giovedì 13 febbraio 2014
To be, or not to be
Vorrei essere un "potrebbe essere" se non
posso essere un "sono"... perché forse un
"potrebbe essere" è colui che cerca di
raggiungere una stella.
Preferirei essere di gran lunga un "è stato" piuttosto che un "avrebbe potuto essere", perché un "avrebbe potuto essere" non è mai esistito, ma un "è stato” una volta era un "è" ! !
Preferirei essere di gran lunga un "è stato" piuttosto che un "avrebbe potuto essere", perché un "avrebbe potuto essere" non è mai esistito, ma un "è stato” una volta era un "è" ! !
La morale Revival per il Mondo
Ora il nuovo evento storico mondiale di Sabato 11 Dicembre 2010 è stato il discorso del mondo quando oltre 1.000.000 di bambini si riuniscono per fare buone azioni al Tempio Dhammakaya e prendere un impegno per essere leader virtuosi .
Questo evento era organizzato dai discepoli di Phrarajbhavanavisudh da tutto il mondo .
Progetto Introduzione -
La morale Revival per il Mondo
Questo progetto senza precedenti per la rinascita morale del mondo è stato creato e avviato dal Venerabile Phrarajbhavanavisudh ( Luang Phor Dhammajayo ) L'abate di Wat Phradhamakaya .
Il suo obiettivo principale è quello di guidare a casa l'importanza di coltivare un profondo senso di giusto e sbagliato e instillare nelle menti dei giovani di tutto il mondo un incrollabile consapevolezza di guida e l'apprezzamento dei valori morali senza tempo che possono guidare e preservare per tutta la vita .
Questa profonda consapevolezza può essere realizzato nella vita dei giovani di oggi da formazione continua e la creazione di nuove abitudini positive su base giornaliera .
Queste abitudini basate sugli insegnamenti morali ed etici solidi generano automaticamente buon pensiero , buona parola e di buone azioni che beneficiano non solo l'individuo per tutta la società e del mondo !
Dal momento che l'Unità di progetto V -Star è iniziata nel 2007 , comitati organizzatori del programma hanno fornito borse di studio e tutti i tipi di supporti di apprendimento così come le attrezzature sia per facilitare e coltivare direttamente una vera coscienza morale ed etica per tutti i giovani che hanno frequentato il progetto . L'Unità di progetto V -Star è una nazione a livello morale continue biennali follow -up piano educativo per rafforzare gli insegnamenti e monitorare quanto bene gli studenti partecipanti stanno procedendo based.
Durante questo periodo di tempo le valutazioni realistiche sono condotte per misurare l'efficacia e il successo di elevare gli standard morali dei giovani dalle scuole partecipanti in tutta la Thailandia contemporaneamente due volte all'anno .
Negli ultimi anni , a colpo sicuro , in ogni valutazione , più di 500.000 studenti di 5.000 scuole hanno partecipato fedelmente . In questa occasione , il Buddhist Society International con il patrocinio del più Ven. .
Somdejphramaharatchamangkalajahn , ha chiesto che il Wat Phradhammakaya fornire i siti e grandi strutture di The Saphadhammakayasakol { The Great Meditazione Sala } , The Grand Meditazione stadio così come la Piazza Grande Meditazione, ognuno dei quali si trovano nel tempio in Pathumthani Thailandia . Queste magnifiche strutture e locali saranno al centro di tutte le attività di valutazione indicate .
A partire da questa quinta di valutazione , ci sarà una grande quantità di studenti non solo delle scuole buddiste , ma molte altre scuole inter- confessionali che vengono a partecipare a una moltitudine di attività emozionanti e divertenti pieni di V
-Star Day . Composto da Howard McCrary Lyric dall'abate di Dhammakaya Foundation Arrangiamento di Howard McCrary Produttore : Ivy Chan
La vita nova
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender non la può chi no la prova;
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender non la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
Dante Alighieri
Ho scelto te, una tigre, per amico
Si può avere una tigre per amica? Secondo Abdullah Sholeh, una studentessa indonesiana, si può!
Mulan Jamilah è una tigre del Bengala di 6 anni e 178 Kg. È lunga 3 metri e alta un metro e mangia 6 chilogrammi di carne di capra o di gallina, due volte al giorno.
Curata e allevata dall'età di 3 mesi da Abdullah Sholeh, una studentessa di 33 anni.
Oggi dorme, gioca e litiga con Abdullah come se fosse la sua migliore amica oltre che la sua tata.
I micidiali "ganci" della canocchia pavone
La livrea multicolore e gli occhi fuori dalle orbite potrebbero far pensare a un simpatico e innocuo gamberetto. Invece imbattersi in una canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus) è un'esperienza tutt'altro che piacevole, soprattutto se hai un guscio come casa e vivi sui fondali marini.
ll temibile crostaceo d'acqua salata - anche noto come "spacca pollici" - diffuso nelle scogliere coralline indopacifiche, ha infatti una strategia predatoria piuttosto "manesca": per rompere i gusci delle sue vittime utilizza gli arti raptatori come fossero clave, con le quali sferrare ganci mortali.
Il piccolo stomatopode (dai 3 ai 18 centimetri di lunghezza) è provvisto di appendici a martello lunghe appena 5 millimetri, ma che possono sferrare colpi alla velocità di 23 metri al secondo e generare una forza di 500 Newton: quanto basta per rompere il vetro di un acquario, e per mandare ko molluschi, crostacei, lumache di mare e pesci di taglia superiore alla sua.
Come è possibile che la canocchia sferri attacchi così micidiali senza rimetterci gli arti? Un articolo appena pubblicato su Science analizza le caratteristiche delle sue infallibili armi.
Un team di ricercatori del Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering dell'Università di Harvard ha analizzato le appendici al microscopio elettronico, scoprendo che la loro efficacia dipende non solo dal materiale che le costituisce, ma anche dalla sapiente disposizione dei vari strati che le compongono.
Lo strato più esterno, quello più a rischio fratture, è formato da cristalli di idossiapatite, un minerale che è anche tra i componenti principali delle ossa.
Lo strato intermedio prevede invece un'alternanza di fibre di chitosano, un polisaccaride tipico dell'esoscheletro dei crostacei, disposte a strati alternati per attutire i colpi ed evitare a eventuali fratture di estendersi.
Lo strato più interno, a minore contenuto di minerali, è più soffice e ha la funzione di assorbire l'energia liberata dai colpi.
Lo studio di questi materiali potrebbe servire a ideare, con l'aiuto delle nanotecnologie, nuove superfici altamente resistenti in grado di subire forti urti senza rompersi.
Del resto, anche gli antichi Romani utilizzavano, per difendersi dai nemici, scudi lignei multistratificati, con fibre disposte secondo orientamenti alternati.
Gli arti a guantone da box, comunque, non sono l'unica arma della canocchia pavone, che vanta anche una vista in grado di percepire la luce polarizzata circolarmente e chemorecettori nelle antenne che individuano le prede con estrema facilità.
Elisabetta Intini
Giappone: ritrovata da un italiano la flotta di Kublai Khan
Lo scorso agosto una missione di ricerca italo-nipponica ha individuato dei reperti di antiche navi cinesi nelle acque che bagnano l’isola di Takashima, situata nella regione giapponese del Kyushu.
Dopo due anni di ricerche la spedizione condotta dall’archeologo Daniele Petrella, presidente dell’Iriae (International research institute for archaeology and etnology), dal docente di Archeologia subacquea Hayashida Kenzo e con la partecipazione della Soprintendenza del mare della Regione Sicilia diretta da Sebastiano Tusa, ha ritrovato i resti appartenenti alla flotta dell’imperatore Kublai Khan, nipote di Gengis Khan e fondatore della dinastia Yuan.
L’imperatore della Cina cercò di conquistare il Paese del Sol Levante a più riprese ma fallì al primo tentativo nel 1274, successivamente nel 1281 ne pianificò un secondo, un attacco “a tenaglia”, fece salpare una flotta dal porto di Quanzhou, nella Cina meridionale, e l’altra da Happo, in Corea.
Le due flotte si sarebbero dovute incontrare sull’isola di Iki e da lì iniziare l’attacco nella baia di Hakata.
La flotta cinese arrivò con sei mesi di ritardo facendo così slittare l’attacco nel mese di agosto, il periodo dei tifoni, l’errore strategico decretò la sconfitta dell’imperatore.
Le antiche cronache, infatti, narrano del tifone che il 15 agosto del 1281 che scaraventò sugli scogli dell’isola di Takashima il contingente cinese composto da 140 mila uomini e 4.400 navi, i giapponesi chiamarono questo fenomeno che salvò la loro isola, Kamikaze (“vento divino”).
Fino ai ritrovamenti della scorsa estate questa storia veniva considerata una leggenda.
La scoperta però ha confermato gli antichi racconti, infatti, le ricerche hanno portato alla luce dopo più di 700 anni i resti del fasciame delle navi cinesi, i mortai usati per la preparazione a bordo di medicamenti e cibo, ancore in legno e pietra, elmetti, armature. Il ritrovamento più interessante è il teppo, bomba da lancio composta da un involucro in ceramica, riempito di polvere da sparo e schegge di ferro che si pensava fossero state inventate nel XV secolo in Europa.
Proprio grazie alle recenti scoperte italiane il sito di Takashima è stato riconosciuto come primo parco archeologico sommerso del Giappone.
Nel frattempo i responsabili della spedizione hanno annunciato che la missione non è ancora finita, “C’è ancora tanto da scoprire nei fondali nipponici e c’è sempre più professionalità tutta italiana da mostrare al mondo” assicura l’archeologo Daniele Petrella.
Guido Bruno
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