Di basi segrete naziste nell’Artico si parla (e favoleggia) da oltre 70 anni.
Si conoscono da fonti militari tedesche, ma finora quella sull’isola Terra di Alessandra non era mai stata identificata.
Nello scorso agosto una missione russa, grazie anche al riscaldamento globale – particolarmente intenso alle alte latitudini – che ha sciolto i ghiacci estivi, è riuscita a identificarla nella Terra di Francesco Giuseppe, un remotissimo arcipelago nell’Estremo nord russo a oltre 80 gradi Nord (Russian Arctic National Park).
La Terra di Francesco Giuseppe, così chiamata dagli esploratori austriaci che la scoprirono nel 1873, è composta da quasi 200 isole per una superficie totale di oltre 16 mila chilometri quadrati (pari a una regione italiana grande come il Lazio), a soli mille chilometri in linea d’aria dal Polo Nord.
La base faceva parte dell’operazione Schatzgräber (Cacciatore di tesori), una serie di avamposti realizzati dai nazisti nell’Artico nel 1942-1944 per le previsioni meteo.
La base, aperta nel settembre 1943, è stata rinvenuta nell’isola Terra di Alessandra, la più occidentale dell’arcipelago.
Sono stati trovati circa 500 reperti di vario tipo.
La vita nell’avamposto sulla Terra di Alessandra era durissima. Temperature rigide, poco da mangiare (una parte del cibo era finito in fondo al mare), isolamento totale.
I militari tedeschi per sopravvivere iniziarono a cacciare gli orsi polari. Solo che la carne degli orsi bianchi, come sanno bene gli eschimesi che non la mangiano, è sempre contaminata da parassiti. I soldati iniziarono ad ammalarsi gravemente.
Nel giugno 1944 dovettero chiedere soccorso alla base aerea tedesca di Banak, in Norvegia, per far arrivare un medico e portare indietro gli ammalati, secondo quando afferma lo storico militare tedesco Franz Selinger.
Arrivò un aereo da trasporto, un grande FW-200 Condor, che danneggiò una ruota in fase di atterraggio.
Dalla Norvegia mandarono un secondo aereo che paracadutò la ruota di ricambio.
La base venne abbandonata definitivamente nel luglio 1944.
I ricercatori russi hanno rinvenuto molto materiale: libri, documenti, testi di meteorologia, manuali della Marina militare tedesca, munizioni, cartucce, tavole astronomiche, quaderni di registrazioni di dati meteo, riviste e anche una copia del libro «Tom Sawyer» di Mark Twain.
Tutti gli oggetti rinvenuti saranno esposti in un museo ad Archangelsk, sulla terraferma nella Russia europea.
Negli anni Ottanta una squadra di esperti sminatori tedeschi (forse della ex Ddr?) visitò le isole per rimuovere i campi minati. Ma solo nella scorsa estate è stata fatta una completa ricognizione e uno studio accurato della base mappandola con precisione.
Fonte: ilnavigatorecurioso.it