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venerdì 10 gennaio 2014

Un bagno nell'acqua che celebra la libertà.



Il rifugio Woodstock Sanctuary di New York ha accolto i circa 160 animali tra anatre, oche, tacchini e polli, provenienti da una situazione spaventosa, mettendoli finalmente in salvo e ricoprendoli di cure e amore. 
La loro gioia è stata immortalata in un commovente video, che ci mostra il magico momento in cui le anatre riscoprono l'acqua dopo una lunga e sofferente prigionia. 
 C'è voluto un anno prima che tutto ciò fosse possibile, prima che questi animali potessero godersi il sole, una nuotata nello stagno, l’erba sotto le zampe. Liberi di ruzzolare qua e là in uno spazio sufficientemente ampio.
 La loro 'proprietaria', infatti, pur dichiarandosi amante degli animali, acquistava pulcini e anatroccoli su internet per poi rivenderli online. E li detenva in un modo a dir poco assurdo. Trascurava il sovraffollamento delle gabbie, che erano lerce oltre ogni immaginazione. Li teneva tutti rinchiusi tutti in un ambiente comune, privo di ripari, senza alcuna cura e senza tener conto dei bisogni etologici differenti di ognuna delle specie. I suoi animali erano incrostati di feci e costretti a respirare un’aria malsana satura di polvere e di odore di ammoniaca. Molti uccelli presentavano ferite e traumi, non solo di natura fisica ma anche psicologica. 
Alla fine, racconta Animal Equality, gli sforzi congiunti del Woodstock Sanctuary di New Yourk e dell'Ulster County SPCA, hanno portato al sequestro e le sofferenze inflitte a questi uccelli sono cessate.
 Ora sono tutti liberi, ospiti del rifugio che li sta curando, che offre loro la possibilità di vivere una nuova vita. 
“Stiamo trattando tutti i problemi di salute, fornendo loro cure veterinarie e integratori alimentari. Stanno cominciando a familiarizzare con la loro nuova libertà”, spiega il Woodstock Sanctuary . E basta guardare il filmato per capirlo. Perché “un animale, anche se allevato e costretto alla cattività, ricorda la sua natura, ricorda di essere un animale e sa come si vive. Noi dobbiamo solo dargli una possibilità - conclude Animal Equality-. Loro faranno tutto il resto e torneranno ad essere degli individui liberi”.

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