Non ci conosciamo, non ci siamo mai visti, so che sei molto occupato e che hai un sacco di cose da fare, ma vorrei che mi concedessi qualche minuto del tuo tempo , ho qualcosa da raccontarti.
Mi hanno separato dalla mia mamma poco tempo dopo la mia nascita; degli "esseri umani" mi hanno rinchiusa all'interno di un tunnel, viene chiamat
o “Il tunnel della disperazione”, un cilindro tutto di metallo, molto alto, freddo e senza luce, ne quale mi hanno lasciato per 45 giorni.
Sono rimasta lì da sola, tutta raggomitolata, con le mie zampe ormai atrofizzate.
Questi esseri umani volevano arrivare a delle conclusioni sull’impotenza e la disperazione che caratterizzano la depressione umana.
Dopo l'esperimento della depressione, mi hanno rinchiusa con una finta mamma, chiamata (madre sostitutiva), anche se era finta mi sentivo protetta e mi raggomitolavo vicino a lei, per sentirmi meno sola ma.
Ogni tanto senza motivo o preavviso la mia finta mamma mi lanciava delle fortissime scariche elettriche, allora mi allontanavo quanto potevo per proteggermi, piangendo ed aspettavo nel mio angolino che il formicolio parisse prima di avvicinarmi nuovamente tra le sue zampe.
Questi esseri umani, volevano trarre delle conclusioni sul comportamento di un bambino in situazione di rigetto materno.
Se ti sto annoiando non leggermi, davvero non preoccuparti, tanto sono abituata all'indifferenza…
Dopo qualche giorno mi hanno fatto correre per molto tempo all'interno di una grande macchina, sai, dovevo imparare a correre a una certa velocità e non di meno, se non andavo abbastanza veloce mi somministravano delle fortissime scosse elettriche.
Poi mi hanno somministrato dei prodotti tossici e delle dosi di irradiamento radioattivo, mi ha fatto star male, molto male, vomitavo, tremavo tantissimo; allora ho smesso di correre, lasciandomi andare.
Dopo qualche secondo mi hanno riempito di scosse elettriche , il dolore era immenso cercavo di alzarmi ma le zampe non mi reggevano.
Tutto questo dolore, per testare gli effetti delle radiazioni sulla capacità di lavoro.
Dopo qualche giorno ancora, mi hanno messo una scatola di metallo sulla testa e ci hanno picchiato sopra con il martello per causarmi un trauma cranico ed esaminare lo stato dei miei riflessi.
Dopo qualche ora, con dei colpi di martello necessari per togliermi quell’inferno di metallo dalla testa, gli esseri umani mi hanno cucito e lasciato tutta notte su un freddo letto di metallo.
Gli esseri umani volevano sapere in che stato si trovassero i riflessi umani dopo aver subìto un trauma cranico.
Essere umano, oggi ti scrivo da questo letto di metallo, prima di subire l'ultima sperimentazione, dico l'ultima perché il mio corpo ormai é saturo, e spero di morire oggi stesso.
Non ho paura di morire, anzi, sono sicurissima che la morte sarà bellissima, sicuramente meno sofferente rispetto a quello che ho passato fino ad oggi.
Essere umano, prima di lasciarti voglio dirti una cosa; sappi che io non ti odierò mai, e continuerò a scodinzolarti nella speranza che prima o poi mi farai una carezza, anziché infierire sul mio corpo.
Adesso ti lascio, grazie per avermi ascoltato; ci tenevo a salutarti prima di andare...
Il mio nome é 10299401/c. animale da laboratorio!
Polizia Postale Official Web SIte Fan dice no alla vivisezione.
A cura di: Andrea Mavilla.
Sono rimasta lì da sola, tutta raggomitolata, con le mie zampe ormai atrofizzate.
Questi esseri umani volevano arrivare a delle conclusioni sull’impotenza e la disperazione che caratterizzano la depressione umana.
Dopo l'esperimento della depressione, mi hanno rinchiusa con una finta mamma, chiamata (madre sostitutiva), anche se era finta mi sentivo protetta e mi raggomitolavo vicino a lei, per sentirmi meno sola ma.
Ogni tanto senza motivo o preavviso la mia finta mamma mi lanciava delle fortissime scariche elettriche, allora mi allontanavo quanto potevo per proteggermi, piangendo ed aspettavo nel mio angolino che il formicolio parisse prima di avvicinarmi nuovamente tra le sue zampe.
Questi esseri umani, volevano trarre delle conclusioni sul comportamento di un bambino in situazione di rigetto materno.
Se ti sto annoiando non leggermi, davvero non preoccuparti, tanto sono abituata all'indifferenza…
Dopo qualche giorno mi hanno fatto correre per molto tempo all'interno di una grande macchina, sai, dovevo imparare a correre a una certa velocità e non di meno, se non andavo abbastanza veloce mi somministravano delle fortissime scosse elettriche.
Poi mi hanno somministrato dei prodotti tossici e delle dosi di irradiamento radioattivo, mi ha fatto star male, molto male, vomitavo, tremavo tantissimo; allora ho smesso di correre, lasciandomi andare.
Dopo qualche secondo mi hanno riempito di scosse elettriche , il dolore era immenso cercavo di alzarmi ma le zampe non mi reggevano.
Tutto questo dolore, per testare gli effetti delle radiazioni sulla capacità di lavoro.
Dopo qualche giorno ancora, mi hanno messo una scatola di metallo sulla testa e ci hanno picchiato sopra con il martello per causarmi un trauma cranico ed esaminare lo stato dei miei riflessi.
Dopo qualche ora, con dei colpi di martello necessari per togliermi quell’inferno di metallo dalla testa, gli esseri umani mi hanno cucito e lasciato tutta notte su un freddo letto di metallo.
Gli esseri umani volevano sapere in che stato si trovassero i riflessi umani dopo aver subìto un trauma cranico.
Essere umano, oggi ti scrivo da questo letto di metallo, prima di subire l'ultima sperimentazione, dico l'ultima perché il mio corpo ormai é saturo, e spero di morire oggi stesso.
Non ho paura di morire, anzi, sono sicurissima che la morte sarà bellissima, sicuramente meno sofferente rispetto a quello che ho passato fino ad oggi.
Essere umano, prima di lasciarti voglio dirti una cosa; sappi che io non ti odierò mai, e continuerò a scodinzolarti nella speranza che prima o poi mi farai una carezza, anziché infierire sul mio corpo.
Adesso ti lascio, grazie per avermi ascoltato; ci tenevo a salutarti prima di andare...
Il mio nome é 10299401/c. animale da laboratorio!
Polizia Postale Official Web SIte Fan dice no alla vivisezione.
A cura di: Andrea Mavilla.
Ma che razza di mente bacata può pensare di fare esperimenti del genere?????
RispondiEliminaIl sistema neurovegetativo degli animali è assolutamente diverso Ecco perchè molti prodotti sono pericolosi per noi.Senza contare che il 95% dei prodotti testati su animali vengono poi testati su uomini QUINDI A CHE SERVEEEEEE?Poi la pazzia pura sta nel cercare attinenze emotive tra bambino e cucciolo.Può succedere in natura che una madre scacci un cucciolo (solo se stabilisce che non è idoneo alla sopravvivenza)e smette di nutrirlo (in poche ore il piccolo muore) senza traumi si addormenta per sempre. Mettiamo una volta per tutte in pace il cervello O gli animali sono uguali a noi o non lo sono.Se lo sono questi sono reati di eccidio da punire severamente ,se no non servono
Dopo qualche riga di lettura, gia' avevo gli occhi lucidi, continuando a leggere ho cominciato ad odiare ancor di piu' questi mostri maledetti umani sadici, che esercitano questo sporco mestiere " la vivisezione"(non la chiamo professione perche' non la reputo tale),concludendo nella lettura " MI VERGOGNO DI APPARTERE AL GENERE UMANO" vorrei abbracciare fortemente 10299401/c. questo e tutte le altre dolcissime ed innocenti creature che devono subire tutti questi assurdi abusi da parte di merde umane...VI CHIEDO SCUSA IO PER QUESTI MISERABILI...
RispondiElimina