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giovedì 15 novembre 2012

Un dipinto simbolo di libertà del popolo parigino

La Libertà che guida il popolo
Museo del Louvre, Paris
Di Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863),

Delacroix realizza la sua opera più importante nel 1830, con La Libertà che guida il popolo che, sia per la scelta del soggetto che per la tecnica esibita, mette in evidenza le differenze tra l'approccio all'arte romantico e lo stile neoclassico.
Si tratta probabilmente del suo dipinto più famoso e rappresenta un'indimenticabile immagine dei parigini che si sono sollevati in armi e marciano insieme sotto la bandiera tricolore.
La donna rappresenta la libertà e l'indipendenza; Delacroix si ispira ad eventi a lui contemporanei per evocare l'immagine romantica dello spirito della libertà.
I soldati che giacciono morti in primo piano servono come toccante contrappunto per la simbolica figura femminile, che è illuminata in maniera trionfale, come se si trovasse sotto l'occhio di bue di una scena teatrale.
Nel quadro l'artista sembra aver cercato di rappresentare lo spirito e il carattere del popolo più che glorificare gli avvenimenti del momento, la rivolta contro Carlo X, che non otterrà altro che di insediare sul trono un altro re, Luigi Filippo. Il governo francese acquista il dipinto, ma alcuni funzionari giudicano la sua celebrazione della libertà troppo incendiaria e non consentono che sia esposto in pubblico.
Nonostante questo, a Delacroix vengono comunque commissionati dal governo numerosi affreschi e decorazioni di soffitti.
Dopo la rivoluzione del 1848 che porta alla fine del regno di Luigi Filippo La Libertà che guida il popolo viene finalmente fatto esporre in pubblico dal neo-eletto presidente, Luigi Napoleone.
È a tutt'oggi esposto al Museo del Louvre a Parigi.
La leggenda vuole che il ragazzo che stringe in mano le pistole sulla destra abbia ispirato a Victor Hugo il personaggio di Gavroche per il romanzo I miserabili del 1862.

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