Templi megalitici di Malta.
A Malta e a Gozo esistono sette templi megalitici il più antico dei quali risale al 5000 a.C.
Nel mondo i più antichi templi autoportanti si trovano a Ggantija, sull'isola di Gozo, che è pure importante per la sua gigantesca struttura dell'età del bronzo.
Sull'isola di Malta, l'Hagar Qim (decorato da animali e dee scolpiti nella selce e nell'ossidiana).
I templi di Mnajdra e di Tarxien sono capolavori unici dell'architettura.
I complessi di Ta'Hagrat e di Skorba dimostrano come sia stata tramandata la tradizione della costruzione dei templi a Malta.
Ġgantija
I templi di Ggantija a Xaghra, Gozo, rappresentano uno dei siti più importanti al mondo e risalgono al 3600-3200 a.C.
A causa delle dimensioni gigantesche dei megaliti, nei secoli passati, alcune persone del posto ritenevano che i templi fossero opera dei giganti.
Il sito particolare di Gozo conferma questa antica leggenda: il suo nome, Ggantija, significa gigante in maltese.
Il complesso megalitico di Ggantija è formato da due templi circondati da un massiccio muro di confine in comune, costruito usando alternativamente mattoni di punta e mattoni di piano, con alcuni dei megaliti che superano la lunghezza di 5 metri e il peso di 50 tonnellate.
Costruito con blocchi grezzi di calcare corallino, ciascun tempio contiene cinque absidi collegate da un corridoio centrale che conduce alla sezione trilobata più interna.
Ħagar Qim
Il tempio di Hagar Qim (3600-3200 a.C.) si innalza sulla cima di un colle che guarda il mare e l'isoletta di Fifla.
Il tempio è costituito da un edificio unico, sebbene non sia chiaro se in origine fosse una struttura a quattro o cinque absidi.
Altre rovine si innalzano ad alcuni metri di distanza dal tempio principale e lo spazio antistante e la facciata seguono il disegno tipico dei templi sull'isola. Di particolare rilievo sono gli ortostati più grandi agli angoli, i quali sono dentellati per incastrare la seconda fila orizzontale soprastante di pietre..
Vari reperti interessanti sono stati portati alla luce a Hagar Qim, in particolare un altare a colonna
decorato, due mense da altare ed alcune statuette della "signora grassa" in mostra al Museo Nazionale di Archeologia.
Mnajdra
Mnajdra si adagia protetta in una cavità delle scogliere della costa meridionale di Malta.
Questo luogo è probabilmente il più suggestivo dei templi maltesi, poiché si trova in posizione isolata in una zona costiera accidentata che domina dall'alto l'isola di Fifla.
Mnajdra è un sito complesso, formato da tre templi che dominano dall'alto uno spazio ovale. Il primo e il più antico risale al 3600-3200 a.C., mentre il terzo ed il più imponente, fu costruito tra il 3150-2500 a.C. Forse è il più bello di quelli conservatisi sull'isola.
Qui l'arte muraria mostra la conoscenza di tecniche di costruzione ed eccellente esecuzione.
Il tempio di mezzo fu costruito per ultimo e fu inserito tra gli altri due, posti ad un livello più alto.
Il tempio inferiore ha un particolare allineamento astronomico e agli Equinozi (20 marzo e 22 settembre) i raggi del sole passano strategicamente attraverso delle zone precise del tempio.
Templi di Skorba
A Skorba si trovano i resti di due templi, lasciati intatti nelle prime due fasi degli scavi archeologici avvenuti all'inizio del 19° e del 20° secolo.
Tra il 3600 e il 3200 a.C, a Skorba fu costruito un tempio tipico a tre absidi, in sostituzione di un villaggio abitato sin dal 5000-4300 a.C.
Tra il 3150 e il 2500 a.C. venne aggiunto un secondo tempio verso est, trovato ancor più in rovina, costituito da quattro absidi e da una nicchia centrale.
Skorba era abitato ben prima della costruzione dei templi e la prima struttura identificata risale al 5000-4300 a.C. Due stanze si trovano nel campo ad est e risalgono al 4400-4100 a.C. L'irregolarità dei pavimenti e l'assenza di focolari sembrano escludere un uso domestico.
Il gruppo di statuette trovato nella stanza a settentrione, invece, indica che l'edificio aveva un uso religioso.
Templi di Ta' Ħaġrat
I due templi di Ta' Hagrat, risalenti al 3600-3200 a.C., sono tra gli edifici religiosi di Malta più antichi e meglio conservati.
Il maggiore risale al 3600-3200 a.C. e il minore risale al 3300-3000. L'abbondanza di oggetti in terracotta trovati in questo luogo conferma l'ipotesi che i due templi sorgessero in cima ad un villaggio precedente
I reperti del luogo includono una scoperta straordinaria: un modellino di edificio in calcare.
Il tempio più grande si trova al centro di un ampio spiazzo a forma semicircolare e l'imponente facciata e il suo monumentale portale d'entrata furono ricostruiti nel 1937. Due gradini portano all'entrata principale, quindi ad un corridoio fiancheggiato da enormi montanti in pietra calcarea corallina. Il corridoio è ricoperto da blocchi di pietra posati con grande precisione.
Templi di Tarxien
I templi di Tarxien, risalenti al 3600-2500 a.C., sono costituiti da quattro strutture megalitiche e rappresentano il sito di templi più complesso a Malta. Essi sono famosi per i dettagli dei loro intagli, che includono animali domestici scolpiti in rilievo, altari e paraventi decorati con motivi a spirale ed altri disegni.
Di particolare importanza è la camera ricavata nello spessore della parete tra i due templi, quello a sud e quello centrale, con il famoso rilievo raffigurante due tori ed una scrofa.
Si ritiene che il luogo fosse ampiamente usato per i riti che probabilmente includevano il sacrificio di animali.
Tarxien è di grande interesse anche perché permette di farsi un'idea di come avveniva la costruzione dei templi: all'esterno del Tempio Sud si trovano abbandonate alcune pietre cilindriche che probabilmente servivano per il trasporto dei megaliti. Inoltre, sono stati trovati residui di cremazioni al centro del Tempio Sud, il che indica che il luogo fu riutilizzato nell'età del bronzo come cimitero delle ceneri.
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