sabato 16 febbraio 2013
Non so perchè ma ma trovo questo quadro attinente all'articolo
I sette peccati capitali di Pieter Bruegel
Bruegel «Bruxelles european and global economic laboratory)è un think tank dedicato alla politica di ricerca sulle questioni economiche internazionali, con sede a Bruxelles .
Ha iniziato le operazioni nel 2005 ed è rapidamente salito alla ribalta, dopo essere stato al primo posto in Europa e terzo a livello mondiale tra tutti i gruppi di riflessione internazionale in materia di politica economica nel 2011. Il nuovo Centro studi, presentato nella capitale belga, era presieduto dall' ex Commissario Mario Monti e diretto dall' economista Jean-Pisani Ferry.
Il capitale di base è pari a 2 milioni di euro ed è sottoscritto da dodici governi (tra cui Francia e Germania che lanciarono l' iniziativa due anni fa) e da 18 società private.
Il governo italiano ha sottoscritto una quota, come pure la Telecom.
Bruegel ha un governo unico e modello di finanziamento sulla base di appartenenze di Stati membri dell'Unione europea , le aziende internazionali, e altre istituzioni.
Bruegel è supportato da una vasta gamma di componenti che contribuiscono la maggior parte delle sue risorse finanziarie.
La maggior parte delle risorse proviene da Stati e imprese aderenti. Stati membri sono gli Stati membri dell'Unione europea , su base volontaria. Numero sono compresi 19 paesi dell'Unione europea, tra cui tutti i più grandi l' Olanda , Polonia , Slovenia , Svezia , Spagna , e Regno Unito .
Essi sono rappresentati da importanti dipartimenti governativi , che di solito comprendono ministri delle finanze .
Utenti aziendali sono società internazionali e le imprese, con sede legale nell'Unione europea.
Bruegel è sostenuto anche da un certo numero di organizzazioni pubbliche (nazionali, le banche centrali e le istituzioni finanziarie pubbliche), noti come i suoi membri Istituzionali .
Storia Concetto originale di Bruegel derivava da discussioni private che coinvolgono politici, imprenditori e altre persone provenienti da diversi paesi europei alla fine del 2002.
Il progetto è stato approvato e ufficialmente lanciata dal presidente francese Jacques Chirac e il cancelliere tedesco Gerhard Schröder nel 40° anniversario del Trattato dell'Eliseo nel gennaio 2003.
L'ex commissario europeo Mario Monti e gli economisti Jean Pisani-Ferry e Nicolas Véron sono state fondamentali per la creazione di Bruegel.
Bruegel è stata legalmente costituita nel mese di agosto 2004 e ha iniziato ad operare all'inizio del 2005.
Il Consiglio è stato successivamente presieduto da Mario Monti (2005/2008), ma che rimane presidente onorario di Bruegel
Bruegel si trasferì nella sede attuale, in Rue de la Charité / Liefdadigheidsstraat 33 nel centro di Bruxelles , nell'aprile 2005.
Bruegel spiega il suo nome come un omaggio a Pieter Bruegel , del 16 ° secolo pittore il cui lavoro incarna la rappresentazione nuda e cruda e innovative di vita in Europa.
Si può anche essere letto come un riferimento ad un "Laboratorio europeo di Bruxelles e economica mondiale", anche se Bruegel non vede il suo nome come un acronimo
Riguardo all'indipendenza del Brugel sulle scelte economiche ci sarebbe molto da ridire (o da ridere!) dato che dal 2005, anno della fondazione del Bruegel, Monti è stato anche Consulente Internazionale per la famigerata Goldman Sachs dei Gesuiti e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute.
Che strane coincidenze!
Questo signore è proprio infilato da tutte le parti Bildenberg.Trilaterale Aspen
e poi????
Contratti di schiavitù
2.200 anni fa, nell’antica città egizia di Tebtunis, alcune persone firmavano volontariamente dei contratti di schiavitù per l’eternità presso il tempio locale. E pagavano pure una tassa mensile per questo “privilegio”.
L’egittologo Kim Ryholt, dell’Università di Copenaghen, pensa che questi schiavi potessero essere persone senzo uno status sociale, che sceglievano la schiavitù al tempio invece dei più pesanti lavori forzati.
“A partire da oggi io sarò il tuo servo, e pagherò 2 pezzi e mezzo di rame ogni mese come mia tassa di schiavitù per Soknebtunis, il grande dio”. Questa è la traduzione di un impegno solenne trovato in 100 contratti per schiavi scritti su papiri di 2.200 anni, nella città di Tebtunis. Kim Ryholt è il primo ricercatore ad aver analizzato tutti questi documenti.
Oggi è difficile capire per quale motivo uno si farebbe volontariamente schiavo presso un tempio, per di più pagandolo. Ma esiste una spiegazione plausibile.
“Il 90% delle persone che sottoscrissero questi contratti non era in grado di nominare i loro padri, anche se ciò veniva normalmente richiesto. Erano presumibilmente figli di prostitute. Questa è una chiara indicazione che appartenevano alle classi più basse che il re poteva mettere ai lavori forzati, per esempio scavando canali, se solo lo desiderava. Tuttavia, sappiamo da altri documenti contemporanei che gli schiavi del tempio erano esonerati dal lavoro forzato”, dice Kim Ryholt.
“Molti quindi sceglievano di vivere come schiavi del tempio perché era l’unico modo di evitare un’alternativa severa e forse anche mortale; il tempio era semplicemente il male minore per queste persone. E, per i templi, questa era una pratica redditizia per avere risorse aggiuntive e denaro”.
Secondo Kim Ryholt, la possibilità di evitare il lavoro forzato stipulando contratti di schiavitù con i templi fu limitato a un periodo di 60 anni- all’incirca dal 190 al 130 a.C. Non vi è alcuna indicazione che la pratica esistette in qualsiasi altro periodo in Egitto, probabilmente perché la famiglia reale non avrebbe potuto, nel lungo periodo, permettersi di cedere così tante risorse ai templi.
I contratti di schiavitù erano stati scavati illecitamente in una discarica vicino al tempio di Tebtunis e poi dispersi in tutto l’Egitto, l’Europa e gli Stati Uniti. Ci sono voluti anni a Kim Ryholt per raccogliere e analizzare i documenti.
“La Papyrus Carlsberg Collection dell’Università di Copenaghen contiene un gran numero di contratti, ma molti sono frammentari, e per studiare tutto il materiale ho dovuto visitare molte altre collezioni dove ci sarebbe stata la possibilità di trovare contratti di Tebtunis, tra cui il British Museum, le collezioni universitarie nel New Haven, Michigan e Firenze, e non da ultima Tebtunis stessa, dove partecipo agli scavi moderni”, dice Kim Ryholt. “In alcuni casi, un contratto potrebbe essere fisicamente diviso tra, per esempio, Copenhagen e il British Museum, e i frammenti devono quindi essere analizzati e messi insieme virtualmente sul computer”.
Addio a Tommy
E’ morto Tommy, il cane di 13 anni che ha commosso l’Italia per esser rimasto fedele alla sua padrona nonostante si sia spenta tre mesi fa all’età di 57 anni. I funerali della donna, si tennero nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a San Donaci (a Brindisi), dove ogni giorno Tommy si recava ad aspettarla. Domenica scorsa, Tommy era stato ricoverato a causa delle sue precarie condizioni di salute e la notizia della sua morte, è stata annunciata ieri da Sabestian Mapelli, figlio di Maria Lochi, la donna che si occupava di Tommy. Sebastian, ha scritto sulla pagina Facebook: “Tommy non è più con noi! Si è spento nel sonno alle ore 15.45 a causa di un arresto cardiaco. Riposa in pace caro amico”.
Tommy, è sopravvissuto solo 3 mesi alla morte della sua padrona che l’aveva tolto dalla strada e accolto in casa sua, ma il suo stato di salute è apparso subito molto grave ai medici, che hanno individuato come cause del decesso alcune malattie diagnosticate troppo tardi, oltre il traumatico impatto psicologico che gli ha causato la morte di Maria Lochi. Piovono, su Facebook, i messaggi d’affetto verso Tommy che ha commosso tutti per la fedeltà e il forte legame che l’hanno tenuto legato alla sua padrona.
Lista degli alimenti e piante diuretici
Aglio
L’aglio contiene dei fructosans che gli consentono un’ottima azione diuretica. Inoltre l’aglio è un ottimo depurativo che permette di ripulire il sangue e l’apparato digerente.
Per evitare problemi di “alito aglioso” basta eliminare l’anima interna dello spicchio.
Asparago
L’asparago è un diuretico naturale molto efficace per combattere la ritenzione idrica. In effetti il rapporto di Potassio /sodio nell’asparago è molto elevato (270/3) e favorisce la secrezione, il flusso e l’eliminazione dell’urine. In più contiene una sostanza sulfurea (l’asparagina) dalle proprietà diuretiche e depurative.
Attenzione, per chi soffre di gotta, non sempre è indicato, dipende molto dallo stato di salute dei reni.
Avena
Contenente un’alto livello di silicio, l’avena è un cereale che aiuta a liberare l’organismo dell’eccesso di fluidi.
È anche un rimedio naturale per drenare i tessuti e contribuisce all’eliminazione dei detriti e tossine accumulati nel corpo.
Carciofo
Il carciofo è contemporaneamente una pianta commestibile ed una pianta medicinale, spesso usata per le sue proprietà di Colagogo ( facilità l’evacuazione della bile verso l’intestino)
Coleretico (stimolante della bile attraverso il fegato) e diuretico.
Il carciofo contiene numerosi minerali (calcio, magnesio…) che aiutano a ridurre la ritenzione idrica di certe parti del corpo.
Barbabietola
La Barbabietola o rapa rossa di cui si mangiano sia le foglie che la radice, fornisce parecchi minerali dalle proprietà diuretiche. Le foglie sono ricche di acido Folico, beta-carotene, calcio e ferro.
Anch’essi ottimo diuretici
Mirtillo rosso
Il succo del mirtillo rosso, contiene un antibatterico delle urine naturale dal nome scientifico di: Arbutina. Questa molecola è anche diuretica e combatte la ritenzione idrica. Anche l’infuso delle foglie di mirtilli rossi possiede virtù diuretiche.
Carota
Il succo di carota, possiede virtù toniche, mineralizzante e depurative. Ma la carota è anche diuretica. Secondo molti nutrizionisti, la carota è utile contro la ritenzione idrica, sopratutto per le donne incinte o con il ciclo.
La carota è ricca di biotina, potassio, calcio e magnesio.
Sedano
Il sedano contiene le vitamine: A, B1, B2, B6, C, E, K, PP e dei minerali come il ferro, il calcio, il fosforo, il magnesio e lo zinco.
Possiede virtù diuretiche, depurative e hypoglicemiche. Le sue qualità terapeutiche sono benefiche in caso di affezioni renali (coliche renali e litiasi renale) e disturbi cardiaci.
Cavolini di Bruxelles
Come tutti i suoi parenti, il cavolino di Bruxelles è ricco di calcio e potassio. Il consumo di cavolini è consigliato a tutte le persone con problemi di ritenzione idrica, le persone con problemi di obesità e quelle che soffrono di artrite e artrosi (azione antireumatica e remineralizzante).
Limone
Il succo di limone contiene acido citrico, dei citrati, del calcio, del potassio, numerosi oligoelimenti e le vitamine B1, B2, B3, C, PP, A carotene.
Il limone è un agrume da l’azione diuretica utile contro la ritenzione idrica.
Cetriolo
Il cetriolo è un’ottima fonte di zolfo e di silicio, che stimolano i reni e favoriscono la dissoluzione degli acidi urici.
È anche una verdura diuretica di grande efficacia nelle diete dimagranti.
Finocchio
Il finocchio è una pianta aromatica che contiene degli oli essenziali (Estragolo e Anetolo), degli acidi grassi essenziali, dei Flavonoidi, delle vitamine e dei minerali.
I semi di finocchio sono utilizzati nella cura dei calcoli renali. Associati a degli antisettici naturali come l’Uva Ursina, i semi di finocchio sono un aiuto prezioso nella cura delle cistiti.
Il finocchio aiuta a regolare il ciclo mestruale e calma i dolori delle mestruazioni.
È anche un diuretico con azione anti-infiammatoria dei tessuti.
Lattuga
La lattuga è una buona opzione per quelli che soffrono di ritenzione idrica e di gonfiore di pancia, perché è diuretica.
La lattuga è ricca di manganose, cromo, potassio, ferro, fosforo, e calcio. Il miglior modo di consumarla è di combinarla in succo (anche centrifuga), combinata con altre verdure o frutti diuretici.
Melone
Il melone è ricco di acqua, di potassio e di sodio. È un frutto che aiuta a purificare l’organismo, a mantenere i reni in buona salute e ad eliminare le tossine.
Tè verde Il tè verde, a notoriamente una forte azione diuretica
Pomodoro
Il pomodoro è un frutto diuretico, che merita di essere consumato di più per combattere la ritenzione di liquidi.
Il succo di pomodoro è ricco di potassio, ferro, rame, zinco, fosforo, fluoro e vitamine A, C e E.
La lontra di mare
La peluria superflua non le dà noia. Anzi, si può dire sia il suo personale "salvavita": grazie alla spessa pelliccia - 100 mila peli per centimetro quadrato, tra le più folte presenti in natura - la lontra di mare (Enhydra lutris) riesce a sopportare le rigide temperature delle coste nordamericane e asiatiche del Pacifico, dove vive (la fitta pelliccia è purtroppo anche particolarmente apprezzata dai bracconieri). Protetta e calduccio può starsene a mollo tutto il giorno, immergendosi spesso per recuperare cozze, ricci, granchi e calamari. E se la preda è rinchiusa in un guscio troppo duro non ci sono problemi. A quel punto la furbacchiona recupera una pietra dal fondale, e tenendola stretta all'addome vi sbatte ripetutamente contro il malcapitato animale, generalmente un mollusco, finché l'involucro esterno non si rompe.
Ayers Rock, Australia
Ayers Rock, la montagna sacra agli aborigeni che costituisce una delle mete più ambite dell’outback australiano.
Gli aborigeni, che la chiamano Uluro (la Strana) considerano questa formazione rocciosa sacra, chiedono ai turisti di non scalarla e non fotografarne alcune parti che per loro hanno un forte significato religioso. Eppure i turisti fotografano, salgono e scendono (spesso facendosi seriamente male) e, peggio ancora, la profanano facendo i loro bisogni fisiologici all’aria aperta, senza porsi problemi a deturpare il sito, magari con la scusa che non ci sono bagni pubblici.
L'Uluru si trova in Australia (Oceania) nel Territorio del Nord, nel Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, 450 km a sudovest della città di Alice Springs.
Si tratta di un luogo sacro per gli aborigeni, formalmente riconsegnato dal governo australiano agli indigeni del luogo nel 1985.
E' visibile da decine di chilometri di distanza ed è celebre per la sua intensa colorazione rossa, che muta in maniera spettacolare (dall'ocra, all'oro, al bronzo, al viola) in funzione dell'ora del giorno e della stagione; caratteristiche che ne fanno una delle icone dell'Australia.
La superficie, che da lontano appare quasi completamente liscia, rivela avvicinandosi molte sorgenti, pozze, caverne, peculiari fenomeni erosivi e antichi dipinti.
Questi effetti di colore sono dovuti a minerali come i feldspati che riflettono particolarmente la luce rossa. Il massiccio è costituito in larga parte di ferro e il suo colore rosso è dovuto all'ossidazione.
Uluru è definito un monolito, ma più precisamente è una parte di una formazione rocciosa monolitica molto più grande e in gran parte sotterranea che comprende anche i Kata Tjuta e il Monte Connor.
L'Uluru si staglia per circa 320 m. rispetto al territorio circostante; ha un'altitudine di 864 m s.l.m.; ha un diametro di circa 8 km, ed è caratterizzato da una superficie molto dura e pareti estremamente lisce a strapiombo.
Il Glacier National Park
Ai confini tra USA e Canada, e più precisamente tra Montana ed Alberta, si trova uno dei Parchi Nazionali più selvaggi del Nord-America, il Glacier National Park che conta almeno 4.669 km² circa di bellezze naturali di montagna e, deve il suo nome agli enormi ghiacciai dell’era glaciale che costellano il suo profilo roccioso. Profondi oltre un chilometro, questi ghiacciai coprono almeno i picchi più alti, e se ne contano una cinquantina. Il Parco è il quarto per grandezza negli Usa, è rinomato per i suoi panorami maestosi, i suoi picchi innevati, i suoi laghi cristallini, le sue cascate e foreste verdissime; è un parco storico, una delle attrazioni più antiche degli Stati Uniti, famoso per le sue strade, i suoi bus rossi ed i suoi lodge.
In Canada la porzione minore del Parco si chiama Waterton Lakes National Park, nel sud dell’Alberta e si estende per 525.76 chilometri quadrati circa. Entrambi i Parchi registrano circa 2,7 Milioni di visitatori ogni anno.
Il Glacier National Park ospita un’infinità di percorsi d’acqua lunghi almeno un migliaio di km. e popolati di trote, almeno 200 laghi alpini, miriadi di fiori selvatici, 1000 specie di piante, 25 tipi d’alberi, 264 d’uccelli, 60 di mammiferi e 17 di pesci. Tra le specie faunistiche più comuni che popolano il Glacier contiamo il cervo, il daino, la capra di montagna, l’orso bruno e l’orso grizzly, il lupo, il coyote, l’alce. Numerosissimi sono i sentieri percorribili sia a piedi che a cavallo per almeno 100 km. di percorsi che possono soddisfare i più impavidi camminatori ed esploratori di montagna.
L'asteroide DA14 ha sfiorato la Terra
È arrivato 'puntuale' l'asteroide 2012 DA14 che ha 'salutato' da vicino la Terra, alla distanza record di soli 27.700 chilometri. Il passaggio ravvicinato è avvenuto intorno alle 20,40 (ora italiana) e non vi sono collegamenti con la pioggia di meteoriti che ha colpito la Russia. In quel momento l'asteroide stava sorvolando l'Oceano Indiano, alla velocità di 7,8 chilometri al secondo. E' stata una occasione unica per osservare da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects), altrimenti osservabili solo con costose missioni spaziali. Il passaggio ravvicinato è stata un'occasione da non perdere anche per gli appassionati del cielo perché l'asteroide è stato visibile con piccoli binocoli e con telescopi amatoriali modesti. Al momento del massimo avvicinamento l'oggetto è stato visibile anche dall'Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate. Numerose sono state le iniziative organizzate in tutta Italia dall'Unione Astrofili Italiani (Uai), "sia negli osservatori, sia all'aperto, lontano ovviamente da fonti di inquinamento luminose" spiega il presidente dell'Uai, Mario Di Sora. Del diametro di circa 45-50 metri, il corpo celeste è stato scoperto da un gruppo di astrofili spagnoli del programma Survey La Sky Sagra, gestito dall'Osservatorio Astronomico di Maiorca in Spagna, il 22 febbraio 2012. Al momento della scoperta l'oggetto era a 4,3 milioni di chilometri dalla Terra. La sua composizione non è nota e solo con le osservazioni radar si potrà ottenere una stima più precisa delle dimensioni, forma e rotazione di questo sasso cosmico. Il passaggio è avvenuto molto al di fuori dell'atmosfera terrestre ma all'interno della fascia di satelliti in orbita geostazionaria, che si trova a 35.800 chilometri dalla Terra. A rendere speciale questo oggetto è il fatto che il suo avvicinamento è il più vicino approccio alla Terra mai previsto per un oggetto così grande. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana. Sarà un arrivederci perché sono previsti altri avvicinamenti alla Terra, come per esempio nel 2026. L'orbita dell'asteroide intorno al Sole, spiega la Nasa, è piuttosto simile a quella della Terra e rende i passaggi di questo oggetto relativamente vicini all'orbita del nostro pianeta. Ma quello di quest'anno è di gran lunga il passaggio più ravvicinato.
Pantanal : il regno della natura
Nell’area centrale del Brasile occidentale troviamo il Pantanal che, assieme all’Amazzonia, rappresenta la maggiore attrazione naturalistica del Paese. Questo prodigioso ecosistema si estende su un’area di 100.000 kmq ed è compreso nella più ampia regione del Mato Grosso. Per l’osservazione della fauna è sicuramente l’area di maggior interesse dell’intero Sudamerica. Dal punto di vista storico, è utile ricordare che la regione era popolata fin dal 6000 a.C. dalle tribù indios dei Tupí e Guaraní. All’epoca dell’arrivo dei Gesuiti, nel XVII secolo, la popolazione era organizzata in ben 50 tribù. Ma la storia di questa terra, quasi a voler sottolineare il predominio assoluto del sistema-natura, è povera di vicende: si ricorda solo un certo interesse, nel XVIII secolo, dei conquistadores per il ritrovamento di vene aurifere che tuttavia si esaurirono rapidamente smorzando gli entusiasmi iniziali. La storia vera di questa terra è da ricercare dunque nell’historia naturae, ed è forse questa la ragione più importante per cui oggi possiamo felicemente sorprenderci di fronte ad un paesaggio ancora autentico e incontaminato. L'ecosistema del Pantanal è davvero straordinario. Possiede una flora composita, che varia a seconda delle latitudini. In particolare è famosa per le bellissime fioriture delle piante terrestri e acquatiche.
I fiumi custodiscono una fauna ittica unica al mondo: sono stati contati più di 250 tipi di pesci, tra cui varie sottospecie di pesce-gatto, alcune delle quali raggiungono gli 80 chili, piranha, stupendi esemplari di pesce “dourado” . Ospita circa 700 specie di uccelli: dagli jaribù (grandi cicogne con collare e cappuccio) ai pappagalli (presenti in più versioni), dagli aironi ai velocissimi ibis, dai tucani ai tipici Quero Quero.
Tra i mammiferi è facile vedere nel Pantanal i capibara e i cervi; ci vuole, invece, un po’ più di pazienza per ammirare i formichieri e le lontre giganti, i giaguari e gli armadilli. Questa terra, infine, si propone come l’habitat ideale per rettili come gli jacaré (sono caimani di piccola-media taglia che nell’età adulta non superano i due-tre metri: si calcola ve ne siano circa cinque milioni di esemplari) e le anaconde. Per scoprire il Pantanal migliore, Mirador vi propone due splendide opportunità: la prima nel Pantanal settentrionale, nell’area di Cuiabá; la seconda nel Pantanal del sud, nella zona di Campo Grande. Cuiabá è stata fondata nel 1719 – si tratta del primo insediamento nell’area occidentale del Pantanal – e all’epoca trovò un rapido sviluppo grazie alla scoperta di giacimenti d’oro e diamanti. Oggi la città è la capitale di una regione ricca di legname, miniere e aziende agricole. Conserva qualche testimonianza del suo passato coloniale e possiede un interessantissimo museo: il Museo Indiano Marshal Rondon, con vari oggetti delle tribù Xingu. Da Cuiabá vi trasferirete in un lodge da dove potranno iniziare le vostre escursioni – a piedi, a cavallo, in canoa – per gustarvi le meraviglie di questo straordinario territorio. Campo Grande è la capitale dello stato di Mato Grosso do Sul. Fondata nel 1889, ancora oggi si respira un’atmosfera da attiva città di cow-boy. Il suo Museu Dom Bosco presenta interessanti collezioni sugli indiani. Da qui raggiungerete un attrezzato rifugio ecologico. Potrete esplorare le bellezze naturali del Pantanal del sud negli oltre 7.000 ettari della riserva, a piedi, a cavallo o a bordo di un battello lungo il fiume Aquidawana, accompagnati da guide particolarmente esperte.
Il sifaka
Il sifaka (Propithecus diadema diadema) appartiene solo a una delle oltre 30 specie di lemuri che popolano il Madagascar e che rischiano l’estinzione a causa della deforestazione che ha distrutto il 90 per cento delle foreste di quest’isola, che i geologi ritengono si sia staccata dal continente africano molto tempo fa. Il nome “lemure” si riferisce agli spettri dei morti che tornano a tormentare i vivi: questi animali se lo sono guadagnati a causa dei grandi occhi con cui scrutano il mondo, anche se in realtà sono più loro ad aver paura dello spettro che li affligge sempre più, l'uomo.
Il nodo gordiano
Il nodo gordiano era il nodo con il quale Gordio stringeva il giogo al timone del carro consacrato a Zeus. Secondo una leggenda greca, Gordio era un povero contadino che arrivò con la moglie in una piazza della Frigia con il suo carro. Dal momento che un oracolo aveva comandato ai Frigi di incoronare re il primo uomo arrivato alla guida di un carro, la popolazione lo nominò sovrano e, in suo onore, chiamò Gordio la città sorta sulla riva del fiume Sangario. In segno di gratitudine Gordio dedicò il suo carro a Zeus, legando il giogo al timone con un nodo talmente particolare da essere inestricabile. Un’altra profezia diceva che chi fosse riuscito a scioglierlo sarebbe diventato imperatore d’Asia. Ci riuscì Alessandro Magno, giunto in città nel 334 a. C. Il macedone dopo alcuni tentativi falliti, sguainò la spada e troncò il nodo con un fendente. E divenne imperatore. Per questo la locuzione “nodo gordiano” significa una difficoltà inestricabile che può essere risolta solo agendo con decisione ed energia.
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