Passeggiare in un antico quartiere ateniese sopravvissuto dall'età classica ai tempi bizantini.
Il Museo dell'Acropoli della Grecia ha recentemente aperto il sito di scavi archeologici che si trova proprio sotto all'edificio progettato dall’archistar Bernard Tschumi, situato ai piedi della collina dell’Acropoli.
La nuova area è stata aperta per celebrare i dieci anni del museo, che ospita tanti capolavori dell'antichità greca.
Ma non stiamo parlando di una tradizionale ala museale, bensì di un vero e proprio quartiere fatto di case, cortili, strade, botteghe, bagni di lussuose dimore, tombe, pozzi e sistemi di drenaggio, scoperte durante i lavori di costruzione del palazzo.
Per preservare i ritrovamenti, il museo soprastante «galleggia» su dei pilastri di cemento.
E ora «i visitatori possono scendere fino alle fondamenta per ammirare le antiche rovine della città di Atene, in particolare nell'area a sud dell'Acropoli», ha spiegato il direttore del museo, Dimitris Pantermalis.
Lo scavo archeologico mostra i resti di un antico quartiere ateniese, «la maggior parte di epoca romana e bizantina, ma alcuni risalgono anche all’Atene classica».
Fra le strutture riportate alla luce c'è anche quello che resta della dimora di un ricco ateniese, risalente al VI secolo dopo Cristo, con i suoi sontuosi pavimenti a mosaico e la camera in cui gli ospiti potevano stare al caldo prima o dopo un tuffo in piscina.
«Speriamo di presentare presto anche i reperti raccolti durante lo scavo, per offrire ai visitatori un quadro completo della vita quotidiana dell'antica Atene».
Un affascinante viaggio nel tempo e nella vita quotidiana delle persone che hanno vissuto all'ombra dell'Acropoli per oltre 4.500 anni.
Fonte: lastampa