martedì 5 novembre 2013
Alla scoperta delle Matopos Hills - Zimbabwe
Queste colline granitiche a 35 km dalla città di Bulawayo chiamate Matopos Hills, che significa “Teste Calve“.
Le colline di questa zona sono davvero molto particolari: formatesi circa 2 miliardi di anni fa, nel corso del tempo hanno assunto una forma arrotondata a causa della continua erosione dell’acqua. Coperte da massi disposti nelle posizioni più travaganti e costellate qua e là da macchie di vegetazione, le Matopos Hills sono abitate da una gran varietà di animali, primo fra tutti il rinoceronte bianco.
Nelle grotte delle Matopos sono state rinvenute centinaia di pitture rupestri (come quelle della Nswatugi Cave risalenti a più di 2000 anni fa, quando quelle terre erano abitate dal popolo dei San, detti anche Boscimani.
La cima del Malindidzimu (ovvero la “Collina degli Spiriti“)
Le Matopos Hills sono state inserite nel 2003 tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Storia
Le ricchezze dell’Africa Australe, chiamata anche Rhodesia, furono contese per lungo tempo da Portoghesi e Inglesi. Ad avere la meglio, tuttavia, fu l’imprenditore, politico e imperialista inglese Cecil Rhodes che riuscì a stipulare con il re Matabele Lobenguela un accordo per lo sfruttamento delle risorse minerarie zimbabwane. Nel 1889 Rhodes fondò la British South Africa Company, una compagnia commerciale che disponeva anche di un esercito privato.
Nelle sue mire espansionistiche , infatti, non c’era solamente la conquista del mercato di diamanti ma anche quella vera e propria dell’Africa del Sud.
Dopo aver scacciato i Boeri in Zambia e sedato le ribellioni dei nativi africani, beneficiando del ruolo di Primo Ministro della Colonia del Capo, Rhodes legittimò l’allontanamento delle popolazioni locali a vantaggio degli imprenditori inglesi. Nel Novembre del 1893, però, l’Impero Matabele si ribellò alle violenze di Rhodes e assalì un avamposto inglese. Gli inglesi contrattaccarono conquistando Bulawayo, allora capitale Matabele, e, dopo aver massacrato numerosi Matabele, riuscirono ad assumere il controllo degli attuali Zambia (chiamata Rhodesia Settentrionale) e Zimbabwe (chiamata Rhodesia Meridionale) . Qualche anno dopo i Matabele insorsero nuovamente contro i colonizzatori, ma il tentativo non andò a buon fine. Stanco delle continue guerriglie, Rhodes si presentò ai nativi solo e disarmato per convincerli a mettere le armi da parte, riuscendo finalmente a negoziare la pace.
Rhodes morì nel 1902, ma la British South Africa Company mantenne il dominio sul territorio.
La Rhodesia divenne colonia autonoma sotto la Corona Inglese del 1923, entrando ufficialmente a far parte dell’Impero Britannico. La Rhodesia Meridionale si dichiarò indipendente dalla Gran Bretagna nel 1965, ma solo nel 1980 acquisì il nome Zimbabwe e la sua indipendenza venne riconosciuta a livello internazionale
Qui è sepolto Cecil Rhodes tra i primi colonizzatori dell’Africa del Sud.
Vero e proprio spettacolo della natura (soprattutto all’alba, quando il sole crea giochi di luci e ombre tra le rocce)
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