martedì 5 febbraio 2013
Il nickel contenuto nelle monete da 1 e 2 euro è pericoloso
Euro al nickel, ora la scienza non ha dubbi. Il contatto con le monete da 1 e 2 euro possono produrre reazioni allergiche anche gravi nelle persone predisposte a causa del metallo tossico che contengono. Lo ha scoperto Stefania Seidenari, professore ordinario di Dermatologia allergologica e professionale dell'Università di Modena, che ha condotto con la sua equipe uno studio multicentrico su centinaia di pazienti di alcune città tra cui Modena, Bari, Napoli e Roma. Lo studio, il primo del genere per il tipo di metodologia usata, è appena terminato e sta per essere pubblicato su una rivista scientifica internazionale. Lo studio ha analizzato la soglia di sensibilizzazione personale con test a concentrazione crescente e fa emergere come le reazioni sono più gravi in rapporto alla minore soglia allergica. In sostanza, per chi è molto allergico è sufficiente una esposizione anche minima per ricevere un danno importante, viceversa i poco allergici possono stare relativamente sereni. "E' un problema quantitativo - spiega Seidenari - ma se il nickel non fosse stato messo sarebbe stato meglio". Ma c'è di più. Un altro studio, con una casistica meno ampia, coordinato dal direttore del Servizio di Allergologia del Policlinico Gemelli di Roma, Giampiero Patriarca, che uscirà sul British Journal of Dermatology, ha dimostrato una capacità allergizzante delle monete da 1 e 2 euro, a causa della struttura polimetallica che favorirebbe il rilascio di nickel. L'allergia al nickel, ricordano gli esperti, è la più frequente allergia da contatto nei paesi industrializzati, con prevalenza del 7-10 per cento tra le donne e del 2-3 per cento tra gli uomini. Dopo le prime denunce di due anni or sono, alcuni controbatterono che anche le monete in lire contenevano nickel. Obiettivo dello studio è stato verificare la differenza col passato. Sono stati così arruolati 25 soggetti allergici al nickel e, come gruppo di controllo, 10 soggetti non allergici al metallo. Monete da 1, 2, 50 centesimi di euro, 1 e 2 euro, e monete da 100 e 500 lire italiane sono state applicate con un cerotto sulla pelle dei soggetti arruolati nello studio e ne sono stati valutati gli effetti a distanza di 72 ore. I risultati indicano una spiccata reattività cutanea dei pazienti allergici nei confronti delle monete da 1 e 2 euro. Oltre al contenuto di nickel, sembra sia determinante la struttura polimetallica di tali monete (c'è anche rame e ottone), che appunto favorirebbe il rilascio di nichel in quantità "pericolosamente significative". Per ovviare all'effetto nocivo prodotto dalle monete in euro, spiega Patriarca, "la Banca Centrale Europea potrebbe, magari, decidere di mettere in circolazione monete con lega metallica con una percentuale di nickel bassissima o addirittura inesistente". Intanto, una ricerca svizzera reperibile su "Nature" e coordinata dal ricercatore Frank Nestlé, ha evidenziato che le monete in questione contengono 320 volte più nichel dei valori approvati dalla Commissione Europea, ciò che sarebbe fonte di eczemi e dermatiti per chi li maneggia ripetutamente. Le persone allergiche al nickel in Eurolandia sono alcune decine di milioni
Disinformazione.it
Un libro considerato pericoloso dalla chiesa
Enoch era un patriarca antidiluviano menzionato nella Bibbia, bisnonno di Noé. Alcuni passi tratti dall'incredibile LIbro di Enoch, un testo antico ritrovato in Etiopia, ne descrivono il "rapimento" da parte di Angeli che lo portano al cospetto del Signore.
Il libro di Enoch fu considerato apocrifo nel primo secolo d.C. presso il concilio di Jamnia.
Il fatto di venire considerato apocrifo, quindi "scomodo, da parte della chiesa cattolica che da sempre occulta materiale "pericoloso" ai loro scopi, ne ha decretato il parziale abbandono e quindi nei secoli pochi amanuensi hanno continuato a tradurlo e conservarlo.
La riscoperta fu dovuto ad un orientalista inglese nel 1800, il quale ne ritrovò alcune copie e lo ripubblicò facendolo conoscere al grande pubblico.
Ad oggi il Testo di Enoch sembra venga accettato dal movimento religioso dei Mormoni.
Resta pur sempre un testo incredibile, il quale se messo in relazione con la bibbia e con testi antichi sumeri, facendo studi comparati, potrà fornire molte risposte lasciate irrisolte dai testi cristiani cattolici.
Testi antichi tra i quali Bibbia, Enuma Helish, Hatra Hasis, testi sacri Maya, libro di Enoch, ci parlano di esseri giganteschi che vivevano assieme agli esseri umani.
Si trattava dei Giganti.
Prove archeologiche in nostro possesso affermano senza ombra di dubbio che essi sono esistiti e che probabilmente sono stati spazzati via da quello che viene descritto come il "Diluvio Universale".
Il fatto potrebbe trovare riscontro in quello che viene riportato nel Libro di Enoch, uno dei patriarchi biblici che fu "portato" nei cieli con Dio.
Enoch ci descrive di Angeli Caduti / Figli di Dio che scendono sulla terra e si mescolano agli uomini, disobbedendo ai comandi divini che non volevano intromissioni tra loro e i terrestri.
Questi esseri esogeni la terra, quindi extraterrestri, si accoppiano con le donne (non si sa se fisicamente o geneticamente, sembra però si propenda per quest'ultima tesi) e generano una super razza di uomini giganteschi, possenti, forti e con probabilmente tutti e 12 i filamenti del DNA collegati. Sono dei veri e proprio Dei in Terra.
Colui che si fa chiamare "Dio" non può accettare che il controllo gli sfugga di mano e decide di punire parte della sua "truppa" che si è mescolata agli uomini, dannandola, i giganti e a questo punto pure gli uomini stessi (che poveretti poco c'entravano con questa storia).
Quindi vediamo come la storia raccontata da Enoch (patriarca biblico amato da Dio ma dopo il ritrovamento del suo libro "dannato" dalla Chiesa...chissà per che) ribalti quello che fino ad oggi si è pensato fosse l'esatto contrario.
Gli Angeli Caduti vogliono aiutare gli uomini e forniscono loro la conoscenza, insegnano le arti ed i mestieri, forniscono le basi per fronteggiare in guerra i nemici, temendo la rappresaglia divina, ecc...
Il Dio biblico e la Chiesa stessa vogliono relegare l'umanità ad uno stato di "gregge di pecoroni" che segue solo quello che viene detto loro sia giusto, che deve conoscere ed accettare solo quello che gli viene fornito senza protestare, se no guai loro....punizioni tremende per chi esce dal seminato.
Spesso però quello che viene buttato dalla porta rientra dalla finestra.
La verità piano piano sta venendo a galla e duri saranno i tempi a venire per le false istituzioni religiose e scientifiche.
Vediamo come già oggi una grossa moltitudine di persone si sia accorta che la verità è stata loro celata proprio da Chiesa e Scienza.
Perché i salmoni nuotano controcorrente ?
La vita dei salmoni è legata al loro ciclo riproduttivo: diventano adulti in mare e risalgono i fiumi per deporvi le uova e garantire così alla prole acque ben ossigenate e molto dolci. Il viaggio dei salmoni comporta un enorme dispendio di energie (alcuni risalgono anche di 4.800 km!) tanto più che durante il percorso non si nutrono affatto. Nella riproduzione la femmina depone 1.000-2.000 uova per ogni kg di peso corporeo. L’incubazione dura 2 o 3 mesi. Alla fine di queste operazioni i salmoni, stremati, si lasciano trasportare dalla corrente a valle, verso il mare: è a questo punto che si registra la maggiore mortalità: senza più energie, cadono spesso vittime di predatori o vengono trasportati in secca. Un salmone nella sua vita compie il viaggio da 1 a 3/4 volte.
Lo zafferano : la sublime spezia che costa quanto l'oro
Una spezia tanto rara quanto costosa. Basti dire che costa come o più dell’oro. Lo zafferano. Nulla può sostituirlo, domina le pietanze in cui è usato ma solo come sottofondo di altri ingredienti. Niente in cucina è così pieno di paradossi e sottigliezza come questa bella quanto costosa spezia. Nasce in una parte dell’Asia occidentale. La pianta moderna è sterile e ogni anno la gente deve scavare in terra, prendere il bulbo che fa parte delle sue radici, lo taglia a pezzi e li ripianta. I fiori nascono in ottobre, spingendo fuori due o tre fragili gambi che si possono solo raccogliere a mano. Raccogliere lo zafferano è un lavoro duro, altro motivo del perché è così costoso.
Lo zafferano è conosciuto da quando l’uomo è apparso sulla terra. Una tintura tratta dai suoi gambi colora dipinti vecchi di 50 mila anni in una caverna in quello che è attualmente l’Iraq.
Antichi affreschi sull’isola greca di Santorini mostrano una dea che guarda, o forse benedice, una donna che raccoglie zafferano, presumibilmente da usare come medicinale. Nessuno sa quanto sia antico questo dipinto: un vulcano lo ha sommerso attorno al 1500 BC, e già allora il dipinto poteva avere centinaia di anni.
Ovidio ha scritto che la ninfa Smilax trasformò il suo corteggiatore Crocos in un fiore, lasciando lo stigma rosso come simbolo della sua passione.
Un altro mito descrive Hermes (ribattezzato Mercurio da romani), il messaggero degli dei, che accidentalmente ferisce il suo amico Crocos: il sangue cadde a terra e Hermes lo trasformò in un fiore. Lo stesso Zeus (Giove per i romani) dormiva su un letto di zafferano. Cleopatra lo usava ”prima degli incontri con i suoi amanti”, non si sa con esattezza come ma si può ricorrere all’immaginazione. I romani coltivavano lo zafferano in Gallia ma quando l’impero cadde altrettanto fece l’uso dello zafferano. Lo reintrodussero i Mori nell’ottavo e nono secolo. Nel Medioevo, incomprensibilmente, il centro dell’industria dello zafferano era Basilera, e se un commerciante della spezia imbrogliava un cliente veniva senza tante cerimonie spedito al rogo.
La popolarità dello zafferano cominciò a decrescere nel diciottesimo secolo, sostituito da vaniglia, cacao e caffè per i ricchi che potevano permetterseli. E questa è la ragione per cui relativamente pochi piatti europei contengono zafferano, come il risotto con l’ossobuco milanese, la paella, la bouillabaisse.
Misterioso è il motivo per cui lo zafferano arrivò in Cornovaglia, con la sua torta allo zafferano. Storici e gastronomi ipotizzano, che gli abitanti della Cornovaglia, che trafficavano con i Fenici già nel 400 BC, conobbero la spezia e la portarono a casa, dover divenne popolare. Oggi, sfortunatamente, il 90 per cento dello zafferano al mondo è prodotto dall’Iran. L’Unione Europea ha inutilmente cercato di convincere i coltivatori del papavero di passare allo zafferano. Ma non c’è’ stato verso: la preziosa spezia rende solo la metà dell’oppio con cui si produce l’eroina.
Alla prossima truffa ci sparirà pure l'asta ......prepariamoci
Sono 140 le persone indagate per una presunta maxi truffa ai danni della Regione Piemonte.
L’ipotesi di reato contestata è truffa ai danni dello Stato e dell’Unione europea.
Al centro della indagini della Guardia di Finanza di Torino contributi europei a fondo perduto indebitamente percepiti da Finpiemonte, ovvero la finanziaria della Regione, per realizzare dei siti web.
I costi dei siti internet da creare sarebbero stati gonfiati a dismisura anche grazie a professionisti compiacenti che fornivano false certificazioni. L’ammontare della truffa per le Fiamme Gialle ammonta a 2,2 milioni di euro. Il Gip del tribunale di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per una somma equivalente.
Il meccanismo di truffa in base alle risultanze investigative non era dei più sofisticati.
Le imprese potevano ricevere dalla regione un finanziamento pubblico pari al 50% del costo del sito internet da realizzare per l’esercizio della loro attività economica.
Bastava raddoppiare gli importi in fattura è il il sito web veniva fuori gratis quando non generava addirittura un guadagno per gli indagati, che intascavano così i fondi che l’Unione Europea dava a Finpiemonte.
A coordinare l’inchiesta il pool anti riciclaggio della Procura torinese, che indaga anche su un altro aspetto della truffa per accedere ai finanziamenti pubblici: nelle domande di contributo l’attività imprenditoriale veniva localizzata fittiziamente in aree del Piemonte sottoposte a processi di riconversione economica.
Anche la Corte dei conti si sta occupando della vicenda per accertare le responsabilità erariali e sono in corso ulteriori controlli che mirano a recuperare imposte non versate dalle imprese contabilizzando le fatture false.
di Renato Marino tratto da Crime Blog.it
L’ipotesi di reato contestata è truffa ai danni dello Stato e dell’Unione europea.
Al centro della indagini della Guardia di Finanza di Torino contributi europei a fondo perduto indebitamente percepiti da Finpiemonte, ovvero la finanziaria della Regione, per realizzare dei siti web.
I costi dei siti internet da creare sarebbero stati gonfiati a dismisura anche grazie a professionisti compiacenti che fornivano false certificazioni. L’ammontare della truffa per le Fiamme Gialle ammonta a 2,2 milioni di euro. Il Gip del tribunale di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per una somma equivalente.
Il meccanismo di truffa in base alle risultanze investigative non era dei più sofisticati.
Le imprese potevano ricevere dalla regione un finanziamento pubblico pari al 50% del costo del sito internet da realizzare per l’esercizio della loro attività economica.
Bastava raddoppiare gli importi in fattura è il il sito web veniva fuori gratis quando non generava addirittura un guadagno per gli indagati, che intascavano così i fondi che l’Unione Europea dava a Finpiemonte.
A coordinare l’inchiesta il pool anti riciclaggio della Procura torinese, che indaga anche su un altro aspetto della truffa per accedere ai finanziamenti pubblici: nelle domande di contributo l’attività imprenditoriale veniva localizzata fittiziamente in aree del Piemonte sottoposte a processi di riconversione economica.
Anche la Corte dei conti si sta occupando della vicenda per accertare le responsabilità erariali e sono in corso ulteriori controlli che mirano a recuperare imposte non versate dalle imprese contabilizzando le fatture false.
di Renato Marino tratto da Crime Blog.it
Ritrovata una tavoletta misteriosa
Il ritrovamento di una tavoletta rinvenuta presso gli scavi di Ziyarettepe è stato causa di grande fermento presso la comunità internazionale di storici e archeologi.
La tavoletta infatti, è incisa con quella che sembrerebbe a tutti gli effetti una lingua sconosciuta.
Attualmente la tavoletta è ancora oggetto di studio.
Secondo Nevin Soyukaya, direttore le Museo Diyarbakir che sta supervisionando gli scavi, la tavoletta è un reperto importantissimo per l’approfondimento della storia dell’uomo in queste regioni.
Il dottor Timothy Matney, docente presso la Akron University negli Stati Uniti, ha affermato che l’insediamento di Ziyarettepe, costituito da 32 ettari di terra presso il fiume Tigri e risalente in un periodo che va dal terzo secolo al Settecento a.C., è uno dei più antichi in tutta la zona e costituiva un importante centro strategico per gli Assiri, in quanto costituiva un luogo di comando e di accoglienza per i militari assiri, con tanto di maestoso palazzo che fungeva da residenza per il governatore quando doveva risiedere per qualche tempo tra le montagne.
E la tavoletta in questione è stata ritrovata tra le rovine bruciate della stanza del trono del palazzo nel centro di comando assiro di Tuşhan.
Possibilità della scoperta di una lingua finora sconosciuta.
Il traduttore della tavoletta, dottor John MacGinnis dell’Università di Cambridge, ha affermato che la tavoletta è stata incisa in una scrittura cuneiforme assira e rappresenta un ritrovamento molto significativo per storici e archeologi.
La traduzione della tavoletta ha richiesto parecchio tempo, e ha portato alla scoperta di un elenco di nomi di donna all’interno del testo: molto probabilmente si trattava di donne che avevano lavorato a Tuşhan.
Lo studioso ha anche affermato che la cosa più sorprendente di questa scoperta è che i nomi sulla tavoletta non sono nomi assiri; questo fatto è stato confermato coinvolgendo un grande numero di studiosi e comparando i nomi con tante altre antiche lingue mediorientali.
Nessuna delle lingue prese in considerazione, però, corrispondeva ai nomi individuati; non si tratta di persiano né di egizio, né di arabo, né di ebraico né di aramaico.
Secondo il professore, l’ipotesi più plausibile è che i nomi appartengano alla lingua Shubria, che è anche il nome di quella regione prima dell’arrivo degli Assiri.
Un’altra possibilità altrettanto plausibile potrebbe essere quella che le donne siano state trasferite in loco dai Monti Zagros, che si trovano vicino alla frontiera tra Iraq e Iran.
McGinnis ha voluto sottolineare l’importanza del ritrovamento della tavoletta in quanto riporta tracce di una lingua nuova. Nella tavoletta sono incisi i nomi Bisunume, Ninuaya, Malinayasi, Sasimi, Pinda e Impane, e tutto quanto ritrovato finora fa pensare che il sito archeologico corrisponda al centro di stato chiamato ‘Tuşhan’ a Ziyarettepe.
Storia della regione
Secondo quanto afferma il professor Kemalettin Köroğlu della Marmara University, più di tre milioni di persone sono state riallocate e trasferite dagli Assiri.
La lingua Shubria non è ancora molto conosciuta e non ne era mai stata ritrovata traccia per iscritto, ma è ormai certo che un gruppo di donne riallocate ha lavorato presso il palazzo assiro, il che costituiva una pratica standard presso i sovrani del regno.
La tavoletta infatti, è incisa con quella che sembrerebbe a tutti gli effetti una lingua sconosciuta.
Attualmente la tavoletta è ancora oggetto di studio.
Secondo Nevin Soyukaya, direttore le Museo Diyarbakir che sta supervisionando gli scavi, la tavoletta è un reperto importantissimo per l’approfondimento della storia dell’uomo in queste regioni.
Il dottor Timothy Matney, docente presso la Akron University negli Stati Uniti, ha affermato che l’insediamento di Ziyarettepe, costituito da 32 ettari di terra presso il fiume Tigri e risalente in un periodo che va dal terzo secolo al Settecento a.C., è uno dei più antichi in tutta la zona e costituiva un importante centro strategico per gli Assiri, in quanto costituiva un luogo di comando e di accoglienza per i militari assiri, con tanto di maestoso palazzo che fungeva da residenza per il governatore quando doveva risiedere per qualche tempo tra le montagne.
E la tavoletta in questione è stata ritrovata tra le rovine bruciate della stanza del trono del palazzo nel centro di comando assiro di Tuşhan.
Possibilità della scoperta di una lingua finora sconosciuta.
Il traduttore della tavoletta, dottor John MacGinnis dell’Università di Cambridge, ha affermato che la tavoletta è stata incisa in una scrittura cuneiforme assira e rappresenta un ritrovamento molto significativo per storici e archeologi.
La traduzione della tavoletta ha richiesto parecchio tempo, e ha portato alla scoperta di un elenco di nomi di donna all’interno del testo: molto probabilmente si trattava di donne che avevano lavorato a Tuşhan.
Lo studioso ha anche affermato che la cosa più sorprendente di questa scoperta è che i nomi sulla tavoletta non sono nomi assiri; questo fatto è stato confermato coinvolgendo un grande numero di studiosi e comparando i nomi con tante altre antiche lingue mediorientali.
Nessuna delle lingue prese in considerazione, però, corrispondeva ai nomi individuati; non si tratta di persiano né di egizio, né di arabo, né di ebraico né di aramaico.
Secondo il professore, l’ipotesi più plausibile è che i nomi appartengano alla lingua Shubria, che è anche il nome di quella regione prima dell’arrivo degli Assiri.
Un’altra possibilità altrettanto plausibile potrebbe essere quella che le donne siano state trasferite in loco dai Monti Zagros, che si trovano vicino alla frontiera tra Iraq e Iran.
McGinnis ha voluto sottolineare l’importanza del ritrovamento della tavoletta in quanto riporta tracce di una lingua nuova. Nella tavoletta sono incisi i nomi Bisunume, Ninuaya, Malinayasi, Sasimi, Pinda e Impane, e tutto quanto ritrovato finora fa pensare che il sito archeologico corrisponda al centro di stato chiamato ‘Tuşhan’ a Ziyarettepe.
Storia della regione
Secondo quanto afferma il professor Kemalettin Köroğlu della Marmara University, più di tre milioni di persone sono state riallocate e trasferite dagli Assiri.
La lingua Shubria non è ancora molto conosciuta e non ne era mai stata ritrovata traccia per iscritto, ma è ormai certo che un gruppo di donne riallocate ha lavorato presso il palazzo assiro, il che costituiva una pratica standard presso i sovrani del regno.
La mitologia norrena
Con mitologia norrena, nordica, vichinga o scandinava ci si riferisce alle credenze religiose precristiane e alle leggende di popoli scandinavi, inclusi quelli che colonizzarono l’Islanda, dove le fonti scritte della mitologia norrena furono assemblate. Benché la mitologia germanica sia ricondotta da molti studiosi all’interno dell’ipotetica mitologia indoeuropea, essa presenta molti punti in comune con quella norrena o comunque scandinava, per cui la tratterò in questa sezione. Essa comprende le leggende e i miti scandinavi riguardanti gli antichi eroi, gli dei, la creazione e la distruzione dell’universo e fu trasmessa fino a noi deformata dagli storici del Medioevo cristiano: è dunque impossibile determinare con sicurezza le credenze, i riti e le pratiche del paganesimo originario.
La mitologia norrena non è frutto di una “religione rivelata”, in quanto priva di una fondazione storica individuale e di una comunicazione di conoscenze dalla propria divinità agli uomini, come per esempio accade nel Cristianesimo o nell’Islamismo. Per la maggior parte dell’età vichinga venne trasmessa oralmente e le nostre conoscenze in merito sono principalmente basate su testi medievali, compilati successivamente all’introduzione del Cristianesimo. Gran parte di ciò che sappiamo ci è pervenuto attraverso la letteratura nordica antica, in particolare nelle due versioni dell’Edda, che è la più antica produzione letteraria islandese, e in saghe posteriori. Alcuni frammenti di leggende sono conservati talvolta in antiche iscrizioni e in tradizioni folcloristiche successive. Punto nodale di questa mitologia è la guerra, considerata bella per se stessa, più che un mezzo per raggiungere la pace: solo i guerrieri che muoiono combattendo sono accolti nel regno dei beati dove possono continuare eternamente le loro gioiose battaglie; tutti gli altri, dopo la morte, vanno a finire in un mondo grigio e triste, dove non ci sono né gioie, né dolori.
Troveremo anche qui, come in tutte le mitologie antiche, divinità del bene e del male, ma le differenze fra loro sono assai poco accentuate e quello che conta non è la vittoria dell’una o dell’altra parte, quanto la battaglia in sé.
Troveremo anche qui, come in tutte le mitologie antiche, divinità del bene e del male, ma le differenze fra loro sono assai poco accentuate e quello che conta non è la vittoria dell’una o dell’altra parte, quanto la battaglia in sé.
Donna
Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini,
che sempre ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori per adornarti,
per coprirti, per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna,
e per metà sei sogno.
di F.Rabindranath Tagore
ma anche degli uomini,
che sempre ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma sempre nuova immoralità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori per adornarti,
per coprirti, per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna,
e per metà sei sogno.
di F.Rabindranath Tagore
Ancora un'umiliazione per le donne saudite
Dopo essere state private del diritto di guidare e di viaggiare senza l'autorizzazione del marito, le donne saudite affrontano una nuova umiliazione: il governo di Riyadh ha infatti messo a punto un sistema di monitoraggio degli spostamenti del gentil sesso che invia ai mariti un SMS nel caso in cui la donna si prepari a lasciare i confini nazionali.
Secondo le leggi saudite le donne non possono lasciare il paese se il legittimo consorte non ha prima firmato il "modulo giallo". E così, dai posti di frontiera, la polizia può notificare via sms i tentativi di espatrio non autorizzato.
La notizia è stata diffusa qualche tempo fa via Twitter da Manal al-Sherif, la donna divenuta simbolo della lotta contro il divieto di guida.
Il Pantheon : storia , leggenda, mistero
Il Pantheon innalzato nel 27 a.c. da Agrippa per volere dell’imperatore Augusto è un tempio solare, i visitatori sono investiti dal calore e dalla luce dell’astro, che penetra attraverso il grande occhio della cupola. A mezzogiorno del 21 giugno, solstizio d’estate, si può assistere ad un fenomeno astrologico-calendariale: il raggio di sole che attraversa il grande occhio della cupola, cade al centro del portale di accesso.
Il tempio esprime un simbolismo cosmico: un senso di equilibrio e di stabilità, principi guida dei costruttori antichi, è dato dall’armonia delle line e dal calcolo perfetto delle geometrie delle masse. La funzione di illuminazione della cupola è molto importante per il fatto che si tratta dell’unico punto d’ingresso della luce, che è quindi zenitale, collegamento diretto tra dei e vita terrena (diversamente avviene nelle religioni cristiane dove il collegamento tra vita terrena e Dio avviene con l’intermediazione del sacerdote, in questo caso la luce entra dall’abside orientato ad est ed il rosone orientato ad ovest). Non a caso il fascio di luce che gira all’interno da origine a ipotesi numerologiche secondo il quale questo edificio sia un osservatorio astrologico dell’antichità: una macchina lunare, dedicato a tutti gli Dei.
Nell’antichità fu dedicato alle sette divinità planetarie da cui il nome greco di Pantheon, di tutti gli dei (pan="tutto" e theon="dio").
Al foro del Pantheon è legata anche una leggenda medioevale, secondo la quale veniva considerato come antica sede della grande pigna di bronzo, che si trova attualmente nel cortile omonimo in Vaticano.
Secondo altre leggende si narra che il foro fosse stato aperto da un diavolo in fuga dal tempio. Il foro della cupola del Pantheon è una porta d’entrata e d’uscita che ricongiunge, chi l’attraversa, agli splendori dell’antica Roma; proiettando l’uomo a quel senso di sacralità, che pervadeva gli uomini di un tempo, li riunisce agli dei loro protettori. Oggi una porta astrale frutto di una leggenda del XXI secolo, un misto di laicità e misticismo, che conduce verso nuovi mondi, punto d’incontro con civiltà sconosciute - oniricamente nate - visibili attraverso la leggendaria soglia.
Cinzia D’Antonio
Il divertimento di noi ragazzini .....poi vedere il disappunto dei nostri genitori....impagabile
L'alfabeto manuale, o dattilologia, serve ai sordi per rappresentare tramite segni le lettere dell'alfabeto nel caso in cui sia necessario comunicare nomi propri non conosciuti o difficili da esprimere o comunque parole di cui non sia noto il corrispondente segno nella propria lingua dei segni.
Il vecchio alfabeto manuale italiano venne inventato da Padre Ottavio G.B. Assarotti a Genova ed è ancora diffuso soprattutto presso i bambini udenti e i sordi più anziani.
Attualmente è in ascesa l'uso dell'alfabeto manuale internazionale di cui esistono varianti in ogni singola comunità.
Il vecchio alfabeto manuale italiano venne inventato da Padre Ottavio G.B. Assarotti a Genova ed è ancora diffuso soprattutto presso i bambini udenti e i sordi più anziani.
Attualmente è in ascesa l'uso dell'alfabeto manuale internazionale di cui esistono varianti in ogni singola comunità.
La leggenda del dreamcatcher
Molto tempo fa un vecchio capo spirituale Lakota era su un alto monte, dove ebbe una visione.
Secondo questa visione, Iktomi gli apparve sotto forma di un ragno.
Parlava in una lingua sacra che solo i capi spirituali potevano capire.
Parlando, Iktomi prese la bacchetta di un antenato, crini di cavallo e perline e cominciò a tessere una tela.
Parlò dei cicli di vita,come si comincia da figli nella giovane età, e come i bambini diventano adulti, e alla fine invecchiano e il ciclo si chiude.
Tuttavia, ha detto ancora Iktomi tessendo la tela, in ogni momento della vita ci sono forze, alcune buone e altre cattive.
Se si ascoltano le forze del bene vi portano nella giusta direzione, ma se si ascolta quelle del male, esse ti faranno del male e vi guideranno nella direzione sbagliata.
Ha continuato, "Ci sono molte forze e diverse direzioni che possono aiutare o turbare l'armonia della natura e le lezioni del Grande Spirito. Mentre parla, il ragno continua a tessere la sua tela partendo dall'esterno verso l'interno. Quando ebbe finito, Iktomi dette la tela al capo e disse:. "Guarda, si tratta di un cerchio perfetto, ma c'è un buco al centro.
Portalo al tuo popolo e fatene buon uso, la tela prenderà le vostre idee buone e farà uscire le cattive attraverso il foro.
Il capo parlò della visione al suo popolo e ora i Sioux utilizzano l'acchiappa-sogni come tela per la loro vita.
Viene sospeso sopra il letto per sostenere i loro sogni e visioni buoni e scacciare quelli cattivi e permettere quindi di compiere il proprio destino.
Secondo questa visione, Iktomi gli apparve sotto forma di un ragno.
Parlava in una lingua sacra che solo i capi spirituali potevano capire.
Parlando, Iktomi prese la bacchetta di un antenato, crini di cavallo e perline e cominciò a tessere una tela.
Parlò dei cicli di vita,come si comincia da figli nella giovane età, e come i bambini diventano adulti, e alla fine invecchiano e il ciclo si chiude.
Tuttavia, ha detto ancora Iktomi tessendo la tela, in ogni momento della vita ci sono forze, alcune buone e altre cattive.
Se si ascoltano le forze del bene vi portano nella giusta direzione, ma se si ascolta quelle del male, esse ti faranno del male e vi guideranno nella direzione sbagliata.
Ha continuato, "Ci sono molte forze e diverse direzioni che possono aiutare o turbare l'armonia della natura e le lezioni del Grande Spirito. Mentre parla, il ragno continua a tessere la sua tela partendo dall'esterno verso l'interno. Quando ebbe finito, Iktomi dette la tela al capo e disse:. "Guarda, si tratta di un cerchio perfetto, ma c'è un buco al centro.
Portalo al tuo popolo e fatene buon uso, la tela prenderà le vostre idee buone e farà uscire le cattive attraverso il foro.
Il capo parlò della visione al suo popolo e ora i Sioux utilizzano l'acchiappa-sogni come tela per la loro vita.
Viene sospeso sopra il letto per sostenere i loro sogni e visioni buoni e scacciare quelli cattivi e permettere quindi di compiere il proprio destino.
Il caso di Leonard Peltier
Dal 1977, Leonard Peltier, membro indiano delle tribù Sioux, fu imprigionato nel penitenziario di Leavenworth, Kansas, Stati Uniti.
Sta scontando una condanna a vita, accusato di aver ucciso due agenti dell'FBI.
Ha protestato la sua innocenza per venticinque anni.
I suoi sostenitori affermano che è stato vittima di un processo politico e la condanna "un esempio".
Non ci sono prove della sua colpevolezza.
Nonostante la mobilitazione internazionale di difensori dei diritti umani e gli amici degli indiani americani, Leonard Peltier è ancora in carcere e il suo caso rimane sconosciuto al grande pubblico.
Leonard Peltier è nato nel 1944 nel North Dakota, è uno dei leader della American Indian Movement (AIM), un membro del Anishinabe-Lakota.
Incarcerato per un crimine senza alcuna prova che sia egli l'autore.
Il governo degli Stati Uniti ha già riconosciuto che il dubbio sulla sua innocenza ci sia e che non abbia commesso lui realmente il crimine.
Nel corso degli anni è diventato un simbolo della lotta nativo americano, e più in generale tutti coloro che lottano contro le minoranze vittime d'ingiustizie etniche negli Stati Uniti.
Si tratta di uno dei più antichi prigionieri politici finora nel mondo, riconosciuti come tali da molte organizzazioni come Amnesty International, Freedom Francia, ATD Quarto Mondo.
In molti anni, milioni di persone in tutto il mondo hanno scritto e firmato petizioni per la sua liberazione, personalità come il Nobel per la Pace Rigoberta Mencha Nobel per la pace Desmond Tutu, arcivescovo di Canterbury, il reverendo Jesse Jackson, 50 membri del Camera dei Rappresentanti e 51 membri del Parlamento canadese, i governi tribali le cui riserve di 20 Pine Ridge e molti altri leader politici e religiosi si sono espressi a favore della sua liberazione.
Il Parlamento europeo ha votato due volte risoluzioni che chiedono un nuovo processo e il rilascio, nonché cure mediche per lui.
Nonostante le pressioni internazionali, il governo degli Stati Uniti si rifiuta di rilasciarlo.
Quali sono le ragioni?
Sta scontando una condanna a vita, accusato di aver ucciso due agenti dell'FBI.
Ha protestato la sua innocenza per venticinque anni.
I suoi sostenitori affermano che è stato vittima di un processo politico e la condanna "un esempio".
Non ci sono prove della sua colpevolezza.
Nonostante la mobilitazione internazionale di difensori dei diritti umani e gli amici degli indiani americani, Leonard Peltier è ancora in carcere e il suo caso rimane sconosciuto al grande pubblico.
Leonard Peltier è nato nel 1944 nel North Dakota, è uno dei leader della American Indian Movement (AIM), un membro del Anishinabe-Lakota.
Incarcerato per un crimine senza alcuna prova che sia egli l'autore.
Il governo degli Stati Uniti ha già riconosciuto che il dubbio sulla sua innocenza ci sia e che non abbia commesso lui realmente il crimine.
Nel corso degli anni è diventato un simbolo della lotta nativo americano, e più in generale tutti coloro che lottano contro le minoranze vittime d'ingiustizie etniche negli Stati Uniti.
Si tratta di uno dei più antichi prigionieri politici finora nel mondo, riconosciuti come tali da molte organizzazioni come Amnesty International, Freedom Francia, ATD Quarto Mondo.
In molti anni, milioni di persone in tutto il mondo hanno scritto e firmato petizioni per la sua liberazione, personalità come il Nobel per la Pace Rigoberta Mencha Nobel per la pace Desmond Tutu, arcivescovo di Canterbury, il reverendo Jesse Jackson, 50 membri del Camera dei Rappresentanti e 51 membri del Parlamento canadese, i governi tribali le cui riserve di 20 Pine Ridge e molti altri leader politici e religiosi si sono espressi a favore della sua liberazione.
Il Parlamento europeo ha votato due volte risoluzioni che chiedono un nuovo processo e il rilascio, nonché cure mediche per lui.
Nonostante le pressioni internazionali, il governo degli Stati Uniti si rifiuta di rilasciarlo.
Quali sono le ragioni?
Lettera dal carcere | Socialchannel magazine - Attualita'. Gossip, News -
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