Schio, la sagra è un inferno: dieci feriti
Tra la gente è indignazione per l'accaduto
SS. TRINITÀ.
L'altra sera è scoppiato il putiferio davanti alla chiesa parrocchiale dove si stava svolgendo la festa. Alcuni nomadi dopo avere bevuto hanno innescato una zuffa che ha fatto fuggire tutta la gente delusa e arrabbiata
Ieri sera la sagra di Santissima Trinità è proseguita con la consueta serentità, ma bruciano ancora i lividi rimasti dopo la zuffa causata da 5 rom ubriachi e che ha fatto finire al pronto soccorso una decina di persone fra cui un bambino di 12 anni. Dopo la paura arriva l'indignazione dell'opinione pubblica.
Alla stazione dei carabinieri nessuno ha sporto denuncia.
ORE 7. Sagra insanguinata a Santissima Trinità. L'altra sera cinque rom ubriachi hanno scatenato il panico picchiando indiscriminatamente tutti quelli che trovano a tiro: madri, bambini, anziani. Una decina di persone sono finite al pronto soccorso, tra cui un ragazzino di 12 anni, contusi in maniera lieve. Poi hanno spintonato la ragazza sbagliata e si sono trovati contro un gruppetto di magrebini che ha risponsto alla violenza con violenza.
Tumefatti ed insanguinati, quattro hanno tagliato la corda prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.
Uno è stato bloccato dai carabinieri: G.H., di 21 anni, segnalato per ubriachezza.
Alla serata conclusiva della festa parrocchiale le giostre sul sagrato della chiesa avevano richiamato oltre 300 persone, per lo più famiglie e bambini. La tranquillità della serata è stata spezzata poco prima delle 22. Fuori dal bar “Da Piero” gremito di clienti si è innescata una baruffa tra un gruppetto di nomadi in preda ai fumi dell'alcool: in stato di alterazione hanno iniziato a sragionare. Qualcuno racconta di averli visti bere fin dal pomeriggio al chiosco della sagra. In pochi minuti la situazione è precipitata. I cinque hanno iniziato a muoversi fra la folla, insultando, spintonano, tirando pugni contro chiunque capitava a tiro.
Qualcuno di loro, brandendo una catena divelta dal “calcinculo”, ha iniziato a rotearla, colpendo alla cieca. Sono state colpite, in modo più o meno serio, una ventina di persone, diverse delle quali sono finite al pronto soccorso per medicazioni ed accertamenti. Fra i feriti una madre che teneva in braccio il figlioletto di pochi mesi; una donna raggiunta da una sferzata alla mano; un giovane di 23 anni picchiato al volto ed alla schiena. Anche un ragazzino di 12 anni è rimasto coinvolto: i nomadi l'hanno bloccato e colpito ripetutamente al volto. Il tutto davanti agli sguardi attoniti di decine di testimoni.
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