Il sito archeologico del tempio di Ain Dara, importante luogo di culto, attivo dal 1300 a.C. fino 740 a.C., è stato colpito nel corso di un raid dell’aviazione turca contro le postazioni curde.
Quel che restava del tempio di Ain Dara, un sito antico di 3.000 anni che conserva al suo interno misteriose impronte giganti e una struttura che ricorda quella del tempio di Salomone a Gerusalemme , è andato distrutto nel corso di un attacco dell’aviazione turca in Siria.
Il tempio, una delle più grandi e antiche costruzioni presenti nel paese, è famoso per le sue sculture di leoni e sfingi in pietra, complesse e misteriose.
I suoi resti costituiscono una testimonianza fondamentale dell’architettura religiosa risalente alla fine del regno Ittita.
Stando a quanto riferito dal ministero siriano per la Cultura e dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, la distruzione è avvenuta venerdì.
Le foto e i video mostrate dall’Osservatorio e da Hawar News confermano che metà del tempio ora non esiste più, comprese molte delle statue attorno al sito.
Gli archeologi ritengono che le impronte, tre volte più grandi di un piede umano, possano aver voluto rappresentare il passaggio di un dio o di una dea. “Sono uniche nell’architettura religiosa della regione“, spiega Darren Ashby, analista di questioni siriane e irachene dell’ASOR .
Un’altra incisione all’interno del tempio ritrae Ishtar, dea della fertilità , portando alcuni a pensare che il tempio fu costruito in suo onore e che le impronte servissero a illustrare il suo ingresso nel tempio.
Alcuni ricercatori ritengono tuttavia che l’immagine della dea possa essere stata aggiunta dai conquistatori Assiri nei secoli successivi alla costruzione del tempio, lasciando avvolto nel mistero il motivo della rappresentazione delle impronte.
Dallo scoppio della guerra civile in Siria (2011) i combattenti dello Stato islamico hanno deliberatamente distrutto diversi siti archeologici nel paese, tra cui il celebre sito di Palmira.
I siti del patrimonio culturale del paese sono bersagli sia per i ribelli siriani, interni al Paese, che per le forze turche.
In quanto sito patrimonio culturale UNESCO, il tempio di Ain Dara e i villaggi vicini sono protetti dal diritto internazionale, ma questo non è servito a salvare il tempo della distruzione.
Fonte: http://www.artslife.com