Fin dall’antichità le pietre preziose hanno rappresentano molto di più del loro aspetto esteriore per il loro significato fortemente simbolico. In tutte le culture il nome e il significato delle gemme hanno un senso che va al di là del puro valore estetico. Si tratta di pietre spesso rare e pregiate, non certo alla portata di tutti e che anzi erano simbolo di potere e di forza. Reali e principi di ogni cultura li ha sfoggiati per secoli e anche oggi il dono di un gioiello è qualcosa che va oltre il puro gesto. Donare un anello al proprio amore per esempio è un modo per esprimere i propri sentimenti: vediamo quali sono i significati delle pietre preziose.
Il diamante
Il significato del diamante si può far risalire all’origine stessa del nome, dal greco “adamai” non domabile, quindi forza indomabile.
Per le sue caratteristiche è la pietra più ambita e desiderata: trasparente, luminoso, durissimo, puro e immutabile è considerato fin dall’antichità la pietra talismano per eccellenza, appannaggio dei principi e dei potenti.
Leggende di varie parti del mondo legano la nascita stessa del diamante agli dei, che siano le lacrime delle divinità piovute dal cielo o il segno dell’intervento divino, in grado secondo le leggende di trascinare Lucifero negli inferi.
Per la sua forza e incorruttibilità il diamante è la pietra della solidità e della perfezione, dai grandi poteri anche terapeutici.
Secondo la medicina Ayurvedica conterrebbe i cinque elementi in perfetto equilibrio, mentre per la cristalloterapia sarebbe un aiuto per i disturbi sensoriali, del sistema nervoso e per le paure e la depressione.
Secondo alcune leggende dell’Europa occidentale sarebbe in grado di tenere a bada tutte le presenze oscure della notte, dagli animali agli spiriti, mentre tradizioni di diversi popoli lo indicano come un potente talismano contro i veleni, utile per la disintossicazione. Non solo.
Alcune credenze parlano di un potere di assorbimento e amplificazione dei pensieri in chi lo possedeva, grazie al richiamo della forza e della potenza nei confronti di altre pietre preziose.
Anche oggi il significato del diamante è legato alla forza e alla durezza, oltre alla perfezione e alla bellezza: donare un diamante è simbolo di un legame eterno, infrangibile e splendido, come la pietra.
Il rubino
Anche il significato del rubino si lega all’origine del nome, dal latino “rubeus”, rosso, anche se gli antichi lo chiamavano “carbonchio” per la sua somiglianza nel colore ai tizzoni di carbone ardente.
Per la tonalità calda e ardente viene identificata come la pietra del Sole, che dona forza, energia e vitalità: un vero amuleto visto che il rubino fin dall’antichità viene assimilato al successo nel campo commerciale e degli affari.
Il colore rosso del rubino è anche visto come segno dell’amore ardente, della passione senza fine: secondo gli Indù ad esempio, il rosso della pietra dipenderebbe dal fuoco continuo che brucia all’interno della gemma.
È anche considerato emblema di felicità, in grado di riconciliare dalle liti e di proteggere dai pericoli dell’acqua.
Secondo le medicine antiche sarebbe anche efficace per la circolazione e per questo un ottimo rimedio contro le emorragie e nei processi infiammatori.
Le leggende indicano il rubino come talismano in grado di proteggere non solo il suo possessore ma anche i suoi beni come la casa o i campi.
L’antico significato del rubino come pietra della passione è rimasto fino ai giorni nostri: regalare un rubino è simbolo di un amore ardente, passionale, che brucia in eterno.
Lo smeraldo
Lo smeraldo deve il significato del suo nome dal termine greco “smaragdos”, pietra verde. Anche il questo caso è il colore che lega la pietra al suo significato.
Fin dai tempi più remoti, a iniziare dall’Antico Egitto, era ritenuta la pietra della saggezza e della conoscenza segreta, in grado di rivelare il futuro e di proteggere da incantesimi e sortilegi.
Anche per questo si credeva che fosse in grado di migliorare la vista: si narra che Nerone guardasse i giochi all’interno del Colosseo tramite una lente verde di smeraldo e secondo Plinio, era sufficiente fissare uno smeraldo perché gli occhi affaticati fossero freschi e riposati.
Gli smeraldi erano molto apprezzati anche dagli Egizi per cui il colore verde era simbolo della rinascita, della primavera; anche in India circolavano credenze sull’uso dello smeraldo. Qui si credeva che indossare un anello con smeraldo sul dito medio aiutasse a sviluppare la memoria e l’eloquenza. Anche in Occidente era ritenuto un amuleto molto potente e si diceva che aiutasse le partorienti.
Lo zaffiro
Anche il significato di questa pietra deve molto alle origini del nome, dal greco “sappheiros”, azzurro, parola che a sua volta dovrebbe derivare dal sanscrito “sani”, anche se si parla di una derivazione dall’ebraico “sappir” cioè “la cosa più bella”.
Il colore azzurro è stato per lungo tempo associato alla pace e alla felicità ed è legato al mondo dell’introspezione, dell’intuizione e dello spirituale.
In questo senso si legge anche il significato che la religione cattolica ha dato fin dalle origini allo zaffiro in quanto legato al colore del mantello della Madonna.
Stessa importanza religiosa anche per il buddismo che lo indica come la pietra della preghiera e dell’elevazione dello spirito.
Per questo valore si ritiene che lo zaffiro sia un talismano in grado di respingere le disgrazie tanto che Carlo Magno lo scelse per il suo ciondolo d’oro contenente un pezzo della vera Croce di Cristo: oggi il prezioso gioiello è conservato nella cattedrale di Reims, in Francia.
Per il suo significato di purezza e fedeltà, è adatto a una persona fedele ed è per questo che viene scelto spesso come anello di fidanzamento.
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