venerdì 30 settembre 2016
Termina la missione della sonda Rosetta
Rosetta addio, oggi alle 12:40 circa il D-Day della storica missione dell’Esa che ha portato per la prima volta una sonda su una cometa. Dopo quasi 12 anni di missione, Rosetta ci riserva di un finale straordinario, con una discesa controllata sulla superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, calcolato nella zona di Ma’at.
E questa avventura unica parla molto anche italiano.
La sonda Rosetta, grazie al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è infatti frutto anche della capacità industriale e accademica del nostro Paese.
Il colosso aerospaziale Leonardo ha gestito la progettazione e la realizzazione degli strumenti scientifici sviluppati con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Università Parthenope di Napoli, Politecnico di Milano e l’Università di Padova-Cisas.
Intanto per gli scienziati dell’Esa non è semplice prevedere come si evolveranno gli ultimi minuti di vita della sonda, quindi sono tutti col fiato sospeso.
E’ ormai è iniziato il conto alla rovescia per la conferma della fine della missione, prevista dalla sala di controllo principale dell’Esa alle 1320 circa ora italiana.
A guidare Rosetta nel suo viaggio conclusivo sulla cometa è Andrea Accomazzo, Capo della divisione Missioni Interplanetarie dell’Esa.
Rosetta è ‘lanciata’ verso la sua cometa 67/P intorno alla quale è in orbita da due anni, cioè dal 6 agosto 2014, quando ha raggiunto l’obiettivo della missione dopo un viaggio lungo dodici anni.
La missione di Rosetta è iniziata il 2 marzo 2004 e da quel giorno la sonda ha compiuto una lunga strada attraverso il sistema solare. Circa tre mesi dopo il suo arrivo intorno alla cometa 67/P, la sonda ha rilasciato il lander Philae approdato sul corpo celeste il 12 novembre 2014.
“Dopo due anni con la cometa, inviando informazioni di una ricchezza scientifica senza precedenti durante il suo massimo avvicinamento al Sole, Rosetta e la cometa si stanno ora dirigendo di nuovo oltre l’orbita di Giove” spiegano gli scienziati dell’Esa. Viaggiando “sempre più lontano dal Sole come non mai prima, ed affrontando una significativa riduzione dell’energia solare, che è necessaria affinché sia operativa, il destino di Rosetta è fissato: seguirà Philae sulla superficie della cometa” aggiungono.
In questi anni di lavoro nello spazio, Rosetta ha fornito “molti indizi importanti per gli scienziati, indizi – rileva l’Esa – da mettere insieme per risolvere le questioni chiave in materia di origine ed evoluzione della cometa, il suo posto nel sistema solare primordiale ed il possibile ruolo delle comete nel trasportare ingredienti considerati cruciali per la comparsa della vita sulla Terra, tra cui acqua e materiali organici“.
Rosetta sta continuando a raccogliere importanti dati scientifici durante la complessa manovra, iniziata ieri e gestita nella sala di controllo principale dell’Esa a Darmstadt, in Germania, dal team Esoc (European Space Operations Centre), supportato da personale di Telespazio Vega Deutschland, società controllata da Leonardo-Finmeccanica coinvolta nel programma Rosetta dalla fine degli anni ’90, quando Esoc iniziò la pianificazione della missione. Queste ultime ore di discesa della sonda verso la sua cometa, “danno a Rosetta un’occasione unica per fare molte misurazioni, compreso analizzare gas e polvere il più vicino alla superficie della cometa che sia mai stato possibile finora, e scattando immagini ad alta risoluzione del nucleo della cometa, compresi i pozzi aperti della regione di Ma’at dove è previsto avvenga il suo impatto controllato con la cometa” assicura l’Esa.
Questi dati, evidenzia l’Agenzia Spaziale Europea, “dovrebbero essere trasmessi durante la discesa e fino al momento dell’impatto finale, dopo il quale le comunicazioni con la navicella non saranno più possibili“.
E per Rosetta sarà ‘game over’.
Fonte:www.meteoweb.eu
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