L’atmosfera della Terra è composta, tra le altre cose, da particelle varie (come la cenere dei vulcani e polveri di vario tipo), da goccioline d’acqua sospese, da ossigeno e da azoto.
Quando la luce che proviene dal Sole impatta contro l’atmosfera, viene deviata in modo diverso a seconda dell’elemento che colpisce: più l’elemento è grande e più la luce viene dispersa. Se gli ostacoli che trova sulla strada sono abbastanza grandi, come le polveri e le goccioline d’acqua, la luce si disperde sempre in tutte le direzioni.
Se invece la luce incontra elementi più piccoli, come le molecole dei gas, ci possiamo trovare in due situazioni: in base alla lunghezza d’onda, può superarle o venire riflessa.
Quando la luce che proviene dal Sole impatta contro l’atmosfera, viene deviata in modo diverso a seconda dell’elemento che colpisce: più l’elemento è grande e più la luce viene dispersa. Se gli ostacoli che trova sulla strada sono abbastanza grandi, come le polveri e le goccioline d’acqua, la luce si disperde sempre in tutte le direzioni.
Se invece la luce incontra elementi più piccoli, come le molecole dei gas, ci possiamo trovare in due situazioni: in base alla lunghezza d’onda, può superarle o venire riflessa.
Quando la luce ha una lunghezza d’onda “lunga” – cioè quando è di colore arancione, giallo o rosso -, passa facilmente oltre queste piccole particelle e viene riflessa solo in piccola parte. La luce blu, però, ha una lunghezza d’onda minore e viene quindi deviata in ogni direzione.
Il mistero è tutto qua: grazie alla sua riflessione, vediamo la luce blu ovunque e quindi abbiamo la sensazione che il cielo sia di quel colore. Seguendo lo stesso concetto, più ci avviciniamo all’orizzonte e più chiaro sarà il colore azzurro, perché la luce ha più tempo per essere riflessa prima di arrivare.
Il mistero è tutto qua: grazie alla sua riflessione, vediamo la luce blu ovunque e quindi abbiamo la sensazione che il cielo sia di quel colore. Seguendo lo stesso concetto, più ci avviciniamo all’orizzonte e più chiaro sarà il colore azzurro, perché la luce ha più tempo per essere riflessa prima di arrivare.
Ma perché allora il Sole ci appare rosso al tramonto? La “colpa” – o il merito, visto gli scenari suggestivi che offre – è della posizione del Sole rispetto a noi. Trovandosi oltre l’orizzonte, i suoi raggi attraversano un lungo tratto di atmosfera e la loro componente blu viene tolta quasi del tutto, lasciando solo il rosso a bagnare i nostri occhi. Più il Sole scende, più il rosso si fa acceso.
Una curiosità.
Se fossimo su un pianeta privo di atmosfera (o anche sulla Luna), non ci sarebbe nessuna particella a deviare la luce: vedremmo il Sole come una sfera bianca e il cielo completamente nero.
Se fossimo su un pianeta privo di atmosfera (o anche sulla Luna), non ci sarebbe nessuna particella a deviare la luce: vedremmo il Sole come una sfera bianca e il cielo completamente nero.
A questo punto dovrebbe essere chiaro anche perché la nebbia ha quel colorito biancastro: essendo composta da particelle pesanti, la luce ci “sbatte” contro e ogni colore viene riflesso in modo identico. E la somma dei colori dà, per l’appunto, il bianco.
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