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lunedì 10 dicembre 2018

Lo splendido e raro cucciolo di renna bianca avvistato in Norvegia


Stava facendo una passeggiata quando si è imbattuto in un rarissimo esemplare di renna bianca.
 Un fotografo fortunato l'ha immortalata in Norvegia.


 Mads Nordsveen, 24 anni, di Oslo, ha avvistato il cucciolo col suo candido manto bianco che quasi si mimetizzava in mezzo al paesaggio innevato, durante una passeggiata nel nord della Norvegia.
 Le foto, pubblicate su Instagram, hanno subito fatto il giro del mondo, così come il video postato da Mads, che ha parlato dell'incontro con la renna come di un'esperienza da favola, un momento magico.
 Il giovane ha raccontato all'agenzia di stampa Caters di aver individuato la "piccola, meravigliosa creatura" mentre camminava sulle montagne.
 Condividendo le immagini sui social, ha detto: "Era quasi scomparsa nella neve!"




La renna bianca, alla vista di Nordsveen e dei suoi amici, sembrava quasi essersi messa in posa.
 "È venuta molto vicino a me e ci siamo guardati negli occhi, era molto calma quando ha visto che non avevo cattive intenzioni", ha detto il fotografo.

 Questi animali sono molto rari. L'ultimo avvistamento risaliva al 2016, a Mala, nel nord della Svezia. 
Il loro aspetto insolito è dovuto a una condizione genetica che toglie il pigmento dalla loro pelliccia.

 L'animale ha lasciato il ragazzo e i suoi amici dopo pochi minuti, quando è tornata dalla madre ai margini della foresta.

 Secondo alcune tradizioni scandinave, individuare una renna bianca è considerato un segno di buona fortuna.
 Mads è stato doppiamente fortunato! 

 Francesca Mancuso

Un tuffo nell'altra Olbia, l'antica città greca andata perduta in Francia


Leggi Olbia, pensi Sardegna. E invece ne esiste una anche in Francia, sulla Costa Azzurra. E anche se si trova sott'acqua, è l'unica città greca ritrovata su suolo francese conservata interamente.
 Quella che una volta era la Olbia fortificata fondata dai Massalioti, utilizzata come scalo commerciale nelle rotte da Marsiglia verso l'Italia e la Grecia, si trova lungo la Plage de l'Almanarre di Hyeres, a pochi metri dalla costa.

 Con i suoi quattro chilometri di sabbia, la spiaggia di Almanarre è una mecca per gli amanti del sole e dei kitesurf. Ma il suo più grande tesoro non è visibile a occhio nudo: il sito archeologico è infatti subacqueo e custodisce i resti del porto dove duemila anni fa attraccavano le barche.
 E per ammirarlo bastano maschera e pinne.


Per secoli la città era stata considerata perduta. Non si conosceva la sua esatta ubicazione, solo che si trovava lungo la costa francese, fra Marsiglia e Nizza.

 La conferma che si trovasse proprio sotto Hyeres è arrivata all'inizio nel Novecento, grazie ad alcuni sondaggi archeologici che hanno riportato alla luce una incontrovertibile iscrizione che affermava di trovarsi a Olbia.


Il porto di Olbia risale al primo secolo dopo Cristo e ha un molo lungo cento metri usato solo per 80 anni.

 Secondo l'archeologo marino Lenaic Riaudel, che guida le visite dei resti che si trovano vicino alla riva, «ha sofferto a causa della sua posizione, completamente esposta al vento da maestrale, ma soprattutto per la concorrenza di Tolone, che si trova a 20 chilometri di distanza».


Oltre al porto, di Olbia rimangono anche bagni termali, abitazioni, negozi e le fortificazioni, le uniche non inghiottite dalla marea, proprio perché si trovano su un promontorio a picco sul mare.

 Gran parte dei resti sono ricoperti di madreperla e colonizzati da alghe e ricci di mare, ma alcuni si trovano anche a pochi centimetri di profondità, proprio dove tutti fanno il bagno, inconsapevoli di dove si trovano. 


 Fonte: lastampa.it
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