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lunedì 18 febbraio 2013

Dove si accende la lampadina di un'idea ?


“Eureka!”, “Idea!”, “Elementare, Watson!”, queste alcune espressioni che hanno annunciato l'arrivo di un'intuizione, della soluzione di un problema arrivata fulminea, quasi inattesa.
Oggi i neuroscienziati hanno isolato la zona precisa del cervello che genera questo genere di processo mentale. Attraverso una serie di studi comportamentali, Mark Jung-Beeman ed Edward Bowden della Northwestern University e John Kounios della Drexel University, hanno verificato un aumento di attività neurale nel lobo temporale destro in prossimità dell'accendersi della lampadina che aiuta a risolvere i grattacapi impossibili.
La lampadina di Archimede. “Per centinaia di anni le persone hanno riferito una diversa sensazione tra l'intuizione e una soluzione più lineare di un problema”, spiega Jung-Beeman. Grazie ai loro studi, adesso è possibile distinguere esattamente quel che avviene durante questi momenti chiave.
Nel caso dell'intuizione, non si tratta di una mancanza di elaborazione razionale: piuttosto il collegamento delle conoscenze è fatto in modo nuovo. Archimede, galleggiando nell'acqua, ebbe l'intuizione che gli permise di formulare il principio fisico che porta il suo nome, per cui “un corpo immerso in un fluido riceve da questo una spinta dal basso verso l'alto uguale al peso del fluido da esso spostato”. Non fu un principio che gli venne dal nulla, ma il riconoscimento di collegamenti mai visti prima tra conoscenze che aveva già. Un collegamento, questo, che arriva senza mediazioni ragionate: semplicemente succede. Così il lampo di genio arriva improvviso, come se venisse da lontano.

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