South Andaman, questa città ha un aspetto tipicamente indiano. L’arcipelago è formato da circa 500 isole ed isolotti disposti in una forma allungata che va da nord a sud per circa 500 km, fino ad arrivare quasi all’isola di Sumatra, in Indonesia. Solo 26 isole sono abitate, tutte le altre sono completamente disabitate. Tra le maggiori: South Andaman, Middle Andaman, North Andaman, Little Adaman e Havelock. L’arcipelago più importante è quello Ritchie.
Le Isole Andamane sono circondate da barriere coralline mozzafiato, con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline. Una meraviglia per gli appassionati di snorkelling e immersioni che possono ammirare la numerosissima varietà di pesci e di coralli che vivono in questa zona.
Per chi ama invece rilassarsi in spiaggia, troverà pane per i suoi denti. Qui ci si può perdere tra infinite spiagge solitarie attorniata da giungla impenetrabile. Le isole sono prevalentemente montuose e completamente ricoperte da una fitta vegetazione.
Oltre alle spettacolari spiagge e ai fondali si possono ammirare i grovigli di mangrovie o le paludi litoranee dove vivono numerose scimmie, coccodrilli e diverse specie di serpenti
(anche velenosi).
Conosciute già da Marco Polo vennero nel 1857 occupate dagli Inglesi che utilizzarono le isole come penitenziario, questo fino alla 2° guerra mondiale.
Solo ora le Isole Andamane stanno venendo rivalutate per quello che sono:
un paradiso sulle terra.
Le solite MOSTRUOSITA' di un branco di decerebrati prezzolati
E' INIZIATA LA STRAGE,
ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI!
Ieri è partito ufficiosamente nella provincia di Treviso il “PIANO DI CONTROLLO DELLA NUTRIA” o meglio lo STERMINIO DELLA NUTRIA!
Cacciatori muniti di pettorina consegnata dalla provincia potranno liberamente girare per le campagne e abbattere a colpi d’arma da fuoco un numero illimitato di nutrie, l’alternativa sarà catturarle mediante gabbia trappola e sopprimerle.
Da un punto di vista igienico sanitario la Nutria, salvo casi particolari, non rappresenta alcun genere di pericolo e ciò è dimostrato dalle analisi effettuate dagli Istituti Zooprofilattici.
Non è giusto che siano gli animali a pagare con la vita gli errori dell’uomo ed è importante che ognuno possa prendere coscienza di questo in modo da optare per soluzioni eticamente e scientificamente efficaci e biocompatibili.
L'uomo arreca danni di gran lunga superiori all'ambiente e ai suoi simili. Se non uccidessero le volpi (come stanno facendo in alcune regioni: vedi caccia in tana per uccidere i cuccioli) ci sarebbe una selezione naturale, altra alternativa sarebbe la sterilizzazione.
Con i soldi spesi per l’acquisto delle pettorine (più di 800€) sarebbero riusciti a sterilizzarle parecchi esemplari, così facendo invece il prossimo anno la situazione sarà la medesima.
Questa risulta essere una delle solite scuse per riaprire la caccia a “qualcosa” ANCHE ALL'INTERNO DEL PARCO SILE CHE E' UN’ AREA PROTETTA!!, per lo più fuori stagione!!!
Oramai non abbiamo più suolo, stiamo arrecando continui danni all’ambiente rovinando ogni centimetro di terra che ci circonda. Entro il 2013 verrà presentato la Parlamento Europeo un Piano progammatico sulla tutela della Biodiversità che ponga come necessità primaria l’arresto del deterioramento degli habitat che portano alla morte innumerevoli specie di animali. Il patrimonio naturale rappresenta per tutti noi un importantissimo capitale ecologico per il benessere dell’umanità che va tutelato.
Munitevi di giubbino catarifrangente, pila e girate nei parchi dove queste ignobili persone con pettorina e armi alla mano uccideranno uno ad uno questi poveri animali che non hanno nessuna colpa se non quella di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Girate sempre in gruppetti di 3/4 persone, mai da soli, pronti con cellulari carichi e numeri di emergenza...il cittadino singolo deve muoversi...
Non sappiamo quando e dove di preciso, presumibilmente alla sera...saranno in pericolo anche molti animali domestici che avranno la sola colpa di passare sfortunatamento nel luogo sbagliato in quel momento.
Ecco la mail della provincia alla quale inviare le vostre proteste: Recapiti - Informazioni Via Cal di Breda 116 - 31100 Treviso Telefono: (+39) 0422 656-240 Fax: (+39) 0422 656-178 E-mail: cacciapesca@provincia.treviso.it
DIVULGATE GRAZIE!!!!!!!
ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI!
Ieri è partito ufficiosamente nella provincia di Treviso il “PIANO DI CONTROLLO DELLA NUTRIA” o meglio lo STERMINIO DELLA NUTRIA!
Cacciatori muniti di pettorina consegnata dalla provincia potranno liberamente girare per le campagne e abbattere a colpi d’arma da fuoco un numero illimitato di nutrie, l’alternativa sarà catturarle mediante gabbia trappola e sopprimerle.
Da un punto di vista igienico sanitario la Nutria, salvo casi particolari, non rappresenta alcun genere di pericolo e ciò è dimostrato dalle analisi effettuate dagli Istituti Zooprofilattici.
Non è giusto che siano gli animali a pagare con la vita gli errori dell’uomo ed è importante che ognuno possa prendere coscienza di questo in modo da optare per soluzioni eticamente e scientificamente efficaci e biocompatibili.
L'uomo arreca danni di gran lunga superiori all'ambiente e ai suoi simili. Se non uccidessero le volpi (come stanno facendo in alcune regioni: vedi caccia in tana per uccidere i cuccioli) ci sarebbe una selezione naturale, altra alternativa sarebbe la sterilizzazione.
Con i soldi spesi per l’acquisto delle pettorine (più di 800€) sarebbero riusciti a sterilizzarle parecchi esemplari, così facendo invece il prossimo anno la situazione sarà la medesima.
Questa risulta essere una delle solite scuse per riaprire la caccia a “qualcosa” ANCHE ALL'INTERNO DEL PARCO SILE CHE E' UN’ AREA PROTETTA!!, per lo più fuori stagione!!!
Oramai non abbiamo più suolo, stiamo arrecando continui danni all’ambiente rovinando ogni centimetro di terra che ci circonda. Entro il 2013 verrà presentato la Parlamento Europeo un Piano progammatico sulla tutela della Biodiversità che ponga come necessità primaria l’arresto del deterioramento degli habitat che portano alla morte innumerevoli specie di animali. Il patrimonio naturale rappresenta per tutti noi un importantissimo capitale ecologico per il benessere dell’umanità che va tutelato.
Munitevi di giubbino catarifrangente, pila e girate nei parchi dove queste ignobili persone con pettorina e armi alla mano uccideranno uno ad uno questi poveri animali che non hanno nessuna colpa se non quella di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Girate sempre in gruppetti di 3/4 persone, mai da soli, pronti con cellulari carichi e numeri di emergenza...il cittadino singolo deve muoversi...
Non sappiamo quando e dove di preciso, presumibilmente alla sera...saranno in pericolo anche molti animali domestici che avranno la sola colpa di passare sfortunatamento nel luogo sbagliato in quel momento.
Ecco la mail della provincia alla quale inviare le vostre proteste: Recapiti - Informazioni Via Cal di Breda 116 - 31100 Treviso Telefono: (+39) 0422 656-240 Fax: (+39) 0422 656-178 E-mail: cacciapesca@provincia.treviso.it
DIVULGATE GRAZIE!!!!!!!
Quando in casa arriva un bimbo e ci sono animali domestici
Micio e Fido potrebbero ingelosirsi del nuovo arrivato.
Come gestire la presenza di un neonato e non farli sentire trascurati Quando in casa arriva la cicogna è bene prepararsi a gestire questo lieto evento, senza dimenticarsi del nostro amato amico a quattro zampe. Proprio come si fa con un bambino, quando sta per nascere un fratellino.
Anche i cani e gatti, infatti, soffrono di gelosia: il nascituro inevitabilmente toglierà loro qualche attenzione e coccola. E più il nostro amico era viziato, più risentirà del fatto di non essere più il solo “piccolo di casa”.
Con qualche accorgimento e organizzazione sarà però facile superare qualsiasi forma di gelosia e addirittura trasformare il nostro cagnolino o gattino nel più caro compagno di giochi di nostro figlio. L’importante è non fargli mai sentire il suo amore minacciato. Vediamo come.
Presentate il neonato al cane
Quando il neonato arriva in casa, dovrà stare nella carrozzina o in braccio al papà o a un altro familiare. Non in braccio alla mamma, che dovrà essere libera di dedicare le attenzioni al cane, dopo la sua assenza prolungata per il parto.
Permettete pure al vostro animale di annusare il piccolo, senza toccarlo. Basterà un breve e sorvegliatissimo primo impatto. Poi la mamma potrà prendere tra le sue braccia il bimbo.
Arredate con Fido la cameretta Allestite la cameretta, cominciate a sistemare i mobili e gli oggetti del bambino in presenza del vostro amico a quattro zampe. Così, non si sentirà escluso.
Permettetegli di ispezionarla, annusarla nei vari angoli. Anche lì iniziate a “spargere” i profumi dei prodotti per il bambino.
Una volta che ha conosciuto la nuova zona di casa, chiudete la porta. Fategli capire che quello non è il suo ambiente, non deve avere l’accesso libero.
Stabilite in anticipo i confini.
Ricordate che… Fido e Micio sono abitudinari: le variazioni della routine dovranno avvenire gradualmente.
Se dorme nella vostra camera o sul letto, cominciate a spostarlo piano piano organizzandogli un nuovo giaciglio, accogliente e con tanti premi.
Se prevedete che lo porterà a passeggio qualcun altro, cominciate prima dell'arrivo del piccolo.
Se muteranno gli orari delle uscite, modificateli piano piano.
Se il suo posto in auto cambierà, fatelo due mesi prima.
Il vostro amico non dovrà associare l’arrivo del neonato ai cambiamenti delle sue abitudini.
Consigli utili
1 Abituatelo ai nuovi odori dei prodotti che userete per il bebé: borotalco, creme, lozioni. Magari spruzzateveli addosso.
Con l’arrivo del piccolo gli appariranno già familiari.
2 Prima che il bambino arrivi a casa, portate una copertina o un suo abitino e fatelo annusare al vostro amico animale.
Ma evitate che l’indumento si trasformi in giocattolo!
3 Se Fido ha un carattere particolare, fatevi aiutare da un veterinario comportamentalista interpellandolo prima della nascita del bimbo.
4 Se il vostro animale è tranquillo potete portarlo con voi a fare le passeggiate con la carrozzina. Coinvolgetelo: non si sentirà solo.
5 Ritagliate del tempo solo per voi e Fido: magari mentre il bimbo dorme.
6 Mai permettere al bambino di avvicinarsi al cane o gatto da solo; mai lasciare l'animale con il bambino, senza il vostro controllo. Sono imprevedibili!
7 Quando il bimbo sarà più grande, insegnateli che non deve infastidire il cane mentre riposa, mangia o gioca con il suo osso o altri oggetti suoi.
E che non deve rincorrere in casa l’animale o intrappolarlo in qualche posto.
Semi antichi: l’UE conferma il no alla vendita
I semi antichi continueranno ad essere conservati, custoditi e scambiati da parte di contadini volenterosi che, nel rispetto del meticoloso lavoro di selezione effettuato in centinaia di anni, desiderano proseguire nel preservare la biodiversità agroalimentare? Il parere contrario dell’UE alla vendita dei semi antichi risuona in una sentenza pronunciata lo scorso 12 luglio, la quale sancisce come debba essere rispettato l’obbligo di iscrizione ufficiale delle varietà vegetali presso l’apposito registro al fine della loro commercializzazione.
Ci sono voluti migliaia di anni per la natura e per l'uomo per produrre la diversificazione dei semi
Ogni seme ha in se delle potenzialità nutritive e apporti vitaminici diversi.
L'agricoltura ha permesso all'uomo di vivere e di svilupparsi per millenni.
La natura non sbaglia mai.
Chi sono questi soloni per regolamentarla?
Come sempre su ogni cosa devono imporre il loro arbitrario potere economico a scapito di tutti gli altri
Fetta al latte fatta in casa I bambini ringrazieranno
Fatele in casa anche voi, usando ingredienti freschi,di qualità e senza conservanti:
Ingredienti per circa 6 porzioni di kinder fetta al latte:
40 g di farina 0
20 g di farina integrale
60 g di zucchero a velo
60 g di burro ammorbidito (toglietelo dal frigo un’ora prima di usarlo)
1 cucchiaino di lievito per dolci
3 cucchiaini di cacao amaro
2 albumi
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato di sodio (o cremor di tartaro)
250 ml di panna da montare
2 cucchiaini di miele
1 cucchiaino di sciroppo d’acero 1)
1)In una terrina unite lo zucchero a velo e il burro tagliato a tocchetti e con un cucchiaio di legno mescolate fino ad ottenere una crema liscia e compatta.
2) Versate gli albumi in un contenitore alto e stretto, aggiungete il sale e il bicarbonato e montate a neve con le fruste fino ad ottenere una spuma ben soda.
3) Versate gli albumi sulla crema di burro e mescolate lentamente, facendo movimenti dal basso verso l’alto, in modo da incorporare aria ed ottenere così un pan di spagna morbido. una crema liscia e compatta
4) Setacciate la farina, il cacao e il lievito, poi versatelo a pioggia sul composto cremoso, mescolate fino ad ottenere una crema omogenea.
5) A questo punto accendete il forno a 200 gradi (ventilato) e qui inizia la fase più delicata: foderate la placca del forno con della carta apposita, poi versateci il composto e – aiutandovi con una spatola o un pennello da cucina, distribuitela in modo omogeneo formando uno strato piuttosto fino (circa 3-4 millimetri di spessore). 6) Infornate e fate cuocere per 3-4 minuti al massimo (non di più altrimenti il pan di spagna diventa croccante),
poi sfornate e lasciate freddare.
7) Nel frattempo montate la panna, aggiungete il miele e lo sciroppo d’acero e mescolate bene
8) Quando il pan di spagna si sarà raffreddato, tagliate delicatamente i bordi del rettangolo, in modo da rifinirlo nella forma, tagliatelo in due parti uguali e ricoprite uno dei due strati con la panna: fate attenzione a non farcire troppo le estremità.
Per eseguire un lavoro perfetto aiutatevi con il mattarello, ma non fate troppa pressione, altrimenti il pan di spagna si romperà.
9) A questo punto ritagliate la torta così ottenuta in sei porzioni (o più), incartatele singolarmente con della carta stagnola e riponete in frigo per almeno 2 ore
La vostra fetta al latte è pronta!
Grazie umano!!!!!!!
La generazione futura forse non potrà mai vedere queste immagini dal vivo L'artico e la sua popolazione stanno morendo
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