lunedì 19 novembre 2012
Le Grandi scoperte: Il ritrovamento di un Neanderthal a Madrid potrebbe chiarire il mistero della loro estinzione.
La Lozoya River Valley potrebbe essere tranquillamente definita Neanderthal Valley. Protetta da due catene montuose nella regione di Madrid del Guadarrama è ancora oggi ricca di fauna e un luogo privilegiato dal punto di vista ambientale. Ottimo terreno di caccia, sarebbe l'ideale per il Neanderthal e molto probabilmente lo è stato. Intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais, il paleontologo Juan Luis Arsuaga non trattiene l'emozione: «Questa - dice - non è solo una ipotesi». Lui e i suoi colleghi scienziati impegnati nel sito di Pinilla del Valle hanno già trovato nove denti di Neanderthal, resti di falò e migliaia di fossili di animali, tra cui alcuni enormi uri (gli antenati dei bovini) grandi quanto due tori, rinoceronti e daini.
Il lavoro degli esperti prosegue senza sosta. Da questi preziosi reperti potrebbero venire le risposte ad alcuni interrogativi che il mondo della paleontologia pone ai primi posti di una lista di domande che riguardano la specie umana: perché i Neanderthal si sono estinti quando i Sapiens sono comparsi sul continente europeo? Erano in grado di parlare? Come comunicavano tra di loro? Il Neanderthal è una specie umana ben conosciuta e sconosciuta allo stesso tempo. Si sa molto dei suoi usi e costumi perché sono state trovate numerose vestigia risalenti al periodo in cui ha vissuto in Europa, tra 200mila e 30mila anni fa. Ma è anche avvolta nel mistero a causa dei molti quesiti irrisolti che continuano a saltar fuori, tra cui, appunto, in primo luogo: perché si sono estinti contemporaneamente alla comparsa della nostra specie attuale? Le ipotesi si accavallano. Sono stati sopraffatti in scontri sanguinosi? Oppure le donne Neanderthal col tempo hanno abbandonato gli uomini della loro specie e hanno preferito lasciarsi fecondare dai Sapiens? «Ci sono circa 15 siti Neanderthal in Spagna» racconta Arsuaga. «Si trovano nella Cordigliera Cantabrica, lungo la costa del Mediterraneo orientale e in Andalusia». Pinilla del Valle è un'eccezione alla regola. «Qui non c'è il calcare, non ci sono grotte che di solito consentono la conservazione dei fossili. Si tratta di una sorta di tappo di pietra qui in cui presumibilmente il Neanderthal si rifugiò per preparare gli strumenti di caccia, per mangiare. Loro vagavano nei campi, questo sito non è stato usato come dimora abituale ed più simile a un campo base utilizzato come rifugio quando ne avevano bisogno». Non è ancora certo se i Neanderthal siano stati in grado di parlare, o se hanno condiviso oppure conteso territori all'Homo sapiens, o se entrambe le specie si sono ignorate fino a quando una - la nostra - ha proliferato, mentre l'altra si è persa per sempre. Secondo Enrique Baquedano, direttore del Museo archeologico regionale di Madrid, il sito di Pinilla del Valle ha un grande potenziale: «È molto ampio, si estende per circa 150 metri, e i reperti ritrovati fanno pensare che sia stato "visitato" in tre periodi di tempo diversi». Anche per questo gli scienziati che lavorano nella Lozoya River Valley potrebbero essere i primi a fornire contributi significativi per trovare le risposte alle affascinanti domande che riguardano la vita dei Neanderthal.
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