Jal Mahal, conosciuto come anche come Palazzo dell’acqua è un suggestivo edificio in marmo che si trova nelle acque di un lago artificiale nella città rosa di Jaipur, nello stato del Rajasthan in India.
Le sue origini sono avvolte da un velo di mistero, ma è risaputo che sia stato costruito dal Maharaja Madho Singh intorno al 18esimo secolo e che il figlio poi lo abbia fatto ampliare con l’aggiunta di un cortile.
Per due secoli, Jal Mahal è stato vittima di abbandono e solo all’inizio del 2000 è stato ristrutturato e riportato al suo splendore.
La struttura è parecchio singolare: non ci sono stanze adibite ad alloggi, ma solo un ampia terrazza giardino dove il Maharaja amava passeggiare.
Il Palazzo dell’acqua è in realtà composto da cinque piani, ma solo il piano superiore è ben visibile tutto l’anno; quando l’acqua è più bassa è possibile scorgere anche i rimanenti.
Anche lo stile architettonico è un mix di culture tra il Rajput tipicamente indù e il Mughal, fortemente influenzato da caratteristiche islamiche e persiane.
All’interno, i lunghi corridoi e le grandi camere sono decorati con dipinti ed incorniciati da torri semi ottagonali ed eleganti cupole. Una delle bellezze da ammirare è sicuramente il padiglione rettangolare in stile bengalese chiamato Chhatri.
Il lago artificiale Man Sagar è stato costruito nel 1610 dall’allora governatore di Amer, Raja Man Sing in risposta a una carestia e carenza d’acqua che stava affiggendo lo Stato.
Per molti anni, è stato fonte di sostentamento e habitat naturale di numerose e rare specie di uccelli.
Nel secolo scorso, il lago era diventato una discarica per le acque reflue e solo di recente, nel 2004 una società privata si è occupata della bonifica con l’intento però di trasformare il Jal Mahal in un resort lussuoso.
Attualmente il Palazzo dell’acqua non è aperto al pubblico, ma si può ammirare in tutto il suo splendore durante un giro in barca.
Dominella Trunfio
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