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venerdì 26 aprile 2013

Il sesto senso dello squalo martello



Uno dei piccoli misteri della natura è sempre stato quello della forma assurda del cranio del pesce martello. Un'ipotesi in proposito è stata esposta recentemente da Stephen Kajiura dello Hawaii Institute of Marine Biology, dal quale appare che la forma a T della testa di questo squalo, oltre alla già nota funzione idrodinamica, è dovuta alla presenza di un particolare organo di senso, capace di captare il campo elettromagnetico emesso dalla preda. Si tratta di elettrorecettori la cui presenza era già stata riscontrata su altri squali ma presenti, nel martello, in quantità molto superiore. 

Questi elettrorecettori sono le cosiddette ampolle di Lorenzini che formano una rete di canali con celle ripiene di gel conduttore di elettricità; da queste, si dipartono dei piccoli condotti che si aprono sulla superficie della pelle del capo degli elasmobranchi, mediante pori. Attraverso questi organi, scoperti già da Erasmo Lorenzini nel 18° Secolo, squali e razze percepiscono i campi elettromagnetici a bassa intensità prodotti dalle potenziali prede. Questi organi di senso possono contribuire anche all’orientamento poiché le correnti oceaniche creano dei campi elettrici che le ampolle di Lorenzini sono in grado di captare. Le ricerche compiute sugli squali hanno dimostrato che questo “sesto senso” è sollecitato da frequenze comprese tra 25 e 50 Hz.

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