Diabolik, si può definire uno dei primi fumetti controcorrente, con al centro l’antieroe per eccellenza: un criminale. Inventori di queste tavole disegnate sono due sorelle milanesi, Angela e Luciana Giussani, provenienti della Milano bene, che da oltre 45 anni hanno garantito la presenza dell’albo nelle edicole e nei negozi di fumetti, diventando un oggetto di culto per molti lettori al pari di Tex. Un successo che ha fatto della longevità uno specchio diabolico ( scusate il gioco di parole ) sui fatti di casa nostra, ma anche come rimando oggettivo di un ribaltamento di valori in campo, traslati in meschinità criminale che Diabolik rappresentava già a suo tempo, come anticipatore. Nel libro Le regine del terrore, la prima biografia sulle sorelle Giussani scritta dal giornalista Davide Barzi in collaborazione con Tito Faraci , indaga su queste due donne eccezionali, capaci di scelte inusuali all’epoca.
Nate da una famiglia benestante, cresciute nella casa paterna in Piazza Buonarrotti, in pieno centro milanese, le sorelle Giussani apparivano da subito diverse dalle loro coetanee per un’attitudine nuova nell’affrontare gli impegni della vita. La maggiore, Angela, già nel dopoguerra era tra le poche donne ad avere la patente e a guidare un automobile, inoltre iniziò la carriera di modella finendo sulle copertine di riviste di moda, dimostrando una emancipazione che veniva considerata all’epoca, come scandalosa se non impertinente. Sempre Angela Giussani nel suo andare controcorrente lavorò in un’agenzia pubblicitaria, fondata nel 1945 con Gino Sansoni, futuro marito, e successivamente aprì una casa editrice. Le edizioni Astorina all’inizio pubblicava giochi in busta, molto graditi in quegli anni, e poi il fumetto Big Ben Bolt. Ma è il 1 Novembre 1962, con l’uscita del primo fumetto tascabile Diabolik , che Angela Giussani, affiancata dalla sorella Luciana, danno inizio al loro grande successo editoriale. Le due intuizioni felici, erano: una, la pubblicazione di un fumetto in formato ridotto per i pendolari, con un tempo di lettura veloce per chi compie tratti brevi in treno e l’altra, proporre un personaggio dalle tinte nere, che risultasse vincente come ladro senza scrupoli, rappresentando una novità per il lettore. Le aule del tribunale ovviamente, si aprono per le sorelle Giussani che vengono più volte citate per incitamento alla corruzione. Assolte dalla legge, ma non dall’opinione pubblica che vedono in questi disegni un immagine negativa per i giovani, non placano il successo inarrestabile di Diabolik, che diventa il fumetto più venduto in Italia. Ancora oggi, si discute in sottotraccia, di come queste letture possano risvegliare gli istinti repressi di persone influenzabili, ma questo è moralismo spiccio, per chiudere gli occhi su una quotidianità ben rappresentata nel suo peggio. Le sorelle Giussani si sono sempre espresse in campagne sociali contro la droga e l’eccessiva velocità nelle strade, con l’intenzione di filtrare i temi più controversi dell’attualità attraverso le pagine del fumetto stesso. Dopo la scomparsa delle due fondatrici di Diabolik, i suoi 750 numeri ( la serie continua ) solo l’evoluzione storica dei costumi italiani dal dopoguerra al nuovo millennio, ancora oggi capace di parlarci dritto negli occhi.
1° novembre 1962
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