I BEATI PAOLI
Furono una leggendaria setta segreta di vendicatori-giustizieri, sorta a Palermo, probabilmente con il nome di Vendicosi, a partire dal XII secolo, con l'obiettivo di raddrizzare i torti subiti dalla povera gente.
La società nacque, secondo il marchese di Villabianca, come reazione allo strapotere e ai soprusi dei nobili che amministravano direttamente anche la giustizia criminale nei loro feudi.
I Beati Paoli , detti anche "Vindicosi" , sulle cui origini aleggiano, dubbi, misteri, supposizioni. La prima fonte in nostro possesso risale al 1185 ed è contenuta nella Breve Cronaca di un Anonimo Monaco Cassinese; ulteriori indicazioni si hanno attraverso la Cronaca di Fossanova, opera anonima che contiene gli avvenimenti sino al 1217 (probabile anno di stesure dello scritto): viene riportato che un certo Adinolfo di Ponte Corvo, maestro della setta, fu impiccato e molti altri furono marchiati con ferri roventi; proprio grazie a queste informazioni, possiamo constatare che la setta dei "Beati Paoli" esce dalle nebbie della leggenda per divenire storia. Possiamo dunque ritenere che questa setta fosse parte integrante della storia della Sicilia del XIII secolo, o almeno degli inizio del secolo. È con Gabriele Quattromani (1835), ufficiale napoletano in servizio nelle truppe borboniche in Sicilia, che la setta entra in un contesto storico più ampio, che va oltre la storia siciliana
Nel mistero che avvolge la setta dei "Beati Paoli" , un aiuto viene dalla toponomastica: infatti a Palermo si può trovare una via e una piazza dedicate a questa setta. Nello specifico, ivi sarebbe sita la casa nella quale, stando ad una tradizione risalente alla fine del XVIII secolo, vi sarebbe una grotta (occultata) in cui i "Beati Paoli" si riunivano ai fini della celebrazione dei loro processi. Detta casa fu descritta nel 1790 dal marchese Francesco Mario Emanuele di Villabianca. Del resto, la Palermo sotterranea pullula di leggende sui "Beati Paoli": all'interno di un vasto banco di calcarenite quaternaria, si trova un complesso di siti nel quale si trovano le "camere dello scirocco" le quali, nel XVI secolo, erano usate come riparo dalla calura estiva. Ebbene, secondo la leggenda, una di queste camere, presente nel quartiere Capo e all'interno di un settore adibito a cimitero cristiano, sarebbe stata la sede del tribunale della setta.
Certamente, non bastano una via, una piazza, e qualche leggenda per dare una precisa collocazione storica a questa setta. In base alla tradizione popolare, i "Beati Paoli" agivano in nome del popolo contro gli abusi di potere del ceto nobiliare, colmando le lacune e le mancanza della giustizia la quale, come capitava non di rado, era corrotta e agiva per conto dei potenti. Negli "Atti di giustizia" condotti a Palermo contro i criminali, si possono rinvenire due condanne a morte comminate a due esponenti della setta. La prima fu eseguita il 17 dicembre 1704 contro Giuseppe Amatore e la seconda fu eseguita il 27 aprile 1723 contro D. Gerolamo L'Ammirata.
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