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giovedì 13 settembre 2012

Il Ghepardo, veloce come il vento

Il ghepardo (Acinonyx jubatus) presenta corpo snello e slanciato e lunghe zampe che lo differenziano dagli altri felini e lo configurano come corridore molto veloce. Il capo, con una corta criniera sulla nuca, risulta piccolo rispetto al corpo per accorciamento del muso dalla tipica maschera. Il colore di fondo del mantello è giallastro cosparso di piccole macchie nere e compatte. Non è un corridore da lunga distanza, ma uno scattista con una notevole accelerazione: da 0 a 70 km/h in due secondi e da 0 a 100 km/h in poco più di tre secondi. Il record cronometrato di velocità è di 120.5 km/h su un esemplare che aveva percorso 640 metri in 20 secondi. Quasi esclusivamente diurno, il ghepardo caccia all'agguato, come gli altri felini, generalmente nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. Quando invece le prede sono in gruppo numeroso il ghepardo cambia tattica, si avvicina ad esse camminando in piena vista, mettendo in allarme così le vittime che, disorientate ed impaurite, rimangono immobili fino alla prima reazione di fuga, è a questo punto che il ghepardo scatta fulmineamente e in poche falcate raggiunge la vittima prescelta buttandola a terra con una zampata e immobilizzandola. La lunga coda, in questa circostanza, serve in modo eccellente da timone necessario per seguire gli improvvisi cambiamenti di direzione della preda. Il ghepardo è un animale generalmente solitario, soprattutto le femmine e seppure solo in parte, territoriale, marcando il territorio con graffi sui tronchi o segnali odorosi. Dopo una gestazione di circa novanta giorni, la femmina partorisce solitamente quattro o cinque cuccioli, con una lunga criniera, che resteranno con la madre fino all'età di circa due anni: durante questo periodo, oltre a proteggerli e difenderli, la madre li aiuterà ad impadronirsi delle tecniche di caccia necessarie alla cattura delle prede. La sua dieta comprende erbivori di piccola e media taglia, dagli impala ai facoceri, fino alle zebre. Il ghepardo, inoltre, sorprende per la quantità e qualità dei suoni che riesce ad emettere: è infatti in grado di emettere un suono del tutto simile al miagolio e di fare le fusa. Particolari i motivi per cui veniva cacciato in India dove veniva soprattutto catturato per essere addomesticato e aiutare l'uomo nelle battute di caccia. Nel Medioevo questa usanza venne introdotta anche in alcune corti europee dove però l'allevamento e il mantenimento in cattività di questi animali presentò molte difficoltà. Il ghepardo è relativamente addomesticabile, e spesso i sovrani dei paesi mediorientali antichi li allevavano nelle proprie regge. Diversi ghepardi, ad esempio, erano presenti alla corte dei sovrani di Persia. È infatti molto meno pericoloso del leopardo. Inoltre ancora oggi viene allevato e riprodotto con successo in cattività sia per essere reintrodotto sia per la caccia con il felino.

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