sabato 25 gennaio 2014
Josephine Myrtle Corbin: la donna nata con quattro gambe
Nata a Clabourne, in Texas nel 1868, la donna crebbe con due paia di gambe. All’esterno un paio, di grandezza normale, e un altro interno, decisamente più piccolo.
In pratica la donna era dotata di due bacini e due corpi separati dalla vita in giù.
Nonostante questo grave handicap, Josephine si sposò all’età di 19 anni con un dottore ed ebbe 5 figli, 4 femmine ed un maschio. Si dice che tre di questi fossero nati da una vagina e due dall’altra. Ognuna delle due gambe più grandi era accoppiata con una più piccola interna. Poteva muovere le gambe interne, ma erano troppo deboli per camminare.
Questa donna, così “particolare”, morì nel 1927, all’età di 59 anni.
La nascita di una coppia di gemelli siamesi è un’eventualità molto rara. L’evento è causato da una tardiva divisione dell’embrione e se ne conta una ogni 120 mila. Tali gemelli sono esclusivamente monozigoti e, a seconda delle parti in cui sono uniti e degli organi che hanno in comune, vengono suddivisi secondo diverse tipologie. Ancora più raro è il caso del cosiddetto “gemello parassita”, in cui uno dei due embrioni si forma all’interno dell’altro o non completamente. Un gemello, in pratica, prende il sopravvento e “assorbe” l’altro.
Ma il caso di Josephine è ancora più complesso: esso fu il risultato di una forma ancora più rara nel regno del gemellaggio, noto come Dipygus, che le diede due corpi completi dalla vita in giù.
La donna ha lavorato per P.T.Barum e il Ringling Brothers Circus, poiché durante l’epoca vittoriana le persone deformi non erano discriminate.
Loro stesse si mettevano in mostra nei più grossi circhi dell’epoca, come appunto il Ringling Brod and Barnum and Boley circus, ricercando popolarità.
In un certo senso, era una fortuna che vi fossero queste occasioni di “dare spettacolo” attraverso la propria deformità, altrimenti, persone incapaci di camminare o svolgere le più normali attività quotidiane, sarebbero sicuramente morte di stenti.
Nell’800 e nella prima metà del 900, nei circhi andavano di moda i cosiddetti “freaks”, ovvero uomini con varie deformità che si esibivano come fenomeni da baraccone e diventavano delle vere e proprie celebrità del loro tempo.
Phineas Taylor Barnum (1810-1891) fu uno dei più grandi impresari del XIX secolo. Egli presentava molti fenomeni e molte stranezze della natura.
Le folle erano attirate da uomini nani, donne barbute o corpulente, uomini mostruosamente grandi o uomini scheletrici e, soprattutto, fratelli siamesi.
Nel 1871 Barnum creò The Greatest Show on Earth, ovvero Il più grande spettacolo al mondo, con cui fece il giro del pianeta.
Charles Eisenmann, fu uno dei primi fotografi di culto che la società abbia mai conosciuto. Ebbe l’idea di vestire queste “celebrità” di tutto punto e metterle davanti al suo obiettivo. Le fotografie venivano poi vendute come cartoline collezionabili dando lustro al fotografo quanto ai protagonisti.
Un po’ come facevamo noi da piccoli con le figurine Panini: “io ti do l’uomo elefante e tu, in cambio, mi dai la donna che cammina sulle mani”.
Solo che questi non erano calciatori oppure cartoni animati, bensì uomini e donne ripresi nei minimi particolari, in tutta la loro drammaticità. Ed Eisenmann, fra gli altri, ritrasse anche Josephine.
Oggi, la rara patologia della “donna con 4 gambe”, in certi casi, potrebbe essere operabile.
Nella nostra società le imperfezioni non vanno mostrate, anzi, si tengono nascoste sempre e comunque.
Regna purtroppo una grande diffidenza nei confronti di tutto ciò che non si conosce e si presenta ai nostri occhi come “diverso”. Una cosa positiva è che non ci si abbandona più al fato ed alla rassegnazione, bensì la medicina e la chirurgia cercano di offrire soluzioni adeguate e definitive.
Che in alcuni casi permettono anche di salvare delle vite.
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