martedì 4 giugno 2013
Les Baux de Provence: uno dei più bei villaggi della Francia
Uno sperone roccioso in un paesaggio desertico, poche case e i resti del Castello, fanno di Les Baux de Provence una delle mete più affascinanti anche se poco conosciute della Provenza.
A guardarlo adesso non si crede che questo piccolo villaggio decaduto abbia per secoli rivaleggiato con la potenza di Barcellona e dominato su circa 80 altri villaggi provenzali. Dopo secoli di splendore dovuto all'intraprendenza dei signori di Les Baux, nel 1632, per combattere l'eresia protestante che qui aveva un centro importante, Richelieu fece radere al suolo il castello e le case. Da allora, Les Baux è rimasta così come oggi la vediamo.
Foto di Maarjaara
Prima di arrivare al Castello ci si arrampica lungo le stradine incontrando nell'ordine la Casa del Re (oggi ufficio turistico), il Museo dei Santons (con alcuni pastori del presepe napoletano del 1700) e la Cappella dei Penitenti Bianchi, con scene pastoriali provenzali.
Continuando a salire si incontra la piccola e bella chiesa di St-Vincent con la piazza ombreggiata che affaccia sul vallone.
La prossima tappa è il Castello.
Il monumento più importante è Il Castello (o quel che ne resta) di cui si può scoprire la storia grazie ai due plastici ospitati nel Museo di storia. Costruito nel punto più alto del villaggio, da qui si ammira uno splendido panorama su tutta la valle circostante. La caratteristica colorazione rossa della terra è dovuta alla bauxite, minerale che prende proprio il nome da Les Baux de Provence.
Qua e là, distribuite nel castello, armi medievali, immense balestre ancora funzionanti e altre armi che gli abitanti hanno escogitato in secoli di lotta.
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