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giovedì 13 settembre 2012

Leggenda la luna blu


Nella mitologia greca la Luna Blu era una festività dedicata alla Dea Artemide, tradizionalmente rappresentata come la vergine lunare che percorre boschi e foreste in compagnia delle sue ninfe fedeli, armata di arco e frecce. Largo spazio veniva dato agli aspetti di dea della fecondità e di dea guerriera, valenze che riportano a sfumature dei complessi significati metafisici della Luna Blu, di cui si parlerà nelle prossime righe. Il popolo romano la identificava con Diana e l’assimilava alle altre due dee lunari, Selene ed Ecate. Nella tradizione Avaloniana la Luna Blu era associata a Branwen (figlio di Llyr del secondo ramo dei Mabinogion), il quale fungeva da ponte spirituale fra due nazioni, l’Irlanda e l’Isola dei Potenti. Branwen inoltre rappresentava il centro del cerchio, il susseguirsi infinito dei cicli, il punto di partenza e il punto di ritorno, tutte tematiche familiari a questa lunazione. Negli ambienti neopagani questa luna è detta anche “Luna delle Streghe” o “Luna di Potere”, in quanto per il suo potenziale è considerata notte particolarmente indicata per la divinazione. Nella comunità scientifica invece è vissuta come un raro evento astronomico da osservare con attenzione e curiosità. Per tutti quanti gli altri, che spesso addirittura non fanno neppure caso a quale ciclo la luna stia attraversando nell’ambito di un comune calendario, la Luna Blu è solo un’altra luna piena

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