sabato 17 maggio 2014
I meccanismi della truffa dei derivati bancari
Il fatto che la gente normale, negli USA e negli altri paesi industrializzati, non si sia riversata in strada per linciare gli alti papaveri delle banche centrali e i loro complici di Wall Street o delle altre piazze bancarie è una chiara dimostrazione di quanto sono stati abili i gruppi finanziari a infinocchiare e confondere le masse.
Sono stati fatti sparire miliardi di dollari, ma ben pochi alti responsabili hanno sollecitato indagini sul crimine.
Banchieri di primissimo piano, legali, esperti finanziari, legislatori e politici di tutte le tendenze hanno perpetrato frodi massicce, ma nessuno di loro pagherà per questi crimini.
In cambio, il ragazzino che ruba un paio di dollari di merce nel negozio all'angolo viene sbattuto in carcere per cinque anni o più, malmenato e umiliato durante la detenzione.
Non c'è pietà per delinquenti di questa sorta, quali che siano state le circostanze che li hanno spinti a commettere un così grave misfatto. I vari Bernanke, Geithner, Paulson, Larry Summer e i loro degni compari nella Goldman Sachs, JP Morgan, Citigroup, Merrill Lynch, Bear Sterns, Lehman Brothers, Fannie Mae, Freddie Mac o nelle corrispondenti banche europee, godono di una totale immunità e possono continuare a distruggere e saccheggiare l'economia globale.
Se gli analisti finanziari e i commentatori onesti non semplificheranno analisi e spiegazioni, in modo da permettere a più gente di capire come sono state portate avanti le frodi, sono fermamente convinto che la situazione attuale non cambierà e che il saccheggio continuerà.
Quest'articolo è un tentativo di spiegare con parole semplici la massiccia frode bancaria, e spero di riuscirci.
ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI
L'attività bancaria è un'attività estremamente lucrativa, e il responsabile della vostra banca locale lavora duro per fornire un servizio e ottenere profitti accettabili per i suoi dipendenti.
Ho trascorso oltre 20 dei miei 34 anni come avvocato a formare i banchieri alle loro operazioni quotidiane, e li ho sempre considerati seri e affidabili. È molto raro che uno qualsiasi dei settore di attività bancaria registri perdite; direi che il 98% fornisce alla sede centrale un flusso costante di profitti.
La rete dei vari settori costituisce un efficace sistema di pagamenti per il commercio e per le nostre esigenze di tutti i giorni.
Non ho niente da dire contro le agenzie bancarie locali, anche se funzionano col principio della riserva frazionaria.
L'articolo si propone di illustrare le frodi perpetrate dalle elite finanziarie delle sedi centrali delle banche e dalle banche "troppo grandi per fallire", che hanno profittato delle scappatoie concesse dal sistema, con la complicità dei banchieri centrali e dei legislatori. Per capire le scappatoie del sistema bisogna prima capire come funziona il sistema bancario, e in particolare il principio della riserva frazionaria adottato dalle banche in tutto il mondo.
E il modo migliore per arrivarci è quello d'imparare alcuni termini fondamentali.
1.0 Capitale della banca
1.01 La legge impone alla banca di avere a disposizione una percentuale minima di capitale. In parole povere, ci devono essere sufficienti "attivi" da compensare le passività.
1.02 Perché "attivi" è tra virgolette? Perché nel mondo delle banche il termine ha un significato alquanto diverso da quello normale.
1.03 Lo stato patrimoniale e la forza di una banca dipendono dal rapporto capitale/impieghi espresso in percentuale.
1.04 Nel 1988 la Banca dei regolamenti internazionali di Basilea (Svizzera) definì uno standard internazionale (Basilea I) per valutare il rapporto capitale/impieghi e stabilì che il capitale totale avrebbe dovuto essere pari ad almeno l'8% degli attivi totali ponderati al rischio.
Per capire come è stata perpetrata la frode non bisogna dimenticare che nel 1988 il rapporto era stato fissato all'8%.
2.0 Attivi ponderati al rischio
2.01 Nel precedente paragrafo ho inquadrato tra virgolette il termine "attivi" perché nel mondo delle banche gli "attivi" vengono calcolati in modo diverso da come si fa nel mondo reale.
2.02 Come vedremo più avanti, questa è una delle cause della confusione e dei malintesi che imperano tra tanti analisti e nel pubblico a proposito della riserva frazionaria bancaria. Ed è anche la chiave che spiega come i banchieri hanno potuto perpetrare la truffa.
2.03 Come vengono trattati e classificati gli "attivi" bancari?
Bisogna tenere ben presente che la classificazione degli attivi bancari ha lo scopo di determinare il rapporto di capitale (così come definito negli accordi Basilea I, e i successivi Basilea II e Basilea III).
2.04 Non tutti gli attivi bancari vengono trattati allo stesso modo.
Perché?
2.05 I banchieri hanno avuto la geniale idea di classificare gli "attivi" in base al loro "rischio". Da qui il termine attivi ponderati al rischio!
In sintesi, se un "attivo" presenta pochi rischi sarà necessaria una minore riserva di capitale.
2.07 Si noti, per inciso, che ai fini della contabilità bancaria i prestiti vengono considerati "attivi", concetto piuttosto incomprensibile per una persona normale, che considera invece "attivi" contanti, risparmi, proprietà (case, fattorie), azioni e titoli di stato. Si tratta di un'ulteriore motivo di confusione quando si parla di "attivi bancari".
2.08 Dalla tabella si deduce che il "rischio 0" non richiede riserve di capitale e che gli "attivi" molto rischiosi richiedono invece la riserva di capitale più elevata. In base agli accordi di Basilea, i titoli ordinari rappresentano la forma più alta/migliore per assorbire le perdite.
2.09 Il fatto che gli accordi di Basilea prevedano due categorie di capitale non fa che aggiungere confusione.
3.0 Tier 1 (Capitale di primo livello) e Tier 2 (Capitale di secondo livello)
3.01 Il capitale di primo livello si riferisce al valore di carico (valore contabile) del capitale sociale della banca e degli utili non distribuiti [la BRI lo definisce come capitale costituito da riserve, azioni ordinarie e loro immediati equivalenti. NdT]. Il capitale di primo livello dev'essere almeno pari al 4% degli attivi totali ponderati al rischio. Il capitale di secondo livello si riferisce alle riserve per perdite su crediti (capitale accantonato per il caso di crediti impagati e conseguenti perdite per la banca) e debiti subordinati [la BRI lo definisce come capitale costituito da capitale diverso da quello di primo livello: inferiore, cioè debiti a lunga scadenza, e superiore, cioè beni rivalutati ma non ancora inseriti nel capitale azionario. NdT] [1].
3.02 Il capitale totale corrisponde dunque al totale di Tier1 + Tier2, così come definiti dagli accordi di Basilea. Il capitale totale deve essere almeno pari all'8% degli attivi totali ponderati al rischio.
Per chi volesse approfondire il sito è: http://www.courtfool.info/it_La_banca_spiegata_La_truffa_dei_derivati.htm
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