lunedì 13 gennaio 2014
Tsunami House: la casa che ti salva dalle inondazioni
Le sempre maggiori catastrofi naturali, le alluvioni, le tempeste di neve inaspettata, gli tsunami, i terremoti e gli uragani, che si sono succeduto negli ultimi anni, hanno spinto un team di progettisti statunitensi a progettare una casa “pronta a tutto”, la Tsunami House.
Costruita a Camano Island, nello Stato di Washington, la Tsunami House è stata studiata per riuscire a resistere alle onde di un maremoto, alla forza dei venti di un uragano e a qualsiasi alluvione. A firmare il progetto sono gli architetti della Designs Northwest Architects che hanno immaginato una casa che si sviluppasse su due livelli differenti, trasformando il piano terra in una “Flood Room”, la stanza delle alluvioni. Le pareti di questa stanza sono infatti appositamente studiate per staccarsi in caso di una forte ondacausata da un eventuale tsunami, permettendo alla casa di trasformarsi in una palafitta sospesa su di una serie di importanti pali di fondazione in cemento armato.
In questo modo il livello superiore, completamente separato dalla Flood Room e perfettamente impermeabile, manterrebbe la sua integrità strutturale permettendo agli abitanti della casa di mettersi in salvo.
La zona giorno principale è collocata al secondo piano dove trova posto anche la zona notte. La luce all’interno della Tsunami House è una componente molto importante, assicurata dalle ampie vetrate e dalle pareti basculanti trasparenti della Flood Room che, nel periodo estivo, si trasforma in una zona giorno permeabile alla fresca brezza proveniente dal mare.
I materiali utilizzati per la Tsunami house sono estremamente durevoli e richiedono pochissima manutenzione soprattutto per quel che riguarda i rivestimenti interni; per rendere l’ambiente più accogliente, i progettisti hanno poi inserito nella zona giorno e nelle camere da letto alcuni dettagli in legno di cedro rosso trasformando la casa.
Purtroppo per verificare la reale resistenza della Tsunami House sarebbe necessario un uragano, per questo gli crediamo sulla parola.
Fonte : http://www.rinnovabili.it
La statua della Libertà
E' un monumento simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d'America.
Svetta all'entrata del porto sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, sulla rocciosa Liberty Island
Fu progettata dai francesi Frédéric Auguste Bartholdi e Gustave Eiffel; è costituita da una struttura reticolare interna in acciaio rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme, che poggia su un basamento granitico grigio-rosa di provenienza sarda e domina la baia di New York.
Con i suoi 93 metri d'altezza essa risulta perfettamente visibile fino a 40 chilometri di distanza.
Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra stringe un libro recante la data del giorno dell'Indipendenza americana (4 luglio 1776); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari.
La realizzazione del sostegno venne quindi affidata a Gustave Eiffel (il creatore dell'omonima torre), che abbandonò l'idea della struttura in mattone, optando per una a capriate in ferro
Egli collegò la struttura di sostegno al rivestimento in modo non rigido, usando un'armatura, una struttura metallica che consisteva in una mescolanza di nastri metallici, note come selle, che vennero rivettate al rivestimento, fornendogli un buon sostegno.
Con un procedimento d'intenso lavoro manuale, ogni sella doveva essere formata individualmente.
Per prevenire la corrosione galvanica dovuta al contatto di metalli diversi, Eiffel isolò il rivestimento con asbesto impregnato di gommalacca. Decise di costruire la statua in Francia, smontarla successivamente per il trasporto e riassemblarla negli Stati UnitiBeda Bedloe's Island
Stampa in cromolitografia realizzata un anno prima che la statua venisse eretta: in questa immagine la statua è rivolta a sud mentre nella realtà è rivolta ad est
La prima pietra della Statua della Libertà viene posata su Bedloe's Island, a New York il 5 agosto 1884, fu completata entro il 1885 e inaugurata il 28 ottobre 1886, dieci anni dopo la ricorrenza per la quale era stata progettata.
Nel 1886, durante l'inaugurazione, furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co.
A causa della difficoltà di pronuncia della parola Gaget, gli americani la trasformarono nella nota parola gadget.
Nel corso delle celebrazioni per l'inaugurazione, si formò spontaneamente la prima ticker-tape parade, evento divenuto tipico della cultura statunitense e legato particolarmente alla città di New York.
Nel 1924 la statua divenne monumento nazionale insieme all'isola sulla quale è posta.
Sul piedistallo vi è inciso un sonetto intitolato The New Colossus, scritto dalla poetessa statunitense Emma Lazarus, fatto che fu enfatizzato dalla stampa al fine di completare la raccolta dei fondi per finanziare il completamento dell'opera:
« Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa - grida essa [la statua] con le silenti labbra - Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate.
Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata. »
Nel 1986 la statua venne ristrutturata e la sua torcia, ormai vecchia e corrosa, venne spostata nell'entrata principale, per poi essere sostituita da una nuova placcata in oro a 24 carati.
Curiosità
A Parigi, sulla Senna, si trova l'originale della statua (che però spesso viene erroneamente considerato una copia).
Altre copie sono a Tokyo, a Las Vegas e in varie altre parti del mondo.
Svetta all'entrata del porto sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, sulla rocciosa Liberty Island
Fu progettata dai francesi Frédéric Auguste Bartholdi e Gustave Eiffel; è costituita da una struttura reticolare interna in acciaio rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme, che poggia su un basamento granitico grigio-rosa di provenienza sarda e domina la baia di New York.
Con i suoi 93 metri d'altezza essa risulta perfettamente visibile fino a 40 chilometri di distanza.
Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra stringe un libro recante la data del giorno dell'Indipendenza americana (4 luglio 1776); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari.
La realizzazione del sostegno venne quindi affidata a Gustave Eiffel (il creatore dell'omonima torre), che abbandonò l'idea della struttura in mattone, optando per una a capriate in ferro
Egli collegò la struttura di sostegno al rivestimento in modo non rigido, usando un'armatura, una struttura metallica che consisteva in una mescolanza di nastri metallici, note come selle, che vennero rivettate al rivestimento, fornendogli un buon sostegno.
Con un procedimento d'intenso lavoro manuale, ogni sella doveva essere formata individualmente.
Per prevenire la corrosione galvanica dovuta al contatto di metalli diversi, Eiffel isolò il rivestimento con asbesto impregnato di gommalacca. Decise di costruire la statua in Francia, smontarla successivamente per il trasporto e riassemblarla negli Stati UnitiBeda Bedloe's Island
Stampa in cromolitografia realizzata un anno prima che la statua venisse eretta: in questa immagine la statua è rivolta a sud mentre nella realtà è rivolta ad est
La prima pietra della Statua della Libertà viene posata su Bedloe's Island, a New York il 5 agosto 1884, fu completata entro il 1885 e inaugurata il 28 ottobre 1886, dieci anni dopo la ricorrenza per la quale era stata progettata.
Nel 1886, durante l'inaugurazione, furono distribuite alcune miniature della statua, fabbricate dalla società francese Gaget, Gauthier & Co.
A causa della difficoltà di pronuncia della parola Gaget, gli americani la trasformarono nella nota parola gadget.
Nel corso delle celebrazioni per l'inaugurazione, si formò spontaneamente la prima ticker-tape parade, evento divenuto tipico della cultura statunitense e legato particolarmente alla città di New York.
Nel 1924 la statua divenne monumento nazionale insieme all'isola sulla quale è posta.
Sul piedistallo vi è inciso un sonetto intitolato The New Colossus, scritto dalla poetessa statunitense Emma Lazarus, fatto che fu enfatizzato dalla stampa al fine di completare la raccolta dei fondi per finanziare il completamento dell'opera:
« Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa - grida essa [la statua] con le silenti labbra - Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate.
Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata. »
Nel 1986 la statua venne ristrutturata e la sua torcia, ormai vecchia e corrosa, venne spostata nell'entrata principale, per poi essere sostituita da una nuova placcata in oro a 24 carati.
Curiosità
A Parigi, sulla Senna, si trova l'originale della statua (che però spesso viene erroneamente considerato una copia).
Altre copie sono a Tokyo, a Las Vegas e in varie altre parti del mondo.
ACROSS DUO (Claudio Gilio - Enrico Pesce), ROXANNE RIGBY
Un'altra originale rilettura di brani celeberrimi a cura di ACROSS DUO. "Roxanne", dei Police (nella versione del Film Moulin Rouge), e "Eleanor Rigby", dei Beatles, si fondono accompagnate dalle note di "Libertango" di Astor Piazzolla.
I 70 libri di metallo risalenti presumibilmente al 70 d.C
Una scoperta, che potrebbe essere la più grande dopo quella dei Rotoli del Mar Morto, ha allertato gli studiosi di storia biblica. Un’antica collezione di 70 piccoli libri, rilegati con filo, potrebbero rivelare i segreti dei primi giorni del cristianesimo.
Gli esperti sono divisi nel giudizio circa la loro autenticità, ma dicono che se verificate come autentiche sarebbero una delle scoperte più importanti tanto da rivaleggiare in importanza con la scoperta dei Rotoli del Mar Morto, nel 1947.
Non più grandi di una carta di credito, le pagine dei libri mostrano immagini, simboli e parole che sembrano riferirsi al Messia ed alla sua crocifissione e resurrezione.
Inoltre, alcuni dei libri sono sigillati, suscitando dubbi sul fatto che possano effettivamente essere la raccolta perduta dei codici citati nel Libro delle Rivelazioni della Bibbia.
I libri sono stati scoperti cinque anni fa in una grotta situata in una zona remota della Giordania, dove è noto che i profughi cristiani fuggirono dopo la caduta di Gerusalemme nel 70 dC.
Documenti importanti, rispetto allo stesso periodo, sono stati precedentemente scoperti nella zona.
I test metallurgici iniziali indicano che alcuni dei libri risalgono circa al primo secolo dopo Cristo.
Questa stima è basata sulla forma di corrosione che si è verificata e che secondo gli esperti è impossibile da raggiungere artificialmente. Se tale data sarà confermata, i libri sarebbero i prima dell’era cristiana, anticipando gli scritti di San Paolo.
La prospettiva che i libri possano contenere le storie sugli ultimi giorni della vita di Gesù’, ha eccitato gli studiosi, anche se stanno prendendo la questione con le pinzette a causa del fatto che in precedenza ci sono stati molti casi di falsi sofisticati.
David Elkington, uno studioso inglese di storia antica e di archeologia religiosa e uno dei pochi a esaminare i libri, ha detto che potrebbero essere “la più grande scoperta nella storia del cristianesimo”.
“E’ eccitante pensare che abbiamo in mano gli elementi che possono essere stati detenuti dai primi santi della Chiesa”, ha aggiunto.
Ma i misteri presenti nelle loro pagine non sono l’unico enigma da risolvere.
Oggi, le sue origini sono un enigma.
Dopo la loro scoperta da parte di un beduino giordano, il tesoro è stato acquisito da un israeliano, che lo ha portato con se nei confini di Israele, dove tutt’ora si trova.
In ogni caso, il governo giordano è in trattativa ai massimi livelli per rimpatriare e salvaguardare la collezione.
Philip Davies, professore emerito di studi biblici alla Sheffield University, ha detto che c’è una forte evidenza che i libri hanno un origine cristiana, perché le placche mostrano una mappa della città santa di Gerusalemme.
“Quando l’ho vista sono rimasto scioccato”, ha detto. “E’ chiaro che questa è una immagine cristiana.
C’è una croce in primo piano e dietro di essa una tomba [di Gesù], un piccolo edificio con un’apertura e dietro le mura della città.
Il libro descrive anche le pareti e quasi certamente si riferisce a Gerusalemme.
Si tratta di una crocifissione avvenuta al di fuori delle mura della città “, ha detto il professore.
Il team britannico attualmente responsabile della scoperta teme che il suo attuale “detentore” israeliano possa prendere in considerazione di vendere alcuni dei libri in nero.
Ma l’uomo che tiene i libri nega e sostiene che fanno parte della sua famiglia da oltre 100 anni.
La Dr Margaret Barker, ex presidente della Società per lo Studio dell’Antico Testamento, ha dichiarato:
“L’Apocalisse parla di libri che sono stati sigillati e verranno aperti solo dal Messia.
Altri testi dello stesso periodo parlano di un libro sigillato contenente racconti di grande saggezza e di una tradizione segreta passata da Gesù ai suoi discepoli più vicini.
Questo è il contesto di questa scoperta”.
Fonte universovibra.altervista.org
L'alpaca
L'alpaca è un ruminante della famiglia dei Camelidi del genere Vigogna, Lama o auchenia (Auchenia pacos o Lama pacos), sono quadrupedi d'alta quota, adattissimi ad arrampicarsi sui ripidi pendii, pascolano ad una altitudine compresa fra i 3500 e i 5000 metri. L'alpaca è grosso come una pecora, che vive nell'America meridionale e precisamente sugli altipiani andini del Cile, del Perù e della Bolivia. Sono animali domestici da più di cinquemila anni, risalenti al periodio degli antichi Inca.
Esistono due razze di Alpaca: Suri e l'Huacaya. La razza Suri è più pregiata della razza Huacaya perché la sua fibra è liscia e finissima. La razza Huacaya è più voluminosa con struttura più ondulata ed elastica. L'appaca e il vigogna sono animali da mantello molto lanoso, a differenza dei Lama che sono adatti al trasporto di carichi. Il pelo dei Alpaca è di colore giallastro, lunghissimo e morbito (detto alpagas o alpagà) che può essere unito alla lana, alla seta, al cotone, per la confezione di broccati, orleans, damaschi per mobili, ecc.
Le femmine di alpaca raggiungono la maturità sessuale verso i 18 mesi mentre i maschi diventano maturi a tre anni. Il periodo di gestazione è di undici mesi e mezzo e la femmina viene rimontata 21 giorni dopo il parto. Il piccolo d’alpaca, chiamato "CRIA", pesa normalmente dai sette ai dieci chili alla nascita. Sono animali che amano la compagnia e necessitano, pertanto, almeno di un altro compagno.
La durata della vita dell'Alpaca è di circa 15-20 anni. Le femmine pesano mediamente 55 chili mentre i maschi possono raggiungere 80 chili di peso.
La leggenda Lituana di Saulé
E' qui - dice la leggenda - è in questo luogo che Perkunas, il re degli dei, lanciò i suoi primi colpi di falce attraverso il cielo infinito. Qui tuonò e picchiò con tanta forza nell'uragano finché la bellezza, come la folgore, finì per fendere la notte primigenia. La figlia del Padre che batte con l'ascia era fatta di fiamma e recava la luce della vita. Si chiamava Saulé.
Noi, che lo sappiamo, facciamo la cosa giusta chiamandola Sole. Condividiamo la luce della vita con gli animali selvatici e li interroghiamo per conoscere il futuro.
Di notte i nostri anziani prendono delle scapole di renna, le mettono nel fuoco e la chioma di Saulé vi imprime dei disegni pari alle parole degli spiriti, è così che lo Saman interpreta e pronuncia gli oracoli. Quella sera il vecchio Virkai mormorò al grande capo Nogai di avere decifrato i segni nelle crepe dell'osso. Il linguaggio magico annunciava che egli avrebbe dovuto acconsentire all'unione tra la sua figlia maggiore ed un possente spirito. Il grande capo Nogai borbottò qualcosa tra i denti e uscì dalla tenda con aria inquieta. Era appena rientrato da una lunga cavalcata, e non vedeva i suoi da tre lune.
Quella dell'oracolo era una brutta notizia: la sua figlia maggiore era così delicata! Il capo aveva tre figlie in età da marito: la minore aveva un animo guerriero, quella di mezzo amava la musica e le leggende, la più grande parlava a tu per tu con lo spirito delle piante e fabbricava medicine. Il vecchio capo aveva portato dalle sue rapine regali di pregio: una spada turca tempestata di pietre alla minore, un tamburo yacuto e una raganella uigura per la seconda, un fiore raro per la maggiore. Vedendo luccicare nella michia una spada turca, ne aveva ucciso il proprietario con le sue mani e afferrato l'arma al volo. Il tamburo decorato e la raganella li aveva prelevati dal bottino. Quanto al fiore raro, l'aveva visto su un albero, ma questa scoperta aveva dato luogo a un incidente: il fiore era infatti custodito da un lupo bianco che non permetteva a nessuno di avvicinarsi.
Lo spirito del lupo aveva parlato allo Saman: gli avrebbe concesso il fiore soltanto in cambio del primo essere che il capo avrebbe incontrato al suo rientro. Il grande Nogai aveva accettato, lo Saman aveva parlato in una strana lingua e l'animale si era allontanato. Adesso il vecchio capiva la profezia. Bisognava evitare a tutti i costi che, secondo l'usanza, la figlia maggiore gli venisse in contro per prima. Giunto a qualche lega dall'accampamento, Nogai spedì un cavaliere che avvertisse la ragazza di trattenersi. Ma lei, che stava cogliendo erbe sulla collina, vedendo l'orda da lontano, le si precipitò incontro di corsa, chiamando il padre allegramente. Il vecchio Nogai rimandava il momento della promessa fatta. Trascorsi alcuni giorni, il lupo bianco venne a sedersi davanti alla sua tenda. Ne uscì una fanciulla addobbata a festa. Non tremava: quella notte aveva sognato di montargli in groppa come una cavallerizza, come uno Saman a cavallo del proprio tamburo. Ma anziché muoversi, lo spirito-lupo rimase imperterrito davanti alla tenda del vecchio capo: quella non era la figlia maggiore. Nogai chiamò allora la figlia di mezzo, che si mostrò senza paura. Era pronta a diventare una leggenda. Ma anche stavolta lo spirito-lupo rimase immobile, in attesa davanti alla tenda dell'anziano: neanche quella era la maggiore.
"Vecchio, al tuo arco non resta che una freccia. Cerca di mantenere la parola data". La figlia maggiore uscì di casa con un paniere di fiale e di piante e seguì il lupo sulla sua strada.
Ho sentito dire che, secondo i nostri narratori più giovani, il lupo era uno Saman venuto dall'est, trasformatosi in spirito-lupo. E perchè non in un capo Nogai? evidentemente i giovani credono che uno spirito preferisca camminare a due zampe come loro! I tempi cambiano. Mio nonno mi ha raccontato che era la figlia del Nogai ad essere una Saman, uno spirito-lupa, e che seguendo questo spirito si era innalzata al rango di figlia maggiore della natura. Così stanno le cose: condividiamo con le altre creature la luce della vita. Possiamo invocare gli dei e le dee, sono loro che ci guidano e ci aiutano a scegliere le pelli che indossiamo. Anch'io, come le figlie del Nogai, ho con me il tamburo e la raganella, il mio cavallo e l'arco! Chiamo lo spirito-lupo, percuoto con il batacchio il djugjur perché onori questa casa. E voi, togliete pure le scapole di renna dal fuoco: un vecchio come me è ancora capace di leggere il linguaggio magico nei disegni di Saulé. Se avete una figlia, percuotete il cielo con i nostri canti, accompagnatemi in questo viaggio per riportare, con l'oracolo, la bellezza che illumina il mondo!
Tratto da "Racconti dei saggi sciamani" di Pascal Fauliot e Patrick Fischmann
Tanto per non dimenticare
Ecco cosa hanno prodotto il governo monti ed governo letta, con il sostegno ed il contributo fondamentale del PD ed in alcuni casi con il consenso manifesto (voto favorevole) o tacito (astensione) di altri ipocriti
Durante il Governo Letta
Abrogazione art. 18
FAVOREVOLI
Acquisto caccia F35
FAVOREVOLI
La Tav
FAVOREVOLI
Introduzione dell'IMU
FAVOREVOLI
Destinare il gettito IMU di 4mld a M.P.S.
FAVOREVOLI
Sostituzione dell'IMU con la service Tax
FAVOREVOLI
Guerra In Libia
FAVOREVOLI
Missione in Afganistan
FAVOREVOLI
Missione in Iraq
FAVOREVOLI
Aumento IVA al 21%
FAVOREVOLI
Aumento IVA al 22%
FAVOREVOLI
Aumento IVA dal 4% al 10% per generi alimentari
FAVOREVOLI
Aumento accise sui carburanti
FAVOREVOLI
Aumento Irper ed Irap
FAVOREVOLI
Creazione della Tarsu, tassa sui rifiuti
FAVOREVOLI
Condono di 96,5 mld di euro evasi dalle lobby delle slot machine FAVOREVOLI
Equitalia e vessazione dei piccoli commercianti
FAVOREVOLI
Riforma Fornero
FAVOREVOLI
Burocrazia eccessiva
FAVOREVOLI
Voto unanime trattati europei
FAVOREVOLI
Appoggio governi del Bilderberg Monti-Letta
FAVOREVOLI
Modifica art. 81 della costituzione
FAVOREVOLI
Svendita patrimonio pubblico commerciale e culturale FAVOREVOLI
Rielezione NAPOLITANO
FAVOREVOLI
Tagli a sanità e istruzione
FAVOREVOLI
Legge bavaglio alla rete
FAVOREVOLI (movimento 5 stelle contrario) Coltivazioni OGM FAVOREVOLI
Reintroduzione farine animali negli allevamenti
FAVOREVOLI
Costruzione inceneritori
FAVOREVOLI
Metodo staminali
CONTRARI
Metodo Di Bella
CONTRARI
Restituzione della sovranità monetaria
CONTRARI
Rinegoziazione del sistema monetario
CONTRARI
Nazionalizzazione Bankitalia
CONTRARI
Attuazione della norma europea anti-corruzione
CONTRARI
Taglio stipendi e pensioni dei parlamentari
CONTRARI
Taglio dei privilegi della casta
CONTRARI
Taglio stipendi manager pubblici
CONTRARI
Legge elettorale
CONTRARI
Legge sul conflitto d'interessi
CONTRARI
Introduzione reddito di cittadinanza
CONTRARI
Riduzione della pressione fiscale
CONTRARI
Dimissioni Cancellieri,
CONTRARI
Tentativo di modifica dell'art. 138 costituzione, fallito per opposizione movimento 5 stelle
Restituzione rimborsi elettorali
PD E SEL E TUTTI CONTRARI,
Apertura del conto corrente per destinare parte degli stipendi, nonché i rimborsi e le diarie, alle PMI: Solo M5S lo fa Emendamento Fraccaro (M5S): l’emendamento al DL salva Roma prevede la possibilità, per gli enti pubblici, di recedere dalle locazioni immobiliari esose.
Se approvato consentirebbe un risparmio annuo fino a 12 miliardi di euro, pari ad una legge finanziaria.
L’emendamento è stato soppresso dal PD e ciò ha portato ad una opposizione 5 stelle talmente dura che il DL salva Roma è stato ritirato (l’emendamento Fraccaro è finito nel DL salva proroghe), ci hanno fatto credere che sia avvenuto per merito di Napolitano.
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